Visualizzazione post con etichetta San Pietroburgo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta San Pietroburgo. Mostra tutti i post

10 aprile 2018

Della lingua russa: i vantaggi di conoscere l'alfabeto cirillico prima di un viaggio a Mosca e a San Pietroburgo.


Baška tablet
Tavola di Baška, in alfabeto glagolitico scoperta in Croazia
Accademia delle Scienze e Arti, Zagabria
Sono in molti ancora, a credere che la lingua russa sia difficile in quanto associata ad un astruso alfabeto ideato parecchi secoli fa (855 d.C) da due dotti fratelli poi dichiarati santi. Uno si chiamava Costantino ( ma in tarda età prenderà il nome di Cirillo) e l'altro Metodio. Errata convinzione quella della estrema difficoltà di questa lingua, visto che l'alfabeto glagolitico ideato dai due fratelli nati a Tessalonica in terra greca ma in perenne cammino, ha subito nei secoli modifiche e semplificazioni. I primi correttivi risalgono al tempo di Pietro il Grande (1708-1710), mentre un'altra semplificazione è avvenuta subito dopo la Rivoluzione di Ottobre e applicata poi su tutto il territorio sovietico a partire dal gennaio del 1918.

Non c'è dubbio che Cirillo in particolare fosse una persona di notevole cultura :basta pensare che oltre al greco era in grado di esprimersi usando sia i dialetti slavi, ma anche il siriaco, l'ebraico e l'arabo.
Fu probabilmente dietro suggerimento del suo precettore Fozio, ma soprattutto dietro precisa richiesta dell'imperatore bizantino Michele III, che egli si dedicò insieme al fratello nell'arduo compito  di evangelizzare vari popoli slavi, con l'intento di far loro abbandonare  riti arcaici e credenze pagane. 
Per ottenere il risultato Cirillo aiutato dal fratello e da alcuni discepoli  fornirono a tali popolazioni un supporto alfabetico adatto ai loro diversi idiomi basati essenzialmente sulla lingua parlata. In realtà il progetto iniziale trovò vari ostacoli e l'idea di far leggere le Sacre scritture in lingue diverse dalle cosiddette lingue sacre (latino, ebraico e greco) venne considerata quasi un'eresia per quel tempo, tanto che alcuni seguaci dei due monaci messi in catene a Venezia, vennero poi imbarcati come schiavi. L'obiettivo tuttavia venne realizzato in tempi successivi dai discepoli di Cirillo che a partire dall'antico impero bulgaro, irradiarono tra i paesi slavi tali strumenti linguistici di pari passo con il loro credo. Tuttavia forse per ricompensare Cirillo per aver riportato a Roma le spoglie di S.Clemente , papa Adriano lo accolse festosamente e consentì addirittura che venisse officiata una funzione con questa "nuova lingua" nella basilica di S. Maria Maggiore. 
Non molto tempo dopo Cirillo a soli 42 anni moriva: si trovava a Roma ed era il 14 febbraio dell'anno 869. Metodio morirà molti anni dopo  nell'anno 885.
Non vi è dubbio che quella che a prima vista era da considerare essenzialmente un'opera di evangelizzazione, si tramutò nel tempo in una rivoluzione linguistica sociale che consentì l'amalgamarsi di popoli e di culture assai diverse, ma soprattutto permise di raccogliere storie e cronache dei tempi passati ma anche miti e leggende che altrimenti sarebbero andate perdute con il susseguirsi delle generazioni.

Monumento dedicato a Cirillo e Metodio a Mosca 
Basterebbe andare alla ricerca delle numerose statue monumentali erette in memoria dei fratelli Cirillo e Metodio , per comprendere oggi la valenza simbolica che tali personaggi hanno avuto nella cultura di numerose popolazioni. Le troverete a Sofia, a Praga, a Kiev e ad Odessa. 
Poi ancora a Pasargik in Bulgaria, ben sei ne sono state erette nella Repubblica Ceca, in particolare nella regione Moravia; due monumenti si trovano nella Repubblica di Macedonia. Sul territorio russo se ne contano ben sei , sparse tra Mosca, Murmansk, Kolomna, Saransk nella repubblica di Mordovia . L'ultima l'abbiamo scoperta a Khanty Mansiisk capitale nell'omonimo territorio autonomo della Federazione Russa.

Quello che forse pochi sanno è che Cirillo e Metodio sono stati sepolti a Roma presso la basilica di San Clemente. A ben cercare, tuttavia dei resti di Cirillo nella cappella a lui dedicata c'è rimasta una porzione assai esigua delle reliquie , ritrovate dopo molti sforzi dai padri Domenicani irlandesi che si occupano della gestione dell'antica basilica romana. Se ci si trova invece in qualcuno dei territori sopra indicati il 24 del mese di maggio si potrà partecipare ad una festività assai originale con cerimonie assai diverse che alcuni definiscono come festa dell'alfabeto cirillico. Cirillo e Metodio hanno poi un'altra qualità straordinaria: sembrano unire chiese e religioni diverse, essendo festeggiati pur se in giorni diversi da cattolici, ortodossi, luterani ed anglicani. A completamento del nostro breve excursus andrebbe citato l'evento del 1980, allorquando il pontefice Paolo II elevò Cirillo e Metodio a "compatrioti d'Europa" (insieme a S. Benedetto da Norcia) definendoli "anelli di congiunzione tra i popoli...la cui opera ha contribuito nel creare un ponte spirituale tra tradizione occidentale ed orientale".
Tornando al presente sarà bene rammentare che la lingua russa ed il suo alfabeto è impiegato dai 138.000.000 di abitanti della Federazione Russa ma se si comprendono tutti gli utilizzatori nel mondo si arriva alla cifra di 265.026.130 .Se vi interessano le lingue, esplorate con calma, dopo aver letto questo post , le pagine del sito di Ethnologue dove tra l'altro troverete che oggi le lingue parlate nel mondo sono 7.097 ma che solo nel territorio di Papua Nuova Guinea si utilizzano ben 841 lingue e non manca la nota dolente: un terzo delle lingue conosciute sono a rischio di estinzione.

Per coloro che per ragioni e motivazioni diverse intendono recarsi non nella babele di Papua Nuova Guinea ma in luoghi dove si usa principalmente la lingua russa e l'alfabeto cirillico, il nostro suggerimento è di dedicare qualche ora al giorno nelle settimane che precedono la data di partenza per riuscire a decifrare poi sul posto nomi di strade, indicazioni per musei e ristoranti, tabelle dei mezzi di trasporto e direzioni all'interno delle metropolitane benché ormai sia d'uso comune lo speaker in lingua inglese. Qui a destra una comune insegna in corsivo cirillico di un classico negozio (produkti) di generi alimentari. Solo la "O" e la "K" mantengono la dizione italiana.


Con un po' di impegno si riuscirà ad individuare a San Pietroburgo, in una piazzetta dotata di una bella fontana, un bel monumento dedicato a Nikolaj Michajlovič Prževal'skij, intrepido esploratore con gli stessi baffoni di Stalin ma dotato anche di cammello. Si potrà anche individuare in uno dei tanti cimiteri e necropoli divenuti musei, qualche personaggio di una certa fama, specie se si intende andare alla ricerca di letterati come Turgenev o di poeti come Blok o per portare un omaggio floreale alla Akhmatova nel piccolo cimitero di Kamarovo verso il Golfo di Finlandia. Non mancano certo i grandi compositori russi (cercate a titolo di esercizio la tomba di Mussorgsky nel cimitero Tichvin a San Pietroburgo) ma potrete cimentarvi anche con famose ballerine come la Shelest o matematici come Eulero o  valenti architetti italiani come Trezzini e Karl Rossi. Dovrete tuttavia armarvi di pazienza per poter individuare nel monastero Donskoj a Mosca, qualche decabrista giustiziato o l'autore di Arcipelago Gulag: Alexandr Solzhenitsin. Più facile è trovare a San Pietroburgo la gigantesca figura di Lomonosov, uno degli scienziati emeriti dell'Accademia delle Scienze Russe. Vi capiterà di leggere anche qualche breve epitaffio di uno dei tanti caduti  sepolti nei luoghi più impensati - tra i boschi , in prossimità di laghi e giardini, in molte località russe. Mentre camminate osserverete sotto i vostri piedi delle scritte assai colorate: si tratta della cosiddetta Asphalt Reclam, efficace e poco costosa. Provate a decifrarne qualcuna, fotografatela e poi traducetela quando sarete a casa. Gli smartphone possono ormai farlo per voi !


