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30 marzo 2016

Zone di confine: escursione a Narva in Estonia, passando per Ivangorod (Russia)

Le cittadine di Narva e Ivangorod nella loro storia hanno da sempre mantenuto quel ruolo anche simbolico di luoghi  di transito e crocevia di uomini, merci e culture , tuttavia proprio per la loro strategica posizione non hanno mai visto con il passare dei secoli una diminuzione delle lotte per conquistarle e mantenerne il controllo.
Già in epoca medievale da questi stessi luoghi passava la cosiddetta Via dei Variaghi: forse meno nota della Via della seta, essa condusse per secoli mercanti, merci e mercenari, schiavi inclusi, fino a Costantinopoli. Nel vicino lago Peipus noto come lago dei Ciudi, il 5 aprile del 1242 il principe Alexander Nevskij sconfisse le forze congiunte dei danesi e dei crociati della Livonia noti come cavalieri portaspada, poi assorbiti nell'Ordine dei Cavalieri Teutonici. uniti nel voler debellare il paganesimo nordico, ma interessati anche a nuove terre da sfruttare e colonizzare.
Oggi le due cittadine: Narva, terza cittadina più popolata dell' Estonia europea e Ivangorod cittadina di frontiera della paludosa campagna russa, non si fronteggiano più con eserciti e armigeri schierati lungo le rive del lago Peipus nè sul fiume Narva ma con ufficiali di frontiera che con atteggiamento più rilassato, effettuano il controllo dei passaporti e dei veicoli in transito nei due sensi, tra l'Estonia, territorio europeo e la Federazione Russa. A distanza di poche centinaia di metri un automobilista vedrà per effetto dell "europeizzazione", quasi triplicare il costo dei carburanti, molto più convenienti in Russia dove il gasolio costa intorno ai 35 rubli al litro (0,45 cent di Euro) e la benzina 45 rubli al litro (0,58 cent di Euro).

Un panorama unico con due fortezze contrapposte
Una gita in quest'area rappresenta una buona occasione per ammirare questo paesaggio unico dove con un solo colpo d'occhio lo sguardo abbraccia due imponenti fortezze di stile diverso, separate da un fiume neanche molto esteso, sul quale  un moderno ponte  funge da nevralgico punto di passaggio.I doganieri delle due nazioni svolgono la loro attività con procedure ormai standardizzate mentre moderne segnaletiche automatiche agevolano le operazioni di controllo degli autoveicoli in transito. L'unica differenza percepibile sta nella cubatura degli uffici: ristretti quelli russi; ampi e dal design moderno quelli estoni. Doppi controlli sul versante russo, unico su quello estone. Ovviamente sul versante russo le guardie tenderanno a parlarvi in russo nonostante voi abbiate mostrato un passaporto di altra nazionalità. Le guardie estoni più affabili vi parleranno in inglese pur con accento russo.Su questo ponte di 227 metri un tempo chiamato ponte dell'amicizia, toccherete con mano cosa vuol dire andare in Europa, sebbene questa ebbrezza fu maggiore per alcuni, dopo il referendum del 2003 quando il 60% della popolazione estone optò per l'ingresso nell'Unione Europea.

