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18 aprile 2018

Cosa ricordate dei luoghi visitati durante i vostri viaggi ? Un test per chi ha visitato Mosca e San Pietroburgo


Qualche anno fa ci trovavamo su un autobus che percorreva Prospettiva Nevskij a San Pietroburgo; due attempate signore spagnole sono in difficoltà visto che cercano di spiegare alla bigliettaia , ma con scarsi risultati, che vorrebbero scendere vicino a San Basilio per tornare al loro hotel. La bigliettaia russa non capisce lo spagnolo e allora ci tocca aiutarle, rammentando loro che San Basilio sta a Mosca e non a San Pietroburgo e che forse il loro hotel si trova vicino alla Chiesa del Salvatore sul Sangue versato.
Questo aneddoto ci ha dato lo spunto per proporre ai nostri amici viaggiatori un semplice test fotografico per verificare se alcuni particolari strettamente legati alle città visitate ci siano, con il passare dei mesi rimasti in mente, o se con l'aggiungersi di nuovi itinerari e scoperte, non ricordiamo addirittura neanche di averli visti.
Cercate di individuare tra le coppie di foto proposte la corretta ubicazione tra Mosca e  San Pietroburgo.
Il test potrebbe risultare utile anche per chi sta programmando futuri viaggi verso queste due destinazioni. La soluzione al quiz potete leggerla cliccando a sinistra alla voce: test di aprile.



La prima coppia riguarda l'arte e due famosi dipinti che si trovano l'uno al Museo Russo a San Pietroburgo e l'altro alla Galleria Tretyakov a Mosca. Date le loro dimensioni, è improbabile che passino inosservati; inoltre le due opere hanno per protagoniste due donne, di epoche molto diverse ma accomunate entrambe da una forte convinzione sul loro operato. Una delle due si salverà sconfiggendo il comune pregiudizio. L'altra caparbiamente non si piegherà alle imposizioni e subirà pertanto dure conseguenze.
Vogliamo aiutarvi: una si chiama Frine e l'altra Morozova.







Passiamo adesso all'architettura e alle belle cupole russe caratterizzate da colori sgargianti e da accostamenti a prima vista assai arditi ma che in realtà rispettano per forme e colori i canoni tradizionali della Chiesa ortodossa.
Qui a destra trovate due immagini realizzate con lo zoom: una è relativa alla Cattedrale di San Basilio che si affaccia sulla Piazza Rossa a Mosca e l'altra è stata scattata presso la Chiesa-museo del Salvatore sul Sangue versato a San Pietroburgo. Riuscite a collocarle nella città dove si trovano effettivamente ?










La terza coppia di immagini prende spunto da un personaggio di primo piano della storia russa: lo zar Pietro il Grande.
Diversi scultori si sono cimentati nel rappresentare il fondatore della città che porta il suo nome: ecco allora lo zar carpentiere, lo zar come condottiero romano, lo zar che cavalca una creatura marina ecc.
La statua più simbolica e meta obbligata per turisti e novelli sposi, rimane tuttavia quella di Falconet , nota come"cavaliere di bronzo". Nel nostro collage trovate invece due tra le statue più discusse. Una si trova a San Pietroburgo e l'altra a Mosca: sono l'una l'opposto dell'altra , anche in fatto di dimensioni.
Entrambe sono poco amate dai cittadini russi, pur essendo entrambi gli autori molto noti e apprezzati per numerose altre opere, disseminate in tutta la Federazione Russa.
Anche stavolta, dovrete ricordare dove effettivamente sono ubicate queste sculture. 










Infine ecco ancora lo zar Pietro il Grande attorniato da vari personaggi e un passante con cappello, in giro per la città con una cartellina sottobraccio.
Chi ha passato pochi giorni a Mosca o a San Pietroburgo potrebbe anche non aver mai incontrato nessuna delle due composizioni scultoree. Chi deve partire prenda nota dei luoghi se intende trovare le due sculture.Se avete incertezze date un'occhiata a sinistra della home page del blog sotto Istruzioni per i lettori: cliccate su "test di aprile" e leggete le soluzioni.

A breve un nuovo quiz avente per tema i parchi e i giardini, sempre tra Mosca e San Pietroburgo.