Targa stradale a San Pietroburgo...per veri esperti
 Ma come vedrete negli esempi che vi abbiamo preparato, occorre un po' di impegno e purtroppo c'è chi preferisce usare il corsivo, chi ama i ghirigori barocchi e chi obbligato dalle misure standard ama semplificare contando sul fatto che i cittadini - non certo i turisti, sanno bene come interpretare quella targa a prima vista illeggibile.
Di seguito troverete alcuni link selezionati per approfondire il tema della lingua russa e del suo alfabeto; anche You tube offre molto materiale su questo tema: selezionate quello che si addice alle vostre necessità.
Potreste iniziare con il corso di Anna:
https://youtu.be/SHQeuNlcbVI
Questi alcuni link per approfondire o scoprire qualche curiosità sull'argomento:
-alfabeto cirillico
-alfabeto russo con fonetica
-il cirillico salvato da Stalin
-Il viale dei Glagoliti a Hum : un'escursione in territorio Croato alla scoperta della cittadina più piccola al mondo e di un viale assai inusuale con monumenti tratti dalle forme dell'alfabeto glagolitico.
-Il cirillico nelle Repubbliche post sovietiche

Autore: Rolando Profita


26 agosto 2017

Da San Pietroburgo a Mosca in treno ma con l'auto al seguito: un servizio poco noto a chi vive e lavora in Russia


Come avranno sperimentato molti espatriati, in terra russa, senza una discreta conoscenza del cirillico, il reperimento di informazioni, utili a chi vive all'estero, diventa talvolta una vera caccia al tesoro.
La complessità distingue molti siti web russi inclusi quelli dei musei più visitati come quello dell' Hermitage che deve fare i conti anche con vari cloni e quello di Tsarkoe Selo da consultare se si intende visitare il Palazzo di Caterina II a Pushkin. Negli ultimi anni abbiamo tuttavia assistito ad una graduale internazionalizzazione delle pagine online che hanno aggiunto contenuti anche in inglese; tuttavia a giudicare dal numero di quesiti  leggibili sui portali dedicati ai viaggi, come Trip advisor, possiamo dire che ci sia ancora molto da fare per ottenere uno standard accettabile di leggibilità, mentre ancora arduo risulta il reperimento delle informazioni, necessarie al viaggiatore internazionale non dotato di idioma russo.
Tra i siti web più ricchi di dati e informazioni, quello delle ferrovie russe note con l'acronimo RZD non si distingue certo per essere "user friendly", nonostante tale ente, tra i più innovativi e aperti al cambiamento, abbia già da tempo introdotto l'opzione della lingua inglese per facilitare l'acquisto di biglietti online. Oggi varie app consentono di acquistare biglietti ferroviari tramite smartphone e tablet, ma le traduzioni per chi usa il pc  risultano attivabili solo per un numero limitato di pagine.
In questo post ci siamo posti un quesito mettendoci nei panni di un utente non dotato di lingua russa che debba recarsi in viaggio tra San Pietroburgo e Mosca e debba quindi raccogliere le informazioni a lui necessarie.

Come evitare un viaggio in auto di 9 ore e un percorso di 720 km tra San Pietroburgo e Mosca ?
I turisti che viaggiano tra San Pietroburgo e Mosca hanno da tempo sperimentato l'efficienza delle ferrovie russe e la comodità del treno rapido Sapsan che in circa 4 ore copre i 720 km che separano le due metropoli.
Chi invece vive o lavora in queste due città e che per qualsivoglia ragione voglia utilizzare nel luogo di destinazione la sua auto, evitando però il lungo viaggio,  come può farla trasportare ? 
Avendo appurato che il costo con un'autotrasportatore risulta assai oneroso, supponiamo che si ponga questa  semplice domanda:

Posso trasportare un'auto su un treno russo ?

Mettiamo il caso che sappiate solo poche parole in russo e abbiate deciso di fare una ricerca nelle pagine delle ferrovie RZD, tradotte dal cirillico nel più familiare inglese. Trovereste solo un messaggio nella sezione Media circa l'esistenza di tale utile servizio e poi nulla di altro.

Noi vi confermiamo che tale possibilità esiste anche se è di recente introduzione per i mezzi privati. Purtroppo però le informazioni su questo servizio particolarmente attivo tra San Pietroburgo e Mosca, si trovano solo nelle pagine online delle RZD scritte in lingua russa.

Come individuare allora le pagine relative al trasporto treno+auto e tradurle in italiano ?
Ovviamente se talvolta prendete questi casi per una sfida alla vostra capacità di saper usare tutte gli strumenti a voi noti e i molteplici sistemi di traduzione offerti da browser e motori di ricerca, vi scontrerete tuttavia con le logiche non sempre logiche di chi gestisce tali sistemi assai complessi.
Se quindi partite dall'idea di agire ad intuito e cliccare là dove trovate l'immagine di un'auto, vi troverete subito fuori strada o per meglio dire fuori binario.
La logica russa vuole che voi clicchiate alla voce  Пассажирам cioè "Passeggero" e poi dopo essere scesi in basso nella pagina dei contenuti, a sinistra finalmente troverete la voce: Путешествуйте с автомобилем   che si traduce con  "viaggiate con l'auto"; cliccate e nella pagina successiva scorrete fino a trovare la tratta di vostro interesse ovvero: Mosca-San Pietroburgo.                          

Il sistema più rapido !

Abbiamo fatto varie prove per semplificarvi le cose ed eccovi servito il modo migliore e il più rapido: ponete il puntatore del mouse sulla casella di ricerca (поиск), in alto a destra nel sito delle RZD e digitate semplicemente questi magici numeri :30/29 .

Otterrete una pagina con tutte le informazioni relative al treno che è identificato con questo numero e che trasporta le auto dei passeggeri tra San Pietroburgo a Mosca.
Facendo poi tradurre l'intera pagina in italiano (ad esempio da Webpage translation, se usate Firefox, o da Google) saprete che un viaggiatore che parte da San Pietroburgo in treno, dalla stazione Moscovsky, magari viaggiando con il treno rapido Sapsan , può far trasportare la propria auto fino a Mosca (stazione Leningradsky) presentandosi il giorno prima entro le 17,00 (il treno partirà alle 22,11) sulla banchina di accesso speciale ubicata a Poltavskaya ulitsa. 9,  non lontano dalla stazione ferroviaria. 
In questa stessa via, oltrepassato un passaggio a livello, andrete su un basamento, tramite una scaletta nascosta ed entrerete nella prima porta: qui si trova una biglietteria dedicata al trasporto auto, con delle gentili signore abbigliate con la divisa delle ferrovie russe. Dovrete portare con voi i documenti dell'auto e naturalmente il vostro passaporto; occorre una procura invece se non sarete voi stessi a ritirare l'auto. Il costo del trasporto varia in funzione del peso dell'automezzo:se non supera i 1500 kg pagherete 9.914,60 rubli, mentre se siete al di sopra pagherete 12.401,30 rubli.( tariffe di agosto 2017).L'auto viaggia con un treno notturno e giungerà, a Mosca alle 5,49. Voi potrete ritirarla senza oneri aggiuntivi dalle 6,30 alle 19,00 dello stesso giorno. Se tuttavia amate viaggiare di notte allora i prezzi potrebbero risultare più convenienti soprattutto se vi sono più passeggeri. Ulteriore bagaglio può essere posto dentro il bagagliaio dell'auto ma vi verrà ispezionato per escludere merci non consentite, prima della partenza. Inoltre l'auto non deve avere problemi: escluso quindi spedire auto con problemi meccanici o con l'abitacolo usato come pollaio. Prima del trasbordo sul treno inoltre la vostra auto verrà fotografata: serve ad escludere danni eventuali già presenti prima della partenza.
Sempre dopo aver cliccato nel sito di RZD su "viaggiate con l'auto" è possibile appurare che vi sono altre tratte che offrono la possibilità di trasportare la propria auto sul territorio della Federazione Russa:
Da Mosca ad Adler e viceversa
Da Mosca a Rostov e da Rostov a Adler
Da San Pietroburgo a Adler
Da Mosca ad Helsinki e viceversa
Da Mosca a Pietropalovsk
Da San Pietroburgo ad Astrakan


Buon viaggio !