Da San Pietroburgo a Narva
Narva:il forte di Hermann
Nelle statistiche del turismo le località summenzionate praticamente non esistono e non hanno ancora acquisito particolare appeal, ma chi si trova a San Pietroburgo potrebbe cogliere l'occasione per una gita di circa 150 Km verso il confine europeo. In auto occorrono due ore circa di viaggio per effettuare una toccata e fuga a Narva, o se preferite un week end che preveda un itinerario circolare verso il sud dell'Estonia, toccando Tartu e rientrando in Russia, approfittandone per visitare il magnifico monastero di Pechory e la piacevole cittadina di Pskov (questo il link al nostro post) dotata di un antico cremlino, di bei paesaggi e di una discreta offerta di hotel e ristoranti.
Al fine di evitare le lunghe code che si formano al passaggio di frontiera tra Russia ed Estonia è preferibile evitare il mese di giugno. Ideale il mese di maggio e magari settembre avanzato.Il giorno di Pasqua e Pasquetta previsti nel calendario italiano, sono poi ideali se il tempo è bello (come quest'anno 2016) dato che la maggioranza della popolazione estone è luterana ma vista la cospicua presenza di russi, molti celebrano la Pasqua ortodossa in giorni diversi: questa festività nel 2016 cadrà infatti il 1° maggio.
A Narva la prima cosa che colpisce è il numero di anziani che staziona sulle panchine più soleggiate. Abbiamo sentito parlare pochissimo in estone, forse solo 3 persone su dieci. Le targhe con i nomi delle strade sono tuttavia in lingua estone ma anche qui si incontra una via dedicata a Pushkin e una modernissima cattedrale restituita al culto solo in anni recenti e dedicata allo zar Alessandro II.
Cosa vedere
A parte il possente Krepost o castello di Hermann costruito dagli svedesi alla fine del XIII sec. e al Municipio in stile barocco nella Città vecchia, a cui è stato affiancato alla fine del 2012 un modernissimo edificio sede del Narva College , per le strade nonostante la bella giornata soleggiata l'atmosfera è dimessa, quasi da borgo di provincia, specie tra i cortili spogli dove da un portone metallico con una targa in cirillico che indica il numero dell'edificio, escono due anziane signore parlottando in russo. Chiediamo ad una di loro -"com'è Narva ?. La risposta è stata tipicamente russa: "normalna", che può essere tradotto con "senza infamia e senza lode"almeno finchè non si entra nei dettagli e nei mille aspetti di
una città che benchè formalmente europea, appare ancora assai russa nei modi e nella vita dei suoi abitanti.
La parte più piacevole della cittadina è senza dubbio ai piedi della fortezza di Hermann e lungo le rive del fiume Narva che già a fine marzo non è più gelato e scorre veloce per portare le sue acque trasparenti fino al Baltico. Dalla terrazza realizzata in materiali ecologici ma dai gradini poco ergonomici per non dire geometricamente astrusi e pericolosi, si gode il magnifico spettacolo della fortezza di Ivangorod costruita da Ivan III , più noto come Ivan il Grande , nel 1492. Se Narva passò di mano varie volte tra svedesi e russi tra il 1500 e il 1600, nel 1702 alla fine della Grande guerra del Nord e la sconfitta svedese tanto inseguita da Pietro il Grande, la cittadina divenne definitivamente russa. Malauguratamente nel secondo conflitto mondiale la città venne pesantemente bombardata e gran parte degli edifici storici furono danneggiati.Nel 1944 la città in mano tedesca venne riconquistata dall'Armata Rossa. Durante il periodo sovietico vennero impiantate fabbriche e stabilimenti industriali importanti: ancora oggi è possibile ammirare il complesso in mattoni rossi del Kreenholm, un' industria tessile che nel 1912 impiegava un migliaio di operai ai quali venivano forniti gli alloggi, l'assistenza sanitaria e le scuole; modello questo che ricorda quello realizzato in Italia dall' ingegner Olivetti e molto prima nella Real Colonia di San Leucio a Caserta specializzata nella produzione di manufatti in seta.
Se vi appassiona la storia potrete visitare il museo ubicato all'interno del castello di Hermann dove potrete ripercorrere le tappe della Grande Guerra del Nord. Lo stesso tema si trova anche a Ivangorod dove si ritrovano anche i modellini di varie fortezze russe.
Un paio di ristoranti presenti a Narva vi forniranno adeguate calorie; noi abbiamo testato quello ubicato nel centro commerciale Fama di fronte allo stadio: specialità carni grigliate con porzioni abbondanti e cucinate al momento; la cameriera è assai efficiente e dotata di inglese; nel menù vi è la possibilità di ordinare anche vini al bicchiere (2,80 euro circa) e birra di produzione artigianale; il servizio più il coperto è pari al 20% del conto, con un costo medio a pasto di circa 20 euro a persona con antipasto, piatto principale e dessert.
Rientrando in territorio russo vi potrebbe capitare che le guardie di frontiera non vi diano la carta di immigrazione non essendo dotati di stampanti come all'aeroporto e questo potrebbe causarvi problemi in un viaggio successivo: vi suggeriamo di chiedere pertanto tali moduli in bianco al momento del vostro ingresso, dopo che vi è stato ritirato quello in vostro possesso e tenerli pronti e già compilati al ritorno insieme al passaporto: eviterete così di compilarli in piedi e di fretta con il rischio di commettere errori.