30 marzo 2016

Zone di confine: escursione a Narva in Estonia, passando per Ivangorod (Russia)

Le cittadine di Narva e Ivangorod nella loro storia hanno da sempre mantenuto quel ruolo anche simbolico di luoghi  di transito e crocevia di uomini, merci e culture , tuttavia proprio per la loro strategica posizione non hanno mai visto con il passare dei secoli una diminuzione delle lotte per conquistarle e mantenerne il controllo.
Già in epoca medievale da questi stessi luoghi passava la cosiddetta Via dei Variaghi: forse meno nota della Via della seta, essa condusse per secoli mercanti, merci e mercenari, schiavi inclusi, fino a Costantinopoli. Nel vicino lago Peipus noto come lago dei Ciudi, il 5 aprile del 1242 il principe Alexander Nevskij sconfisse le forze congiunte dei danesi e dei crociati della Livonia noti come cavalieri portaspada, poi assorbiti nell'Ordine dei Cavalieri Teutonici. uniti nel voler debellare il paganesimo nordico, ma interessati anche a nuove terre da sfruttare e colonizzare.
Oggi le due cittadine: Narva, terza cittadina più popolata dell' Estonia europea e Ivangorod cittadina di frontiera della paludosa campagna russa, non si fronteggiano più con eserciti e armigeri schierati lungo le rive del lago Peipus nè sul fiume Narva ma con ufficiali di frontiera che con atteggiamento più rilassato, effettuano il controllo dei passaporti e dei veicoli in transito nei due sensi, tra l'Estonia, territorio europeo e la Federazione Russa. A distanza di poche centinaia di metri un automobilista vedrà per effetto dell "europeizzazione", quasi triplicare il costo dei carburanti, molto più convenienti in Russia dove il gasolio costa intorno ai 35 rubli al litro (0,45 cent di Euro) e la benzina 45 rubli al litro (0,58 cent di Euro).

Un panorama unico con due fortezze contrapposte
Una gita in quest'area rappresenta una buona occasione per ammirare questo paesaggio unico dove con un solo colpo d'occhio lo sguardo abbraccia due imponenti fortezze di stile diverso, separate da un fiume neanche molto esteso, sul quale  un moderno ponte  funge da nevralgico punto di passaggio.I doganieri delle due nazioni svolgono la loro attività con procedure ormai standardizzate mentre moderne segnaletiche automatiche agevolano le operazioni di controllo degli autoveicoli in transito. L'unica differenza percepibile sta nella cubatura degli uffici: ristretti quelli russi; ampi e dal design moderno quelli estoni. Doppi controlli sul versante russo, unico su quello estone. Ovviamente sul versante russo le guardie tenderanno a parlarvi in russo nonostante voi abbiate mostrato un passaporto di altra nazionalità. Le guardie estoni più affabili vi parleranno in inglese pur con accento russo.Su questo ponte di 227 metri un tempo chiamato ponte dell'amicizia, toccherete con mano cosa vuol dire andare in Europa, sebbene questa ebbrezza fu maggiore per alcuni, dopo il referendum del 2003 quando il 60% della popolazione estone optò per l'ingresso nell'Unione Europea.