9 aprile 2017

10 strane cose da fare a San Pietroburgo ( adatte ai nuovi residenti, agli espatriati e ai viaggiatori audaci)

Esplorando il web e navigando tra i forum dedicati a San Pietroburgo si intuisce quanto stereotipata e quindi limitata sia la conoscenza di questa città. Parlando poi con amici italiani qui residenti ma anche russi, si coglie la sensazione che questa metropoli  riveli meno di quello che cela o conserva e solo dopo lunghi ripensamenti disveli pur centellinandoli i suoi tesori . Luoghi, storie e attività  vanno quindi ricercati con un pizzico di caparbietà e perseveranza ma confidando anche alla maniera degli antichi , nell'aiuto della dea Fortuna ma anche di Google map.
Una delle caratteristiche salienti infatti di un viaggio nella città fondata da Pietro il Grande è proprio quella di offrire una varietà di esperienze non standardizzate che possono integrare la classica sequenza: Ermitage, Palazzo di Caterina II, Chiesa del Salvatore sul sangue versato, gita in battello tra i canali ed escursione al Peterhof. Naturalmente è d'obbligo lo struscio su Nevskij condito o meno con borsh, blinì, pishky,matriosche, magneti per frigo, aringa impellicciata e filetto alla Stroganoff.
Da queste considerazioni nasce l'idea di regalare ad amici e futuri viaggiatori, una selezione di una decina di cose da fare che non trovate nelle guide in commercio e che i tour operator difficilmente vi proporranno. La scelta deriva dalle nostre personali escursioni protrattesi per vari anni in questa metropoli nordica con al seguito amici, parenti e pargoli di varie età.
Scegliete dall'elenco quelle attività che più si adattano al vostro spirito esplorativo e se avete qualche dubbio o siete in cerca di maggiori stranezze, scriveteci usando  il guestbook.

1)Fotografare rari fiori tropicali nella serra del Giardino Botanico di Pietro il Grande 


Anche in periodi non turistici quindi anche nei freddi mesi di gennaio o in aprile quando molti giungono qui a nord approfittando delle vacanze di Pasqua, è possibile visitare le serre tropicali del Giardino Botanico di San Pietroburgo. Anche quando all'esterno fa freddo, le temperature dentro le serre saranno di oltre 25°. L'ingresso costa 300 rubli ed è consentito solo con visita guidata e solo in lingua russa ad orari fissi. Se avete tempo disponibile richiedete anche un ulteriore biglietto (200 rubli) per esplorare da soli stavolta, la serra Sub-tropicale ricca di splendide azalee già da fine marzo.
Potrete, rimanendo in coda al gruppo, effettuare originali foto con tutta calma. Le sorprese non mancheranno e potrete mostrare ai vostri amici le inusuali immagini "tropicali"scattate in Russia, come questo esemplare in alto: si tratta del fiore dell'albero del baobab; l'etichetta ne riporta il nome botanico: Adinsonia za originaria del Madagascar.

Indirizzo del Giardino Botanico: Ul. Professora Popova 1
Metro:Petrogradskaya poi aiutarsi con una mappa o Google map.
PS: evitate le macchine automatiche per tè e caffè: entrambi imbevibili.

2) Portare nocciole ai socievoli scoiattoli del Parco di Pavlosk

I cittadini russi che si recano nel magnifico Parco di Pavlosk, raggiungibile facilmente in treno da San Pietroburgo, sono di solito ben forniti di nocciole e semi vari reperibili nei supermercati ma disponibili anche all'ingresso del parco.
Queste leccornie saranno utili per attirare facilmente i numerosi scoiattoli che vivono negli oltre 200 ettari di parco. Noterete che anche gli uccellini sono avvezzi a prendere il cibo offerto, specie quando la confusione è minore o quando la fame è inversamente proporzionale alla temperatura. Un paio d'ore al parco dotati di viveri e bevande vi consentiranno di apprezzare l'opera dei paesaggisti, anche italiani, che sin dal tempo dello zar Paolo I hanno creato queste oasi di verde e di relax.
Il treno per Pavlosk parte dalla stazione Vitebsky (nei pressi della metro Pushkinskaya) e  numerose sono le corse giornaliere. Il tragitto è di circa 35 minuti. Accedete dal lato destro della stazione dove troverete una biglietteria dedicata, salite dopo i tornelli le scale per raggiungere il binario di partenza.
Acquistate 1 biglietto di solo andata;(dite Tudà, bies abratna); vi consigliamo infatti di tornare in città
con uno dei minibus (299) che sostano all'ingresso del parco e che vi condurranno alla metro Moskovskaya senza dover attendere il treno per il ritorno.

3) Raggiungere il villaggio di Repino affacciato sul mar Baltico per provare l'ebbrezza di una tintarella sul Golfo di Finlandia.


Il villaggio di Repino è a nord di San Pietroburgo e prende il nome dal pittore russo Repin (molte sue opere sono al Museo Russo) che tra i boschi di questo villaggio un tempo chiamato Kuokkala essendo in territorio finlandese, aveva costruito la sua abitazione-studio, oggi preservata e ancora visitabile nella suggestiva tenuta detta dei Penati: dal nome degli  dei protettori del focolare domestico, in uso pressi gli antichi Romani.
Estese spiagge di sabbia dorata, bordate di balsamici abeti caratterizzano questi luoghi mai affollati che si affacciano sul mar Baltico.
Anche in inverno lo spettacolo delle onde del Baltico gelate è inusuale, basta solo avere gli indumenti adatti.

Si raggiunge Repino con l'autobus 211 ; raggiungetene il capolinea nei pressi della metropolitana Chornaya Rechka; la bigliettaia vi chiederà la vostra destinazione: direte " Penati" o " Musej Rjepina" in russo: se avete un navigatore sullo smartphone potete verificare l'approssimarsi della meta.
Scenderete proprio davanti alla suggestiva residenza museo di Repin che potrete visitare con guida registrata in cattivo italiano (verificate gli orari) magari dopo aver passato un po' di tempo al mare, raggiungibile dopo aver attraversato la strada con cautela inoltrandovi sulla collinetta tra gli abeti.
Nelle vicinanze del parcheggio troverete un ristorante turistico e delle toilette pubbliche, spesso affollate di signore Avendo invece la disponibilità di un'auto raggiungete la vicina Kamarovo dove si trova Ruskaya Ribalka un bel ristorante con un ricco menù e numerose terrazze soleggiate o protette affacciate sul mare.
Se non è ora di pranzo rifornitevi di bignè con panna (alla cassa ) da consumare tra i boschi o sulla spiaggia ma se vorrete cimentarvi nella pesca, canne e storioni sono a vostra disposizione in un minuscolo laghetto ma poi vi toccherà pagarli e anche mangiarli.

4)Collezionare idilliaci paesaggi pittorici nella cittadina di Gatchina

Gatchina: il lago nero e il Priorato di Malta in autunno
La cittadina di Gatchina dista circa 45 Km da San Pietroburgo ma nonostante sia presente una reggia imperiale e magnifici giardini paesaggistici è pressoché ignorata dai turisti.
Ad eccezione del periodo invernale quando i diversi laghi gelano e tutta l'area assume un colore uniforme, sia in estate ma soprattutto in autunno, l'intero parco che circonda il palazzo imperiale regala paesaggi con colori straordinari che richiedono tuttavia una certa predisposizione alla lentezza per poter cogliere da diverse angolazioni i giochi di luce, i riflessi e le simmetrie vegetali sulle acque dei tre laghi.
Nell'area hanno lavorato come progettisti due italiani: Antonio Rinaldi e Vincenzo Brenna che oltre a dedicarsi al palazzo, hanno messo in pratica i dettami di J.J. Rousseau nella composizione dei vari elementi del parco: si devono a loro i nomi di Lago bianco, Lago nero, Lago d'argento. Andate magari alla scoperta dell'isola dell'amore o del padiglione di Venere.Nella foto potete vedere un esempio del paesaggio autunnale del lago nero, con al centro il Priorato dei Cavalieri di Malta progettato da Nikolaj Lvov: l'eclettico architetto fu un antesignano nell'edilizia eco sostenibile infatti utilizzò terra cruda per  realizzare tale struttura nel 1799.
Il complesso paesaggistico nasce tuttavia nel 1765 quando Caterina II fece dono al suo favorito, il conte Grigorj Orlov  di questa tenuta usata inizialmente come riserva di caccia.
Sarà poi dimora  di ben 4 zar: Paolo I, Nicola I, Alessandro II e Alessandro III

Gatchina è facilmente raggiungibile in circa un'ora con il treno assai frequente che parte dalla stazione Baltiskaya. Il Palazzo imperiale e il parco si raggiungono in 10 minuti a piedi dalla stazione.
Utilizzando invece uno dei minibus  K18, K18 A (marshrutka) che stazionano a Moskovskaya, alle spalle della statua di Lenin, potrete scendere un po' prima del Palazzo imperiale e approfittarne per passeggiare nella cittadina nei pressi della cattedrale dai campanili blu e magari per  fotografare o raggiungere il Priorato di Malta posto separatamente e a sinistra del parco di Gatchina. Meglio portare viveri e bevande al sacco: calcolate almeno 2 ore per un'esplorazione del parco con poche soste e tre ore se siete fotografi pignoli. Il parco è gratuito ma assai esteso. Le toilette sono vicine al ponte, visibile appena entrati svoltando a destra del palazzo.