Ulteriori e più dettagliate informazioni possono essere ottenute dalle pagine ufficiali del turismo estone: http://www.visitestonia.com/en/where-to-go/north-estonia/narva-narva-joesuu
Per la fortezza di Ivangorod abbiamo evitato di indicare siti web scritti in lingua russa, pertanto potete ottenere utili informazioni sui giorni di apertura e gli orari in questo link in lingua inglese.
Questa la scheda sull'Estonia nel sito web dell'Unione Europea.
Se vi interessano i luoghi di confine, vi suggeriamo il bel libro di Erika Flatland : La frontiera, viaggio intorno alla Russia.


12 agosto 2013

Da San Pietroburgo a Shlisselburg : facili itinerari fuori città

La fortezza di Shlisselburg alla foce della Neva
San Pietroburgo offre numerose possibilità per gite ed escursioni per chi ha completato gli itinerari standard e vuole esplorare il territorio circostante. Malauguratamente molti viaggiatori anche dotati di dettagliate guide di viaggio e armati di buone intenzioni sono costretti a rivedere i loro piani a causa delle difficoltà legate alla lingua ma lo ammettiamo anche noi, dalla complessità della rete dei trasporti.Infatti nonostante Google map aiuti in parte nell'organizzazione di percorsi e suggerisca mezzi e fornisca i tempi di percorrenza, in pratica occorre fare vari tentativi ed errori per superare la scarsa conoscenza topografica di questi territori nordici che ovviamente non seguono le antiche tecniche dei romani 
A dispetto di quanto detto vorrei tuttavia spronarvi ad uscire dalla città, meglio se con una giornata preferibilmente soleggiata ,per andare alla scoperta dell'antica fortezza di Shlisselburg.Tale sito originariamente costruito  nel XIII secolo, è ubicato in una posizione strategica, nelle acque del Lago Ladoga proprio alla foce della Neva. Naturalmente vi sono diverse opzioni che si adattano ai diversi modi di viaggiare ma anche al volume del vostro portafoglio. Avete timore di perdervi in metropolitana? Niente paura ! Il chiosco della Eclectica Tour ubicato all'angolo di Gostiny Dvor vi offre comodi e ripetuti tour in partenza proprio da Nevskij Prospect e non dovrete pensare ad altro.Volete viceversa risparmiare i vostri rubli ma senza correre rischi e complicazioni : prendete la linea 4 della metropolitana e raggiungete il capolinea di Dibienko.Uscite e svoltate a sinistra e a un centinaio di metri troverete il bus 575, dotato anche di aria condizionata che in 30 minuti vi porterà a Schlisselburg per soli 65 rubli. (43 rubli equivalgono ad 1 euro). Giunti a destinazione attraversate il ponte e dirigetevi verso il piccolo molo ubicato proprio davanti ad una statua di Pietro I.Aspettate sorseggiando un tè o un gelato nella terrazza affacciata sulla Neva e vedrete arrivare un battello motorizzato che vi condurrà in tre minuti sull'isola dell'antica fortezza. Pagate il biglietto al barcaiolo mentre sbarcate( 100 rubli) e dirigetevi quindi all'ingresso della fortezza. Se siete in grado di dire qualche numero in russo (adin,dva,tri,cetirie...) e aggiungete la parola opportuna circa il vostro status o occupazione (studient,pensionir,pripadavatiel...cioè insegnante)godrete del prezzo scontato di 70 rubli invece di 160. Dentro la fortezza ci sono numerosi pannelli esplicativi in inglese, ma vi suggerisco di visitare i due edifici un tempo adibiti alle prigioni ma soprattutto di spostarvi sul lato della fortezza che si affaccia sul lago Ladoga per apprezzarne la vastità e i colori intensi e assai mutevoli e in contrasto con i prati che circondano le mura della fortezza. Nel giardinetto poco fuori dalle vecchie carceri c'è un alberello carico in estate di piccole mele gialle: raccglietene qualcuna anche dal prato sottostante: profumeranno anche a casa per parecchie settimane.L'albero è stato piantato da un recluso che passò tra queste mura spesse e tetre gran parte della sua vita.Provate a scoprirne da soli il nome o magari chiedetelo alla custode. Per saperne di più potrete cliccare sui link posti in basso che ovvieranno alla mancanza di una guida personale sul posto. Per ritornare a casa si effettua l'itinerario esattamente inverso quindi:battello con altri 100 rubli,ritorno sulla piazza a Shlisselburg e rientro con il bus a Dibienko e infine metropolitana fino alla vostra destinazione finale in città.