Da San Pietroburgo a Narva
Narva:il forte di Hermann
Nelle statistiche del turismo le località summenzionate praticamente non esistono e non hanno ancora acquisito particolare appeal, ma chi si trova a San Pietroburgo potrebbe cogliere l'occasione per una gita di circa 150 Km verso il confine europeo. In auto occorrono due ore circa di viaggio per effettuare una toccata e fuga a Narva, o se preferite un week end che preveda un itinerario circolare verso il sud dell'Estonia, toccando Tartu e rientrando in Russia, approfittandone per visitare il magnifico monastero di Pechory e la piacevole cittadina di Pskov (questo il link al nostro post) dotata di un antico cremlino, di bei paesaggi e di una discreta offerta di hotel e ristoranti.
Al fine di evitare le lunghe code che si formano al passaggio di frontiera tra Russia ed Estonia è preferibile evitare il mese di giugno. Ideale il mese di maggio e magari settembre avanzato.Il giorno di Pasqua e Pasquetta previsti nel calendario italiano, sono poi ideali se il tempo è bello (come quest'anno 2016) dato che la maggioranza della popolazione estone è luterana ma vista la cospicua presenza di russi, molti celebrano la Pasqua ortodossa in giorni diversi: questa festività nel 2016 cadrà infatti il 1° maggio.
A Narva la prima cosa che colpisce è il numero di anziani che staziona sulle panchine più soleggiate. Abbiamo sentito parlare pochissimo in estone, forse solo 3 persone su dieci. Le targhe con i nomi delle strade sono tuttavia in lingua estone ma anche qui si incontra una via dedicata a Pushkin e una modernissima cattedrale restituita al culto solo in anni recenti e dedicata allo zar Alessandro II.
Cosa vedere
A parte il possente Krepost o castello di Hermann costruito dagli svedesi alla fine del XIII sec. e al Municipio in stile barocco nella Città vecchia, a cui è stato affiancato alla fine del 2012 un modernissimo edificio sede del Narva College , per le strade nonostante la bella giornata soleggiata l'atmosfera è dimessa, quasi da borgo di provincia, specie tra i cortili spogli dove da un portone metallico con una targa in cirillico che indica il numero dell'edificio, escono due anziane signore parlottando in russo. Chiediamo ad una di loro -"com'è Narva ?. La risposta è stata tipicamente russa: "normalna", che può essere tradotto con "senza infamia e senza lode"almeno finchè non si entra nei dettagli e nei mille aspetti di
una città che benchè formalmente europea, appare ancora assai russa nei modi e nella vita dei suoi abitanti.
La parte più piacevole della cittadina è senza dubbio ai piedi della fortezza di Hermann e lungo le rive del fiume Narva che già a fine marzo non è più gelato e scorre veloce per portare le sue acque trasparenti fino al Baltico. Dalla terrazza realizzata in materiali ecologici ma dai gradini poco ergonomici per non dire geometricamente astrusi e pericolosi, si gode il magnifico spettacolo della fortezza di Ivangorod costruita da Ivan III , più noto come Ivan il Grande , nel 1492. Se Narva passò di mano varie volte tra svedesi e russi tra il 1500 e il 1600, nel 1702 alla fine della Grande guerra del Nord e la sconfitta svedese tanto inseguita da Pietro il Grande, la cittadina divenne definitivamente russa. Malauguratamente nel secondo conflitto mondiale la città venne pesantemente bombardata e gran parte degli edifici storici furono danneggiati.Nel 1944 la città in mano tedesca venne riconquistata dall'Armata Rossa. Durante il periodo sovietico vennero impiantate fabbriche e stabilimenti industriali importanti: ancora oggi è possibile ammirare il complesso in mattoni rossi del Kreenholm, un' industria tessile che nel 1912 impiegava un migliaio di operai ai quali venivano forniti gli alloggi, l'assistenza sanitaria e le scuole; modello questo che ricorda quello realizzato in Italia dall' ingegner Olivetti e molto prima nella Real Colonia di San Leucio a Caserta specializzata nella produzione di manufatti in seta.
Se vi appassiona la storia potrete visitare il museo ubicato all'interno del castello di Hermann dove potrete ripercorrere le tappe della Grande Guerra del Nord. Lo stesso tema si trova anche a Ivangorod dove si ritrovano anche i modellini di varie fortezze russe.
Un paio di ristoranti presenti a Narva vi forniranno adeguate calorie; noi abbiamo testato quello ubicato nel centro commerciale Fama di fronte allo stadio: specialità carni grigliate con porzioni abbondanti e cucinate al momento; la cameriera è assai efficiente e dotata di inglese; nel menù vi è la possibilità di ordinare anche vini al bicchiere (2,80 euro circa) e birra di produzione artigianale; il servizio più il coperto è pari al 20% del conto, con un costo medio a pasto di circa 20 euro a persona con antipasto, piatto principale e dessert.
Rientrando in territorio russo vi potrebbe capitare che le guardie di frontiera non vi diano la carta di immigrazione non essendo dotati di stampanti come all'aeroporto e questo potrebbe causarvi problemi in un viaggio successivo: vi suggeriamo di chiedere pertanto tali moduli in bianco al momento del vostro ingresso, dopo che vi è stato ritirato quello in vostro possesso e tenerli pronti e già compilati al ritorno insieme al passaporto: eviterete così di compilarli in piedi e di fretta con il rischio di commettere errori.

Ulteriori e più dettagliate informazioni possono essere ottenute dalle pagine ufficiali del turismo estone: http://www.visitestonia.com/en/where-to-go/north-estonia/narva-narva-joesuu
Per la fortezza di Ivangorod abbiamo evitato di indicare siti web scritti in lingua russa, pertanto potete ottenere utili informazioni sui giorni di apertura e gli orari in questo link in lingua inglese.
Questa la scheda sull'Estonia nel sito web dell'Unione Europea.
Se vi interessano i luoghi di confine, vi suggeriamo il bel libro di Erika Flatland : La frontiera, viaggio intorno alla Russia.