5)Andare in metrò ai laghi di Ozerki per prendere il sole, fare sci nautico o praticare il surf su onde artificiali.

Un tempo Ozerki che in russo si traduce con "stagni", era una zona periferica dove si trovavano poche dacie in legno di proprietà di artisti e imprenditori.
Oggi l'area è completamente urbanizzata e dotata di supermercati, bus e metropolitana. Difficile però vedere turisti da queste parti. Qui si possono tuttavia cogliere vari aspetti della vita russa non visibili passeggiando su Prospettiva Nevskij.
Incontrerete specie quando fa caldo le seguenti categorie:donne in tuta con cagnolino a passeggio; ragazze intente a spalmarsi di crema solare e attempate signore concentrate sulla spiaggia nell'obiettivo di immolarsi al dio sole e far giungere i raggi solari nei punti più reconditi; gruppetti di uomini di etnie varie intenti a rosolare salsicce su griglie minuscole; ciclisti in corsa lungo i sentieri, pescatori pazienti, famiglie con prole con vagoni di cibarie e giovani intenti a fare sci nautico trainati da un sistema automatico rotante.

Se volete provare tutto questo o parte di esso, prendete la metropolitana e scendete a Ozerki (linea 2 blu); attraversate utilizzando le strisce l'ampia Viborgskoye Shosse e sarete davanti al primo lago che si chiama Suzdal: se è estate portate il costume e bevande fresche; per la stuoia andate prima al supermercato vicino alla metropolitana.Evitate di andarci di sera anche se vi sembra chiaro.
Facendo poi il periplo del lago arriverete al secondo laghetto dove si trova il centro sportivo Sunpark e che potrà fornirvi di tutto il necessario per praticare lo sci nautico; un gommone è pronto a recuperarvi se doveste mollare il gancio trainante che consente di percorrere un itinerario ad anello che comprende trampolini di varia difficoltà non adatti certo ai neofiti. Vi interessa il surf ? Qui potrete scivolare su onde artificiali all'interno di un impianto tecnologico che consente di praticare questo sport lontano dal mare e con qualsiasi situazione metereologica.

6)Pescare, navigare sul Baltico, andare in bici o fare una gita romantica in barca sull'isola di Yelagin.

L'isola di Yelagin è uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di San Pietroburgo per rilassarsi durante il fine settimana. Nei 94 ettari del suo territorio si trovano laghetti, canali, ponti, sentieri ciclabili e strutture sportive inclusa una spiaggia che si affaccia su un ramo della Neva. Nel parco Kirov al suo interno si possono praticare diverse attività
oppure semplicemente stare sdraiati a prendere il sole (in estate ovviamente).In inverno si pratica lo sci di fondo o si passeggia sulla Neva gelata.
Si trovano biciclette a noleggio, qualche chiosco per snack e bevande e un modesto bar ristorante.
Una buona soluzione per esplorare l'isola è percorrerne i diversi canali con una barchetta o un pedalò facilmente noleggiabili (i vari punti sono visibili sulla mappa all'ingresso).
Se volete cimentarvi nella pesca basta procurarsi una canna economica  e poi attendere con calma; in alternativa se sapete qualche parola di russo cercate di socializzare con chi ha già posizionato la canna e magari dividete con lui biscotti, una birra o ricette di pesca. Non sappiamo tuttavia se occorra una licenza per la pesca amatoriale; noi non abbiamo mai visto controlli nei parchi.

L'isola di Yelagin si raggiunge facilmente con la linea 5 della metropolitana scendendo a Krestovskij ostrov proprio davanti al Luna Park (Divo Ostrov).Usciti dalla metropolitana dirigetevi a destra e in pochi minuti raggiungerete il vicino ponte sulla Neva grande dove si trovano le biglietterie del Parco Kirov. Il costo è irrisorio.
Superato poi il ponte e proseguendo, sul lato sinistro del parco si trova l'ormeggio di una imbarcazione che effettua un interessante tour di un paio d'ore a orari fissi giungendo sul mar Baltico e poi rientrando in città. Tornati sui vostri passi e superato il ponte, svoltate a destra per raggiungere un battello-ristorante nel caso in cui il movimento vi abbia fatto venire fame: vi consigliamo carni alla griglia. Nell'area ma vicino allo stadio si trova anche un brioso ristorante in stile bavarese: Fredrerik  si anima in estate e durante il periodo dell'October fest allorquando decine di cameriere in tipico costume fanno la spola per servire i numerosi clienti seduti ai tavoli ai vari piani del locale o in terrazza.


7)Andare al Museo zoologico per ammirare uno smisurato scheletro di balena blu, fotografare la rara tigre dell'Amur, farsi un selfie con un mammuth di 400.000 anni, guardare negli occhi un dugongo e cercare un rarissimo esemplare di Mucca di mare di Steller.

Museo zoologico di San Pietroburgo: tigre di Amur
Il Museo zoologico di San Pietroburgo non rientra nella terna dei più gettonati musei della città. La ragione nasce forse dall'idea che esso non abbia niente di più di tanti altri musei del genere sparsi per il mondo o che San Pietroburgo non sia un luogo adatto a viaggi con bambini.
Entrambi queste supposizioni sono errate.
Molti viaggiatori dimenticano di trovarsi a oltre tremila km da casa e in un paese tra i più estesi al mondo dove le esplorazioni sono iniziate ad opera di illustri personaggi come Simon Pallas, Vitus Bering e Przhevalsky. Numerosi sono stati gli scienziati e naturalisti che da oltre tre secoli hanno raccolto, analizzato e conservato per le successive generazioni esemplari di flora ma anche di fauna di ogni ambiente, terrestre, marino e aereo.

Avendo l'accortezza di evitare i periodi di vacanze scolastiche, recatevi al Museo con macchina fotografica e scorta di batterie. Vi accoglierà lo scheletro completo del più grande mammifero vissuto sulla terra: una smisurata balena blu che raggiunge i 27 metri di lunghezza.
Numerose sono le ricostruzioni degli ambienti che includono varie specie di animali, note e meno note:i più piccoli si appassioneranno alle colonie dei pinguini ma non mancano renne, alci e i piccoli fennec abitatori dei deserti.Numerosissimi sono gli uccelli e non mancano certo quelle specie tipiche degli ambienti siberiani:potete senza timore avvicinarvi ad una splendida Tigre dell'Amur e ripetere lo scatto che trovate in questo post.Qui si trovano inoltre vari esemplari di mammuth di diversa età incluso il minuscolo Baby Dima. Potrebbe esssere istruttivo avere un faccia a faccia con dugonghi e lamantini;osservate l'incredibile architettura dalle strane forme elicoidali di alcune spugne marine: vi rammenterà la struttura di uno stent , ammesso che ne abbiate mai visto qualcuno.
Andate a cercare la rarissima Ritina di Steller nota anche come Mucca di mare di Steller (Hydrodamalis giga): si tratta di un mite e indifeso mammifero erbivoro, scoperto nel 1741 dal medico naturalista G.W.Steller durante la Grande Esplorazione a Nord di Bering, finanziata dall'impero russo al fine di cercare un passaggio verso il continente americano e intraprendere nuovi rapporti commerciali con i coloni americani.
Guardando questo raro scheletro (un altro sta in Finlandia) potreste riflettere sulla rara capacità dell' Homo sapiens di distruggere una pacifica specie vivente in tempi brevissimi: dalla sua scoperta avvenuta nel 1741, ci sono voluti solo 27 anni per decimarne l'intera specie e far estinguere per sempre questi mastodonti marini.

Il Museo Zoologico di San Pietroburgo che nel 2017 compirà i 185 anni, si trova sull'isola Vasilievsky al N°1 del Lungofiume dell'Università ed è facilmente raggiungibile attraversando il ponte Dvortsovy most  a poca distanza dall' Ermitage e subito prima del Museo detto KunstKamera che fu il luogo da cui sono originate le collezioni dei reperti naturalistici acquistate e raccolte dallo zar Pietro il Grande.
Il giorno di chiusura è il martedì e ogni secondo mercoledì del mese per operazioni di pulizia.


8)Provare un incontro ravvicinato con decine di farfalle di ogni forma e colore che si poseranno senza timore sulle vostre mani  e assistere in diretta alla nascita di una farfalla.