Visualizza La fortezza di Shlisselburg (Fed. Russa) in una mappa di dimensioni maggiori

Ecco alcuni link per comprendere meglio la storia e le vicende legate alla fortezza di Shlisselburg:
La fortezza di Oreshek
Il lago Ladoga<
Buon divertimento !

24 luglio 2013

Pinocchio e Chichibio al XII festival delle sculture di sabbia di San Pietroburgo

Scultura di sabbia sul tema di Pinocchio
 Allorquando si cita il nome della città fondata da Pietro il grande la maggior parte ne rammenta i bei palazzi costruiti da architetti italiani al servizio degli zar e i musei colmi di opere d'arte. Nessuno associa al nome di San Pietroburgo termini balneari quali: spiaggia, castelli di sabbia e meno che mai la novella di Chichibio o la favola di Pinocchio, il burattino della nostra infanzia. Coloro che in questi giorni si trovano nella città voluta da Pietro il grande e disegnata da Rossi, Rinaldi, Quarenghi, Trezzini e Rastrelli potranno, se il meteo non sarà troppo inclemente, ammirare le opere di altri valenti artisti provenienti da diverse nazioni, esperti nella realizzazione di straordinarie, ardite ma ahimè anche effimere sculture di sabbia.
Incuriositi dall'evento, per noi inusuale ma che ha già raggiunto da queste parti la sua XII edizione, ci siamo recati in metropolitana (uscita Gorkovskaja) alla Fortezza di Pietro e Paolo sull'isola Petrogradskaja. Sul retro della fortezza si trova una spiaggia di sabbia dorata di un centinaio di metri, solitamente ignorata dai turisti e dotata di spartane cabine metalliche open air. Assistiamo in diretta anche al bagno di alcuni russi impavidi che nuotano per qualche minuto tra le scure, fredde e poco invitanti acque della Neva. Lungo i bastioni invece si trova uno spazio appositamente realizzato per il Festival delle sculture di sabbia. Paghiamo i 250 rubli richiesti per l'ingresso e in pochi minuti eccoci alla scoperta di questo mondo fantastico  realizzato con sabbia e acqua ma anche di estro, perizia e speciali tecniche di modellazione.
La perizia degli artisti è notevole e i loro nomi sono ormai ben noti a chi frequenta questi eventi che negli ultimi anni hanno visto moltiplicarsi sia le località interessate ad ospitarli ma anche i periodi di realizzazione: se prima era possibile visitare tali mostre solo nel periodo estivo, adesso si trovano sculture di sabbia anche a Natale e il business delle sculture di sabbia sembra in continua espansione. Quest'anno il tema assegnato agli artisti è stato il mondo delle favole ed ecco allora apparire un gigante di sabbia disteso e attorniato da piccoli personaggi a rammentare la favola di Pollicino.Poi abbiamo un nobile principe circondato da draghi e stupore doppio, appare una complessa e ardita scultura realizzata da Leonardo Ugolini che ha tratto spunto dalla novella ben nota di Chichibio di Giovanni Boccaccio e che ci riporta ai tempi di scuola.

