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8 aprile 2014

San Pietroburgo a colori: itinerari tropicali sotto la neve

Sebbene il numero dei viaggiatori interessati a scoprire il territorio russo sia in continua crescita, la difficoltà della lingua e dell'alfabeto cirillico e un sistema burocratico poco invogliante del turismo fai da te, obbliga molti a rivolgersi alle offerte dei tour operator che sono per lo più standardizzate sul gusto e necessità del viaggiatore medio: sia l'organizzazione che gli itinerari  tra musei, parchi e residenze imperiali saranno senza sorprese ma potreste rimanere insoddisfatti. Il rovescio della medaglia è che coloro che volessero scoprire luoghi diversi o hanno interessi per dir così, di nicchia, dovrebbero organizzare da soli i loro viaggi oppure spendere cifre aggiuntive per trovare guide locali per accompagnarli, essendo improbabile che in pochi giorni si riesca a capire come muoversi con i mezzi pubblici e come varcare i cancelli di luoghi non frequentati di solito dai turisti.
Chi invece ha l'opportunità di risiedere in una località della Federazione Russa, o ha degli amici o parenti ivi residenti è parecchio avvantaggiato purchè sia dotato di un minimo di curiosità: partite quindi  ad  esplorare i magnifici giardini, splendidamente tenuti e poi cercate quelli botanici: le sorprese non mancheranno.
Tra i luoghi ignorati dal turismo organizzato, i giardini botanici russi che assommano a circa 150, sono tra i più numerosi al mondo ma rappresentano ancora una sorta di opportunità mancata a riprova della scarsa propensione di istituzioni e tour operator a innovare con creatività l'offerta turistica includendo patrimoni inestimabili del mondo vegetale alla stessa stregua di un dipinto di Repin, Rubens o di Raffaello. Chi si trovasse a passare da Mosca non dovrebbe ritenere secondaria una visita al giardino botanico Tsitsin che occupa un'area di circa 360 ettari e che conserva 21.000 varietà di piante, un roseto con 2500 varietà e addirittura una foresta con querce secolari.Se siete appassionati di flora alpina ma non siete mai stati in Crimea o nel Caucaso e non avete avuto occasione di fare escursioni sui Carpazi, dirigetevi all'antico giardino Lemosov che venne creato nel lontano 1706, vi troverete esemplari provenienti da tutti questi luoghi.
San Pietroburgo ospita sull'isola Apterkasky, facilmente raggiungibile in metropolitana (stazione Petrograskaya)o in tram , il Giardino Botanico Komarov, erede del primo hortus medicus voluto da Pietro I il Grande nel 1714 e poi ridenominato Giardino Botanico Imperiale nel 1823 e oggi facente parte dell'Istituto di Botanica. Da maggio a settembre è possibile accedere da Ulitsa Professora Popova, ai giardini esterni per ammirare una miriade di fiori e piante dai colori brillanti e dalle forme inaspettate: cercate i papaveri bianchi e scoprirete anche quelli rossi ma con i petali sfrangiati mai visti nei climi mediterranei.

I cittadini russi amano frequentare questo giardino e le sue serre anche in inverno dove è possibile stupirsi nell'apparente assenza di piante e fiori, di alcuni esemplari dai colori vivaci che qua e là appaiano man mano che ci si avvicina alla grande serra tropicale che è possibile visitare pagando un biglietto di 210 rubli (circa 4 euro).Il passaggio dall'esterno all'interno delle serre sarà tanto più piacevole o scioccante per alcuni, se avrete lasciato il giardino con una temperatura di pochi gradi sopra lo zero. All'interno l'umidità è notevole e la temperatura varia dagli 8° ai 20°:all'inizio vi sarà difficile fotografare in quanto le lenti si appanneranno ma a poco a poco, proseguendo nella visita guidata potrete scattare belle foto a fiori dai colori accesi e dai profumi intensi.Non mancano ovviamente palme e aurucarie ma guardando con attenzione scoprirete piante di elleboro, foglie di acanto e strani alberi contorti dai tronchi lisci come seta o spugnosi come la quercia da sughero.

Le dimensioni dei tronchi di sequoie e cedri del Libano non sono certo eccezionali ma considerando guerre, rivoluzioni, inondazioni e la dura prova dell'assedio di Leningrado, possiamo solo complimentarci con gli addetti di questo luogo di pace, conoscenza e meraviglia. Già da aprile troverete nell'ultima serra una miriade di azalee in decine di colorazioni e dal delicato profumo. Rammento che per effettuare foto occorre richiedere alla cassa un biglietto ad hoc:pochi euro per rivedere a casa con gli amici questa oasi tropicale ma vi mancheranno tuttavia i profumi. Usciamo dalla serra rimettendo la giacca imbottita e la sciarpa: la temperatura è scesa, facciamo pochi passi e inizia a nevicare; giunto davanti alla stazione della metropolitana il cielo è di nuovo azzurro e splende il sole
La stagione primaverile anche se a rilento arriva anche a San Pietroburgo...per fortuna.