Al contrario delle nostre italiche complicazioni, a queste latitudini chi ha un'idea di business valida e in grado di generare profitto, non trova molti ostacoli. Creare luoghi dove grandi e piccoli possono provare l'esperienza di vivere per un breve lasso di tempo a diretto contatto con variopinte farfalle tropicali sembra incontrare il favore del pubblico russo che apprezza tali iniziative che sono tuttavia ignorate o misconosciute dai turisti presi dai loro frenetici tour imperiali
Se avete sempre desiderato fotografare una farfalla tropicale o tenerne una sul palmo della mano, qui a San Pietroburgo potrete finalmente soddisfare questo desiderio per pochi rubli.
In città di giardini con farfalle è possibile trovarne un certo numero, ma crescendo l'attività con nuovi partner in franchising potreste trovarne uno più comodo per voi: guardate i manifesti nelle classiche rivendite di biglietti per eventi e spettacoli.
Uno non lontano da Ulitsa Marata in centro lo trovate al Centro Mindo in Улица Правды, дом № 12 (Ulitsa Pravdij edificio 12). Un'altro in attività da vari anni è ubicato non lontano da Sennaya ploshad in Мучной пер, 3, (Muchnoj pereuloq 3 ). I prezzi variano da 250 a 500 rubli con un pacchetto famiglia per 4 a 1200 rubli.

9)Fare un bagno tra gialle ninfee fiorite e poi fare un picnic sulle rive di un lago che sembra di montagna mentre in realtà siete ancora a San Pietroburgo nel Parco Shuvalovsky, considerato monumento storico pubblico.

Il parco Shuvalovsky è quel classico luogo di cui in molti hanno sentito parlare ma pochi realmente possono dire di aver visto.
Ovviamente non si trova nelle aree turistiche della città e questo certamente lo rende a prima vista irraggiungibile per chi ha scarsa dimestichezza con la lingua russa utile per trovare l'opportuno mezzo di trasporto.
Non si trova neanche nelle guide turistiche in altre lingue ma a dispetto di tutto questo è riconosciuto come luogo di interesse storico pur essendo frequentato solo dagli abitanti della zona e da qualche sportivo in vena di impegnative scalate in mountain bike o discese repentine con sci e slittini in inverno.
Facile intuire dal nome che il parco e il lago faccia parte di un' antica tenuta appartenente alla famiglia Shuvalov, di cui un Peter Ivanovich Shuvalov (1711-1762) prima cadetto alla corte di Pietro I, fu nominato conte in seguito ai servigi militari prestati al tempo di Elisabetta Petrovna.
Numerose, complesse e incerte sono le vicende riguardanti questa area che molto prima che nascesse San Pietroburgo era frequentata da famiglie finlandesi.Vi sono vari siti che offrono informazioni aggiuntive ma dovrete tradurli dal russo. L'idea comunque era solo quella di stimolarvi a raggiungere questo idilliaco luogo in una bella giornata estiva e seguire l'esempio dei russi presenti: troverete chi fa il bagno tra le ninfee fiorite, chiacchierando a lungo nell'acqua, chi prepara pesce o carne alla brace e chi passeggia in lungo e largo per il parco provando a scalare il Parnaso - una collinetta rara da queste parti che eleverà il vostro sguardo fino a 61 metri d'altezza e se il cielo è limpido vi consentirà di vedere la cupola di Sant'Isacco. Un'altra curiosità sono i due laghetti di origine artificiale risalenti al XVIII secolo che hanno una forma assai curiosa rappresentando uno il cappello e l'altro la giubba di Napoleone.(Si riconoscono meglio con Google map, sebbene la vegetazione abbia modificato in parte il disegno originario).Nel parco troverete anche una chiesa gotica progettata da Alexander Brjullov e una imponente dacha costruita da Messmacher, ma vi lascio il piacere di individuare da soli tutto questo e altro ancora.

Il modo più semplice per giungere al Parco Shuvalovsky è arrivare in metrò a Ozerki e poi prendere un minibus su Viborskoe shosse che vi lascerà alla fermata più vicina all'ingresso del parco. In auto se avete un navigatore dovrete impostare la località di Pargalovo e poi deviare nelle vicinanze del parco parcheggiando su Parkovaya ulitsa, appena vedrete uno slargo a sinistra nei pressi di uno degli accessi visibili a destra, da cui si dipartono i sentieri segnalati da cartelli. Meglio portare cibi e bevande se vorrete godere della tranquillità di questa oasi ricca di abeti centenari e rare orchidee.


10)Andare alle origini delle "Montagne russe" visitando il Parco imperiale di Lomonosov dove si trova la stazione di partenza progettata da Antonio Rinaldi per una complessa struttura avente lo scopo di divertire la corte di Caterina II .

Lomonosov è una località a ovest di San Pietroburgo, dove è ubicato uno dei più antichi Palazzi Imperiali denominato Oranienbaum.
Menshikov, principale consigliere di Pietro il Grande aveva costruito nella tenuta non lontana dal Golfo di Finlandia una residenza estiva che alla sua morte  era stata nuovamente acquisita tra i beni imperiali. Nel 1743 l'imperatrice Elisabetta ne fece dono al nipote, il futuro zar Pietro III.
Anche Caterina II, pur se per brevi periodi utilizzò la reggia accogliendo importanti ospiti nel suo personale padiglione cinese: difficile sintetizzarne il complesso contenuto artistico che un architetto come Benois sintetizzò con: "un risultato pari ad una sinfonia di Haydin o Mozart".
Sebbene nella fase iniziale di progettazione, Menshikov avesse impiegato l'architetto Rastrelli, in seguito Pietro III chiamò Antonio Rinaldi per la realizzazione della maggior parte degli edifici ancora visibili nel Parco di Lomonosov.
Quello nella foto a destra è uno dei gioielli barocchi nati dal genio e creatività di Rinaldi: in russo è noto come Katal'naya gorka traducibile con "montagne russe" anche se questo termine nacque molto tempo dopo di questa realizzazione ad opera di imprenditori che prima esportarono l'idea in europa e poi subendo modifiche e miglioramenti si diffuse in America. Difficile a prima vista associare tale elegante struttura color pastello con delle montagne russe ma ciò è dato dal fatto che quello che appare in foto è solo la stazione di partenza ubicata al secondo piano dell'edificio, ad almeno 20 metri di altezza. Da queste terrazze decorate un tempo da centinaia di vasi di alabastro si dipartivano delle rampe in legno che attraverso 160 piloni e 772 colonne costituivano un percorso di 532 metri che garantiva una discesa per inerzia di slitte riccamente decorate in forma di animali, gondole e carri trionfali con a bordo i membri della corte: gli uomini stavano dietro in piedi e le signore erano sedute comodamente davanti. Un ingegnoso meccanismo riportava, finita la corsa, le slitte al piano di partenza per prolungare all'infinito il divertimento.La struttura in legno non ha superato la prova del tempo, mentre oggi dopo vari anni di incuria anche gli interni ideati da Rastrelli e realizzati da decine di artigiani italiani sono stati egregiamente restaurati e sono visitabili a pagamento.
Potrete dedicare un paio d'ore al complesso di Lomonosov, mettendovi però subito in coda per l'acquisto dei biglietti al padiglione cinese e poi esplorando il resto del parco caratterizzato da una certa naturalità e ben diverso da quello curatissimo e ricco di fontane e giochi d'acqua del Peterhof.

Il modo migliore per raggiungere Lomonosov è con il comodo treno che parte dalla stazione Baltiskaya e che in un'ora vi porterà a destinazione. Il parco è a una decina di minuti dalla stazione. Evitate i venditori di telefoni:  sono per lo più rubati a San Pietroburgo.
Dalla metropolitana Avtovo (attraversata la strada con il sottopasso) partono invece varie marshrutke che portano al Peterhof e proseguono poi per Lomonosov. Sono assai frequenti ma più affollate in estate.

Buona esplorazione !