L. Ugolini: Scultura di sabbia da Chichibio di G.Boccaccio
 L'artista italiano non è nuovo a questo genere di competizioni internazionali e la sua fama cresce ogni anno insieme alla complessità delle sue opere già più volte premiate. Seguendo il percorso si ritrovano i personaggi di Perrault, dei fratelli Grimm e di Andersen ma anche qualche spunto dalle novelle russe e dai personaggi di animazione africani;un tocco di esotismo non guasta ed ecco la rappresentazione di Ganesh che ci porta invece in India mentre un personaggio con turbante ci rammenta le fiabe delle Mille e una notte.
Nel percorso è facilmente individuabile Cenerentola e Cappuccetto Rosso in compagnia del lupo cattivo. Un gigantesco Mangiafuoco con un minuscolo Pinocchio ci guarda dall'alto in basso, ma nelle note esplicative della scultura si legge che l'opera trae spunto dal racconto "La chiavina d'oro di Tolstoj e dal racconto di Pinocchio.Facciamo qualche ricerca e scopriamo che Collodi scrisse la sua favola nel 1883 e Tolstoj traendo spunto da quella e sfruttando la notorietà del burattino italiano creò nel 1936 un nuovo racconto che si diffuse in area sovietica.Tra le edizioni di Tolstoj tradotte in italiano si trova addirittura un testo dal titolo curioso e adatto ai bibliofili: " Il compagno Pinocchio". Stanotte ha piovuto e le previsioni indicano che pioverà ancora nei prossimi giorni. L'opera vincitrice di questa edizione rappresenta un ardito castello delle favole alto ben 4 metri realizzato da Richard Varano, vero maestro di sculture di sabbia ed è forse per questo che la sua opera sembra resistere strenuamente alla pioggia e alla forza di gravità, ma sappiamo che inesorabilmente tra pochi giorni Chichibio, Pinocchio, Cenerentola e gli altri personaggi spariranno dalla Fortezza di Pietro e Paolo, ma rimarrà ai visitatori il ricordo di un po' di quello spirito giocoso tipico delle favole che ancor oggi traspare nei piccoli particolari nascosti, andando a zonzo senza meta per le strade di San Pietroburgo. 
Chi avesse pargoli al seguito tra i 6 e i 14 anni potrà iscriverli al workshop di scultura con la sabbia che si terrà il 24 luglio nello stesso spazio del Festival alla Fortezza di Pietro e Paolo a partire dalle 10,30. 
L' attestato di partecipazione sarà per tutti, mentre premi e riconoscimenti saranno distribuiti a chi dimostra una particolare predisposizione nel costruire....castelli di sabbia.
Visti gli introiti generati da queste opere d'arte, potrebbe essere una buona idea per quei genitori che temono di dover mantenere un figlio disoccupato pur con una laurea in architettura in tasca.
Allora questa estate tutti in spiaggia ad allenarsi, altro che stage gratuiti e master a caro prezzo !
Per chi volesse saperne di più suggerisco di cercare su Google con il termine "sculture di sabbia"o visitare il sito di Richard Varano uno dei più noti artisti, pluripremiato per le sue fantasiose realizzazioni ad effetto e presente da qualche anno anche in Italia al Festival delle sculture di sabbia di Jesolo.
Felice estate !