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29 aprile 2022

All'Opera di Parigi per scoprire Chagall ovvero itinerari artistici lontano dai musei

I viaggiatori amanti dell'arte sanno che non tutte le opere degli artisti più noti sono conservate in ambienti museali soggetti perlopiù al pagamento di un biglietto. A Roma ad esempio chi volesse apprezzare due tra le sculture più emozionanti di Gian Lorenzo Bernini dovrebbe recarsi nella Cappella Cornaro non lontano dalla stazione Termini e nella chiesa di S. Giovanni a Ripa nel cuore di Trastevere: nella prima potrà ammirare L'estasi di S. Teresa e nella seconda la scultura della Beata Ludovisi.

I fans di Caravaggio in visita a Roma troveranno suoi dipinti nella chiesa di S. Luigi dei Francesi, dove nella Cappella Cottarelli potranno ammirare tre tele dedicate alla vita di S. Matteo. Spostandosi in Piazza del Popolo e raggiungendo la Cappella Cerasi ubicata all'interno della Basilica di S. Maria del Popolo  potranno ammirare Un'Assunzione della Vergine del Carracci e due tele del Caravaggio: Una conversione di S. Paolo e La Crocifissione di S. Pietro. Consigliamo di raggiungere anche la Chiesa di S. Agostino non lontana, dove si potrà ammirare quel capolavoro di realismo realizzato ancora dal Caravaggio: La Madonna dei Pellegrini.

Chi avesse invece una particolare predisposizione per il territorio francese rammenterà che L’Opéra National di Parigi ha celebrato nel 2019 i suoi 350 anni di vita. Nel corso del tempo,  ha cambiato spesso nome a seconda degli eventi storici che hanno segnato in qualche modo il destino di questa gloriosa istituzione. Tra i molteplici nomi assunti durante la sua storia secolare si annoverano quelli di "Académie royale de musique" sotto l’ancien régime, "Académie de musique" durante la rivoluzione che diventerà poi "Académie Impériale de musique" con i due Napoleoni. Il nome attuale risale al1995. 

L’Opéra National de Paris possiede oggi due prestigiosi teatri tra i quali ripartisce la sua programmazione annuale di balletti e opere liriche: l’Opéra Garnier, dal nome dell’architetto che  progetto’ il teatro e l’Opéra Bastille, dal luogo in cui il teatro sorge.

L’Opéra Garnier fu voluto da Napoleone III che, dopo essere sfuggito all’attentato di Felice Orsini all’uscita proprio da un teatro dell’opera,  ne affidò nel 1861 la costruzione al giovane architetto Charles Garnier. L’inaugurazione avvenne nel 1875 sotto la Terza Repubblica quando ormai Napoleone III era morto in esilio  a Londra. Il Palais Garnier non è cambiato da allora e si presenta ancora oggi in tutta la sua sontuosa bellezza fatta di marmi, stucchi, ori e stoffe damascate.  Nel 1964 si è aggiunto tuttavia un nuovo elemento che non sfugge ai visitatori e spettatori più attenti. Volgendo lo sguardo verso il soffitto originale, si ammirerà l’ enorme lampadario di otto tonnellate, ma soprattutto un insieme di pannelli , ben 220 mq dai colori sgargianti dipinti da Marc Chagall, pittore russo di origine ebraica poi naturalizzato francese. L’operazione fu voluta dall’allora potente e controverso  ministro della cultura del Generale De Gaulle, lo scrittore e saggista André Malraux, grande romanziere, autore de " La Condition Humaine" , nonché in gioventù avventuriero e militante comunista. Il capolavoro del grande artista ricco di colori e angeli volanti ripercorre su questo spazio inusuale, la storia del teatro attraverso le immagini dei balletti, delle opere e dei musicisti che ne hanno fatto la sua grandezza. Pare che tra i personaggi che animano i pannelli di Chagall ci sia – oltre allo stesso pittore – anche  il ministro della cultura che commissiono’ il dipinto monumentale.

L’Opéra Bastille fu inaugurato in pompa magna  il 13 luglio 1989 dal Presidente della Repubblica François Mitterrand alla presenza di altri 32 capi di stato e di governo. L’evento apriva una  lunga serie di cerimonie per celebrare il bicentenario della Rivoluzione Francese. Il teatro sorge sulla stessa piazza dove si ergeva un tempo la famigerata prigione della Bastiglia, simbolo della tirannide,  assaltata dai parigini il 14 luglio 1789 e successivamente smontata pietra dopo pietra  da uno stuolo di 8000 zelanti operai votati alla causa rivoluzionaria. Fu Mitterrand stesso a volere la costruzione del nuovo teatro dell’opera  per dare ai parigini un teatro moderno e popolare. Puo’ ospitare oltre 2700 spettatori che hanno un’ottima visione del palcoscenico,  qualunque posto essi occupino, dalle prime file della platea alle ultime del secondo balcone. Non ci sono posti a visibilità ridotta come capita spesso nei teatri d’opera costruiti  in altri tempi, soprattutto nei cosiddetti teatri all’italiana spesso di pianta circolare con platea e diversi ordini di palchi da alcuni dei quali è possibile ascoltare la musica ma quasi impossibile  vedere l’azione drammatica che si svolge sulla scena. Tali  teatri furono costruiti per le élites che occupavano le platee e i palchi centrali, mentre i popolani venivano confinati nei palchi laterali e nei loggioni detti anche piccionaie. Niente di tutto questo all’Opéra Bastille. Mitterrand, primo presidente socialista della Quinta Repubblica, aveva voluto un teatro moderno e popolare dove il pubblico potesse mescolarsi superando le divisioni di classe. Il teatro è oggi frequentato da ogni sorta di pubblico ed ad ogni rappresentazione lirica o ad ogni balletto i posti sono sempre esauriti.

Chi fosse interessato a visitare gli ambienti del teatro al di fuori degli spettacoli, può farlo in tutta autonomia; il costo del biglietto non supera i 14 euro.

Per ulteriori dettagli e prenotazioni potrete cercare il sito francese de l'Opera Garnier su internet, mentre dal link qui di seguito potrete ammirare una parte dei pannelli realizzati da Chagall:

https://artsandculture.google.com/asset/1er-ensemble-de-panneaux/RwHNmMsONyvObQ?childAssetId=6QG1fXsTNgdbWQ&hl=fr

Potete inoltre consultare le pagine di un sito web italiano per approfondire i dettagli sulle opere rappresentate da Chagall.

https://www.connessiallopera.it/editoriali/2021/artisti-allopera-marc-chagall-e-la-cupola-dellopera-garnier-di-parigi/


Autori: Michele Galletta e Rolando Profita