6 ottobre 2016

Alla scoperta dei cortili segreti di San Pietroburgo














Uno strabiliante mosaico nascosto in un anonimo condominio

San Pietroburgo è ritenuta una città sorprendente che stupisce chiunque la visiti, soprattutto dopo aver appreso della sua giovane età: nel 2020 ha festeggiato il suo 317° anno dalla fondazione, attribuita a Pietro il Grande. Ben nota per i suoi musei e per i numerosi palazzi legati all'aristocrazia di corte, nonché per i numerosi eventi storici che ancor oggi è possibile ripercorrere semplicemente alzando lo sguardo sui tanti edifici del centro storico o passeggiando tra i curatissimi giardini dove è raro non trovare statue e busti di personaggi noti e meno noti ma anche di scienziati, eroi e salvatori della patria.
Non è difficile riconoscere i diversi stili architettonici ed in particolare quello degli architetti italiani che hanno contribuito attraverso diverse generazioni nell' edificare una città che fosse all'altezza delle corti europee. Con una certa attenzione si troveranno in giro per la città quei modelli che qui si continuano a reiterare da qualche secolo: ovunque si trovano colonne, cariatidi e muscolosi atlanti. Quelli più esperti riconosceranno in ponti, facciate e chiese quelle forme geometriche e dettagli derivanti dalla scuola del Palladio ma anche certi dettagli risalenti addirittura al medioevo occidentale e non russo. Con una certa predisposizione all'esplorazione si troveranno però anche begli edifici eclettici molto originali che riportano ai nomi dei loro fantasiosi architetti.
Se la maggior parte dei turisti stranieri bazzica per lo più su Prospettiva Nevskij e poche altre arterie cittadine, un modo originale di afferrare l'anima di questa metropoli ricca di angoli nascosti e storie altrettanto intriganti è quello di perdersi tra i suoi cortili. ( il cortile degli scacchi in Zagorodny Prospect 8 e la città di smeraldo in Ul.Pravdy 4 ne sono un esempio). Tra i cortili nascosti, quello più strabiliante è senza dubbio quello della Piccola Accademia d'Arte, ubicato all'interno di un condominio che si affaccia sul canale della Fontanka ma che è raggiungibile da Tchaichovskaya Ulitsa 2/7.
Un cortile che ricorda l'estro di Gaudì, nel cuore di San Pietroburgo
C'era fino al 1984 un cupo cortile come tanti, che si affacciava sul canale della Fontanka, non lontano dal Giardino d'estate. Questo piccolo cortile, nascosto da grigi edifici e da una rossa ciminiera di mattoni si trovava dietro via Tchaikovsky. Il promotore del cambiamento è stato Vladimir Vasilievich Lubenko un artista che ha fatto di questo cortile una sorta di laboratorio creativo all'aperto fondando nello stesso luogo la Piccola Accademia delle Arti.
Artista russo pluridecorato ma anche filosofo e innovatore in campo pedagogico Lubenko insieme  agli allievi dell'Accademia ha trasformato giorno dopo giorno il cortile in un luogo luminoso e allegro come pochi qui in città. Tutti gli spazi disponibili sono stati decorati con una serie di sculture e bassorilievi utilizzando una miriade di tessere di vetro multicolore, in modo che le figure e composizioni statiche potessero rappresentare l'allegria della vita. Le composizioni ricordano quelle eccentriche del grande artista catalano Gaudí , un ribelle in campo architettonico le cui opere hanno sfidato il conservatorismo dell'arte del suo tempo. Il cortile di Ulitsa Tchaikovsky, è ormai considerato un museo a cielo aperto, essendo arricchito di una varietà di oggetti d'arte che rappresentano storie con personaggi ed animali. Si trovano anche degli angioletti allineati in fila per due e un orologio solare; assai originali sono anche la fontana e la struttura dedicata a parco giochi per i bambini chiamata "Mosaico Olimpico" con scivoli e altalene.
Ogni pannello è costituito da diverse figure a bassorilievo e costituiscono diverse opere d'arte, che sono state poi armoniosamente combinate tra loro in modo da formare un'unica composizione. Guardando con attenzione si scoprirà che anche il marciapiede è stato ricoperto di numerosi frammenti di mosaico. Se in estate i raggi solari sembrano dare particolare vivacità alle tante tessere multicolori, una visita in autunno con uno sfondo dorato di foglie autunnali, o in inverno quando il contrasto con la neve mette ancor più in evidenza i mille colori dei mosaici è in grado di rallegrare l'umore anche in una tediosa giornata invernale.

Come raggiungere il cortile della Piccola Accademia d'Arte
Per arrivare al cortile della Piccola Accademia non è difficile banché dobbiate aggirare il lungo edificio al cui interno è ubicata l'Accademia di Arte applicata e i suoi coloratissimi mosaici.  

27 maggio 2016

Alla scoperta del lago Schuchye: un'escursione per entrare in simbiosi con la natura a poca distanza da San Pietroburgo

Il lago Schuchye nei pressi di Komarovo
Il lago Schuchye (in russo шучье) che deriva il suo nome dall'antico toponimo finlandese di Haukijärvi,( Hauki sta per luccio e Jarvi sta per lago) è una meta decisamente alternativa per chi si trova per lavoro o per vacanza a San Pietroburgo.La suggeriamo a chi, ai tanti musei affollati, nei mesi più caldi preferisce l'esplorazione dei luoghi naturali che a queste latitudini riservano piacevoli sorprese.

Il lago si trova nella regione della Carelia, a 50 Km da San Pietroburgo. Il luogo assai idilliaco è raggiungibile in auto in circa un'ora. Una valida alternativa è il treno (dalla stazione Finlandia di San Pietroburgo) che vi condurrà senza problemi di traffico fino alla stazione ferroviaria di Komarovo. 
Il metodo più rapido ed economico è infatti quello di trasportare una bici sul treno e usarla per percorrere i 4 Km che vi restano  per raggiungere la Riserva del lago Schuchye. Lo specchio d'acqua è poco più lungo di 1 km, ed è largo circa 600 m; la sua profondità massima non supera i 5 metri. Questo lago è di origine glaciale e nonostante il limo fangoso depositato sul fondo, le sue acque sono trasparenti e pulite e in estate si scaldano rapidamente e pertanto sono utilizzate da molti per bagni ristoratori e brevi nuotate nelle sue acque tranquille e silenziose. Il sito dal 2008 è stato dichiarato area naturale protetta ad accesso controllato e rappresenta quindi una meta ideale per chi cerca quiete assoluta: qui non sentirete il rombo delle moto d'acqua e l'unico fastidio in estate potrebbero essere solo le zanzare. Qui si viene per prendere la tintarella in angoli appartati o distesi su stuoie sulle varie spiaggette sabbiose. Troverete gruppetti di giovani tranquilli e coppie di pensionati; alcuni pescano, altri fanno il bagno e altri stanno semplicemente seduti a guardare gli uccelli che volteggiano sul lago disseminato di ninfee gialle
Se non amate star sdraiati a guardare il cielo meglio portarsi dei seggiolini leggeri, non troverete infatti molti tronchi dove star seduti. La presenza di numerosi abeti rende l'aria balsamica approfittatene per una passeggiata intorno al lago:suggeriamo di effettuare il periplo del lago magari dirigendosi verso la sua parte orientale, dove si protende una piccola penisola, che i finlandesi avevano denominato Ollinniemi (penisola nera). Qui vi sembrerà di essere lontani da tutto e dimenticherete le città, le auto e i tanti affanni quotidiani e con un po' di esercizio riuscirete a sentirvi in totale simbiosi con questa natura non addomesticata.
Vi suggeriamo di portarvi un costume e magari un'amaca , troverete qualche panchina solo sulla sinistra della strada che confluisce al lago. Utilizzatele per il vostro pranzo al sacco all'ombra, se arrivate all' ora di pranzo.
Per chi oltre alla geografia vuole ampliare le sue cognizioni storiche diremo che quando l'istmo di Carelia era sotto il dominio della corona svedese , il lago e gli estesi boschi dei dintorni facevano parte dei possedimenti reali e il parco detto Haukijärvi era considerato una riserva di caccia.
Il lago Shchuchye ovvero lago dei lucci, come suggerito dal nome è altresì noto per la sua pescosità e non è inusuale trovare sulle sue rive, ma anche sulla superficie ghiacciata in inverno, uomini e donne intenti a maneggiare canne da pesca e retini. Nelle sue acque, vi si trovano principalmente trote, lasche e ovviamente vari tipi di lucci. Fino al 1940 in questi territori hanno vissuto soprattutto famiglie di origine finlandese, che hanno ben curato l'ambiente lacustre e hanno costruito anche una piccola diga allo scopo di regolare il livello dell'acqua nel lago. Durante il periodo sovietico, le foreste essendo divenute di proprietà pubblica venne emanato il divieto del taglio indiscriminato degli alberi di tali estesi territori e le aree divennero luogo di ricerca per studi idrogeologici.
Foreste di abeti nella Riserva del Lago Schuchye
L'aumento dell 'antropizzazione fino agli anni recenti ha causato un deterioramento ambientale e le spiagge del lago, rimaste incontrollate sono state usate come discariche. Fortunatamente nel 2008 il lago Shchuchye e gli estesi boschi che lo circondano, per un totale di 1157 ettari , sono divenute aree a particolare protezione  in seguito allo specifico decreto emanato del Governatore di San Pietroburgo.
Oggi, nell'area della riserva vige il divieto di accesso per moto e veicoli e valgono le regole tipiche dei luoghi naturali protetti: non è consentito abbattere alberi, danneggiare piante né tanto meno infastidire gli animali selvatici. Il vicino villaggio denominato un tempo Kellomyaki prese il nome da una campana posta su una collina da dove si chiamavano a raccolta per il pranzo i numerosi operai intenti a costruire dacie immerse nei boschi non lontani dal Mar Baltico. Dal 1948 tale insediamento prese il nome di Komarovo, dal nome dell'emerito botanico russo V.L. Komarov, La località deve la sua popolarità alla stazione ferroviaria finlandese che venne inaugurata nel 1870. I primi villeggianti cominciarono a frequentare questi luoghi dal 1890. I proprietari dei terreni divennero poi banchieri, commercianti, produttori, artisti e medici. Mentre dal 1918, il villaggio faceva parte del territorio finlandese, dopo il 1940, dopo la Guerra d'Inverno, gran parte della Carelia passò all' Unione Sovietica. Subito dopo la seconda guerra mondiale nel villaggio di Kellomyaki vennero costruite case per i membri ufficiali dell'Accademia delle Scienze dell'URSS; con il trascorrere del tempo le dimore ancora abitabili vennero assegnate a uomini di scienza e personaggi di primo piano della cultura e dell'esercito. A metà degli anni '50 Komarovo divenne un apprezzato villaggio per vacanze e luogo di riposo preferito per artisti e intellettuali di Leningrado. Qui vissero e lavorarono, Anna Achmatova, Dmitrij Shostakovich, Joseph Brodsky, Fëdor Abramov e numerosi altri.

Per chi oltre alla geografia vuole ampliare le sue cognizioni storiche diremo che quando l'istmo di Carelia era sotto il dominio della corona svedese (XVII sec) , il lago e gli estesi boschi dei dintorni facevano parte dei possedimenti reali e il parco detto Haukijärvi pur lontano da Stoccolma era considerato una riserva di caccia.
Il lago Schuchye ovvero lago dei lucci, come suggerito dal nome è altresì noto per la sua pescosità e non è inusuale trovare sulle sue rive, e sulla superficie ghiacciata in inverno, uomini e donne intenti a maneggiare canne da pesca e retini. Nelle sue acque, vi si trovano principalmente trote, lasche e ovviamente vari tipi di lucci. Fino al 1940 in questi territori hanno vissuto soprattutto famiglie di origine finlandese, che hanno ben curato l'ambiente lacustre e hanno costruito anche una piccola diga allo scopo di regolare il livello dell'acqua nel lago. Durante il periodo sovietico, le foreste essendo divenute di proprietà pubblica venne emanato il divieto del taglio indiscriminato degli alberi di tali estese foreste e le aree divennero luogo di ricerca per studi idrogeologici.
L'aumento dell'antropizzazione fino agli anni recenti ha causato un deterioramento ambientale e le spiagge del lago, rimaste incontrollate sono state usate come discariche. Fortunatamente nel 2008, il lago Schuchye e gli estesi boschi che lo circondano, per un totale di 1157 ettari , sono divenute aree a particolare protezione su specifico decreto del Governatore di San Pietroburgo.
L'accesso alla Riserva Naturale è controllato e solo nei casi previsti è consentito transitare con l'auto.
Non è consentito abbattere alberi e danneggiare la vegetazione né tanto meno infastidire la fauna presente nell'area(lepri, donnole e faine). Nel lago non sono consentiti mezzi motorizzati. Non potete accendere fuochi ma potrete tuttavia usare delle griglie portatili, pescare, andare in bici e fare il bagno e soprattutto potrete godervi questo nascosto angolo di quiete e relax, ma non lo dite troppo in giro ! 

Questa la mappa che visualizza l'itinerario da San Pietroburgo al lago Schuchye ponendo come punto di partenza il Teatro Mariinsky. Ingranditela e utilizzatela come riferimento, eventualmente cambiando il luogo di partenza.
Buon divertimento !

21 aprile 2016

Escursioni alternative da San Pietroburgo alla scoperta di riserve naturali e idilliaci laghi

Chi è stato a San Pietroburgo, magari organizzando da solo il suo viaggio, solitamente limita gli spostamenti tra quei luoghi consueti , citati nelle guide, offerti da gran parte dei tour operator in Italia e proposti da gran parte delle agenzie locali. Se qualcuno è riuscito autonomamente a raggiungere Pushkin o Gatchina, per spostamenti che superino i 50 Km occorre invece un po' di intraprendenza, oltre che di preventiva preparazione e con questa semplice dotazione e una spesa irrisoria è possibile raggiungere luoghi inusuali dove è possibile ammirare panorami fuori del comune come questo lago di origine glaciale che i locali non a caso chiamano lago di Bellezza e provare anche a fare il bagno immersi in acque che in estate possono raggiungere anche i 23° C.


In questo post dedicato soprattutto ai tanti italiani e stranieri residenti a San Pietroburgo, vi spiegheremo come raggiungere il lago Simaginskoe detto anche lago di Bellezza (Krasavitsa ozero) mentre dedicheremo il successivo post al lago Schuchye. Il primo più esteso si trova nelle vicinanze del villaggio di Ilichevo che prende il nome da Ilich, come era chiamato il padre della Rivoluzione Russa prima di assumere quello di Lenin, mentre il secondo più piccolo e meno profondo si trova in prossimità della località di Komarovo ben nota ai russi perche è qui che si trova l'estesa necropoli all'aperto ove è sepolta insieme a tanti altri personaggi noti più ai russi, anche la poetessa Akhmatova.

Vivere la natura alla maniera russa
I cittadini russi frequentano volentieri queste aree naturali ricche di laghi, fiumi e boschi di conifere. Numerosi sono coloro che hanno costruito piccole e spartane dacie in legno, mentre da qualche anno a questa parte molti costruttori stanno consumando gli spazi verdi erigendo lussuosissimi chalet e attrezzati villaggi dotati di ogni confort. C'è tuttavia una larga fascia della popolazione che ama dedicarsi in vari periodi dell'anno ad alcune attività geneticamente connaturate con il popolo russo: la pesca, la raccolta di bacche e la ricerca di funghi commestibili, negli estesi boschi che circondano le città. Chi non può permettersi vacanze all'estero sciama d'estate verso le cittadine di Repino, Kamarovo e Zelenogorsk, tutte affacciate sul Golfo di Finlandia e dove si trovano estese spiagge dorate bordate di abeti odorosi di resine aromatiche. I trasporti pubblici e i minibus privati più rapidi (marshrutke) entrambi molto efficienti, offrono alle famiglie ed ai viaggiatori più curiosi, non dotati di mezzi propri la possibilità di raggiungere da San Pietroburgo tali località marine, sia in treno che in autobus, a prezzi irrisori. La rete autostradale sempre in continuo miglioramento consente oggi di raggiungere in auto tali località in meno di un'ora - ma attenti agli autovelox !
Se tuttavia volete provare il vero modo di vivere alla russa, vi suggeriamo di raggiungere uno dei laghi di origine glaciale posti a nord della città, dotati della seguente attrezzatura: canna da pesca, esca adatta per lucci e carpe, una griglia e relativa carbonella. Naturalmente non mancheranno salsicce, pane scuro o integrale, birre, pomodori e cetrioli freschi, a cui si aggiungeranno dolcetti e conserve di frutta fatta in casa.Mentre gli uomini si dedicheranno alla pesca, le donne sciameranno nei boschi in cerca di mirtilli, fragoline e lamponi.Gli esperti micologi si dedicheranno invece alla raccolta dei funghi commestibili.
Anche chi non è dotato di attrezzature può noleggiare sul posto l'occorrente e persino prendere per qualche ora a noleggio una barchetta per provare l'emozione di trovarsi da solo in mezzo ad uno splendido lago dalle acque pulitissime. In alcuni di questi laghi si trovano anche delle spiaggette di sabbia, solitamente usate dalle famiglie con bambini: il vantaggio consiste nel fatto che mentre le acque del Mar Baltico rimangono alquanto fredde, le acque dei laghi più piccoli e meno profondi scaldano rapidamente in estate ed è quindi piacevole immergersi in questi specchi lacustri quando l'acqua supera i 20° C, mentre quella esterna va dai 25 ai 28° C .

A chi ama l'esplorazione con tutti i confort e non bada a spese
Naturalmente nulla vieta di raggiungere le località summenzionate e dedicarsi al semplice piacere della scoperta dei luoghi, ma optando per la comodità e il prodotto finito: potrete quindi raggiungere uno di questi villaggi dotati di chalet in affitto e ristoranti con terrazze panoramiche sul lago e godervi la natura circostante senza l'assillo di preparare il pasto e senza girovagare troppo per trovare un parcheggio adeguato. Il luogo ideale in questo caso è Lesnaia Rapsodia: un bel centro vacanze affacciato sul lago Simaginskoe dove è possibile passare qualche ora e pranzare in uno dei due ristoranti. L'altra opzione è quella di pernottare in hotel o affittando un comodissimo chalet di costruzione italiana, dotato di tutto il necessario, tranne del luccio perca che potrete tuttavia assaporare al ristorante affacciato sul lago: questa scelta vi darà la possibilità di scoprire meglio l'intera area del lago contornata di pini dal piacevole aroma balsamico e di chiesette di legno. Sarebbe preferibile prenotare in anticipo, tenendo presente che i prezzi sono più alti nel week end e nel mese di giugno.Inoltre sappiate che non è consentito l'accesso al Resort solo per passeggiare o raggiungere il lago: all'uscita vi verrebbe richiesto infatti un pass rilasciato dal ristorante o dall'hotel.
Nella mappa di Google in basso troverete l' itinerario che illustra facilmente la meta descritta, raggiungibile da San Pietroburgo.
Chi invece volesse visitare i due laghi con i mezzi pubblici in partenza da San Pietroburgo dovrà raggiungere in treno o bus, i villaggi ubicati sul Golfo di Finlandia: quello di Zelenogorsk , da dove potrà trovare un taxi o un minibus che lo conduca al lago Simaginskoe. Per raggiungere il lago Schuchye è preferibile invece raggiungere la località di Komarovo e poi proseguire con minibus per il lago. Un modo alternativo ed economico potrebbe essere quello di prendere il treno (elektriciska) dalla stazione Finlandya, portando con se una bici e scesi alla stazione di  Kamarovo , proseguire con il proprio mezzo per 4 km fino al lago desiderato.
Sebbene sia difficile dire quanti siano gli specchi d'acqua in questo territorio, i numeri sono impressionanti visto che in alcuni siti web si parla di 1800 laghi ma il numero effettivo potrebbe superare i 4000 se si considerano certi stagni interni a parchi e riserve o i bacini lacustri senza nome.I patiti della pesca potranno trovare in questo link (da tradurre con Google o Imtraslator) un elenco di circa 180 laghi dove praticare la pesca all'interno della regione di Leningrado, quella che comprende quindi anche San Pietroburgo dove non mancano certo canali e corsi d'acqua.
Buon divertimento!






20 marzo 2016

Alla scoperta di Kronstadt sul Golfo di Finlandia con soli 70 rubli ( circa 1 euro)

Questo post è dedicato a coloro che raggiunta la metropoli di San Pietroburgo, vogliono cogliere l'opportunità per esplorarne anche i dintorni , ma non hanno un'idea precisa sul dove andare e soprattutto sul come raggiungere le località prescelte.

Ripetiamo, specie per chi non avesse letto i post precedenti, che sia a San Pietroburgo che nelle cittadine limitrofe i trasporti sono economici ed efficienti. L'unica difficoltà consiste nel reperire corrette informazioni che aiutino il viaggiatore non dotato di idioma russo, a spostarsi senza doversi necessariamente servire di agenzie locali, che utili  allorquando si è in gruppo, risultano esose se si viaggia da soli o in coppia.
La cittadina di Kronstadt è una meta interessante sia per la sua posizione sul Mar Baltico, che per la sua particolare storia, essendo legata alla fortezza ed alla flotta navale della Marina Russa creata dallo zar Pietro il Grande nel 1704 con lo scopo di difendere la città fondata l'anno prima e chiamata Pietroburgo.
La cittadina dista circa 51 Km da San Pietroburgo ed è ubicata sull'isola di Kotlin, proprio al centro del Golfo di Finlandia e pertanto in grado di offrire spettacoli inconsueti per chi di solito vive a latitudini inferiori.
All'inizio di Primavera, specie quando vi sono terse giornate dai cieli azzurri, le acque ancora gelate del Baltico sono affollate di pescatori che, dopo aver parcheggiato l'auto lungo la diga che oggi è stata trasformata in autostrada e dopo aver praticato dei fori nel ghiaccio, lanciano i loro ami e attendono pazientemente anche più ore, magari protetti da una minuscola tenda, scambiando tra loro cibi e bevande calde, in attesa che la preda, utile per la cena familiare, abbocchi.
Talvolta può capitare di giungere a Kronstadt e vedere decine di giovani marinai raccolti attorno a qualche monumento mentre una banda intona l'inno nazionale russo. La sorpresa maggiore la riserva tuttavia la Cattedrale Navale di San Nicola dei marinai, soprattutto dopo gli ultimi restauri che hanno restituito alla flotta baltica ed alla comunità ortodossa questo gioiello architettonico eretto nel 1913, anno del tricentenario dei Romanov, e tornato al suo antico splendore solo nel 2013. Non è difficile trovare tale edificio religioso e imponente, gremito di cadetti, bandiere e ufficiali, intenti ad ascoltare i sermoni del sacerdote nelle diverse occasioni che scandiscono la vita di questa speciale comunità. L'estrema cura del restauro già visibile all'esterno, lascia abbagliati all'interno, ricco di estesi dipinti che simulano mosaici in stile bizantino, marmi lucidissimi e giganteschi lampadari circolari molto simili a quelli visibili in molte moschee del mondo.
Numerosi gli elementi di interesse a partire dallo splendido pavimento in marmo ove si susseguono creature marine e navi, mentre tantissimi sono i particolari realizzati da veri maestri dell'arte e dell'artigianato russo, coordinati dall'Architetto Andrey Obolensky. Se fosse possibile, salite al secondo piano o raggiungete il piano sottostante per apprezzare i tanti particolari delle decorazioni, da diversi punti di vista.L'idea seguita al momento della sua progettazione era quella di edificare una chiesa sul modello di Santa Sofia ad Istanbul ma a ben guardare lo schema della chiesa ricorda in effetti quello di una nave.La storia tuttavia è passata pesantemente su questa struttura che l'ha vista trasformarsi dopo la nazionalizzazione del 1918, da luogo di osservazione militare a ospedale; da cinema a sala per concerti e infine anche in museo e sala da ballo.
Sulla grande piazza antistante la Cattedrale è possibile percepire il gigantesco disegno di un'ancora, mentre sul lato destro la grande statua scura dell'Ammiraglio Stepan Makarov rammenta il suo sacrificio, -morì infatti nel 1904 a causa di una mina giapponese che affondò la sua nave. Strenuo fu il suo impegno nella costruzione della Cattedrale, impegno seguito anche dai marinai della sua flotta che rinunciando allo 0,25 % del loro salario raccolsero 280.000 rubli per la costruzione della loro Cattedrale. Il costo totale fu tuttavia di 1.995.000 rubli in gran parte finanziati dallo Stato e dai fondi per il "Restauro del Patrimonio Culturale Russo". Lungo le pareti della chiesa grandi pannelli di marmo nero rammentano i tanti marinai e ufficiali deceduti in mare o dispersi Fu in questa Cattedrale che il 19 dicembre del 2000 si celebrarono le esequie per gli sfortunati marinai che perirono nel tragico incidente del sottomarino nucleare Kursk. A breve si prevede la realizzazione di un sistema informatico che consentirà all'interno della Cattedrale di ricercare i nomi e il triste destino di marinai e imbarcazioni persi durante l'ultimo conflitto mondiale.
Come raggiungere Kronstadt
Kronstadt si raggiunge in auto tramite autostrada, dirigendo da San Pietroburgo verso Primorsky rayon. Questo è il link di Google per visualizzare l'itinerario in auto, simulando che partiate da Nevskji. Se siete invece senza mezzi usate la linea 5 della metropolitana scendendo a Staraya derevna. Nella piazza antistante parte ogni 20 minuti circa l'autobus pubblico 101 che in un'ora vi porterà a destinazione.Il biglietto vi costerà 35 rubli ad andare e 35 per ritornare; la vostra escursione escudendo la metropolitana vi srà costata in tutto 70 rubli cioè un euro al cambio di luglio 2016. Volete una guida ? Compratela all'interno della Cattedrale; ne trovate una anche in inglese per 100 rubli. Prima di partire caricate sul vs cellulare la mappa di Kronstadt: vi muoverete più facilmente e dal capolinea del bus raggiungerete più rapidamente la Cattedrale navale ed i vari punti di interesse e date un'occhiata anche al mare. Per vostra informazione prendete nota che l'incrociatore Aurora ormai restaurato e rimesso a nuovo anche nei suoi allestimenti museali si trova nuovamente a San Pietroburgo nella consueta posizione di sempre.