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24 ottobre 2013

Alla scoperta di San Pietroburgo:il primo fotoquiz per viaggiatori curiosi

Correva l'anno 1936 e Raymond Queneau, il noto autore di Esercizi di stile, ebbe l'idea di porre ai lettori del quotidiano francese L'Intransigeant, tre quesiti al giorno riguardanti la città di Parigi. L'idea ebbe un tale successo che l'iniziativa andò avanti per due anni e Queneau redasse oltre duemila domande, da quelle semplici come :"In che anno venne creato il Jardin des Plants ? " , a quelle più articolate come: "Quale è l'illustre filosofo di cui il cranio si trova in un museo e il corpo in una chiesa ?".
Da quell'esperimento sono passati molti anni ma chi abita in città ricche di storia e monumenti dovrebbe avere la stessa curiosità dei lettori di Queneau. Ma oggi reperire informazioni è molto più semplice e con l'aiuto di Google è ormai questione di pochi minuti. Inoltre con la possibilità offerta da Google map di visitare luoghi lontani e camminare virtualmente per strade ubicate a migliaia di Km da casa nostra, diventa facile rispondere a quesiti relativi a luoghi all'aperto. Detto questo , vi rassicuro: non intendiamo propinarvi strane domande su Parigi ne sulla città di San Pietroburgo, da dove stiamo scrivendo, ma avendo appurato che anche qui come a Roma non sono molti  i residenti, inclusi gli italiani, che possono dire di conoscere veramente questa  città, abbiamo deciso di stimolare la curiosità dei lettori o dei futuri visitatori, con la nostra caccia al luogo nascosto.
Si tratta di un banale fotoquiz realizzato con un collage di  particolari interessanti, fotografati a San Pietroburgo in luoghi diversi: sarà speriamo un modo divertente di farvi conoscere la città e il suo circondario e speriamo che il gioco stimoli anche i più pigri a dedicare qualche ora alla settimana alla scoperta di questa metropoli nordica, che lasciatecelo dire, è piena di luoghi sorprendenti e curiosi. Ci piacerebbe che qualche soggetto commerciale possa sponsorizzare l'iniziativa così da legare la nostra caccia al luogo nascosto, con premi, sconti o minime consumazioni, libri o semplici gadget.
Scriveteci dal guestbook per contattarci, il fotoquiz potrebbe divenire grazie a voi ancora più stimolante e coinvolgere più lettori.
Bene, a questo punto datevi da fare: guardate bene la cartolina in alto a destra; essa contiene un collage di immagini scattate da noi in un luogo non molto lontano dal Giardino d'Estate a San Pietroburgo.Cercate di ricordare se avete già visto quei particolari; potete salvare la cartolina o anche stamparla in formato 13x18, o girarla via mail ad amici e parenti per chiedere il loro aiuto. Se avete individuato il luogo esatto inviate la vs risposta dal guestbook (a sinistra del post, sotto" Lascia traccia del tuo passaggio") e non usate lo spazio dei commenti, altrimenti aiutereste gli altri lettori.
Tra una settimana circa verrà pubblicata la risposta che includerà i dettagli del luogo nascosto, indirizzo e mappa per raggiungerlo ed eventualmente i nomi di chi ha azzeccato con maggiore rapidità la soluzione.
Invito poi ad iscriversi al blog se volete essere informati tempestivamente sui successivi foto-quiz e naturalmente sui  futuri post pubblicati.
Buon divertimento !

LA SOLUZIONE: le decorazioni assemblate nel collage sono state fotografate all'interno del Museo Stieglitz ubicato in Pereulok Solyanoy 13 a San Pietroburgo; a breve scriveremo un post sulla figura di Alexandr Stieglitz che oltre a banchiere e governatore della Banca dell'Impero Russo fu un appassionato filantropo e benefattore.

28 marzo 2013

Suggerimenti su Hotel e appartamenti a San Pietroburgo. Parte terza

Con questo post si chiude la prima serie di tre articoli dedicati a chi sta pensando di raggiungere la città di San Pietroburgo e vuole notizie pratiche, utili ed aggiornate per il reperimento di un alloggio in hotel  o in appartamento. Innanzitutto ripetiamo ancora una volta che San Pietroburgo ha flussi turistici assai particolari e che a causa del suo clima e dello scarso interesse a stimolare un turismo di nicchia alternativo a quello di massa o congressuale, offre tuttavia interessanti possibilità di risparmio a coloro che si organizzano per viaggiare al di fuori del periodo di massimo affollamento cioè tra giugno e agosto.

S.Salvatore sul sangue versato in una tersa giornata invernale
 Se avete già letto i precedenti articoli avrete scoperto infatti che al di fuori dei mesi di maggio e giugno considerati da queste parti alta stagione, se avrete la possibilità di venire a San Pietroburgo a fine agosto o ancor meglio a fine settembre, per ammirare gli splendidi colori autunnali, questa scelta vi consentirà di trovare camere in hotel anche a 4 stelle o appartamenti nelle aree centrali della città ottenendo senza sforzo prezzi molto convenienti se intenderete rimanere almeno una settimana. Ovviamente il concetto di prezzo accettabile varia con il budget che vi siete prefissati e con la tipologia di alloggio che si adatta alle vostre necessità. Comunque sappiate che già con una cifra che va dagli 80 ai 160 euro al giorno si trovano confortevoli camere nei maggiori hotel del centro.
Abbiamo deciso di non dare indicazioni visto che potrete trovare facilmente su Internet quanto cercate, verificando a partire dalle date di vostro interesse le tariffe applicate o l'esistenza di offerte e pacchetti stagionali. Detto questo vorremmo spendere qualche parola sui tanti siti che si basano anche sulle recensioni dei viaggiatori e consentono di effettuare prenotazioni di soggiorni ritenute convenienti o vantaggiose. Quasi tutti gli hotel se ne servono, ma il maggiore problema è dato dal fatto che descrizioni, notizie e particolari delle camere o dei servizi possono dar adito a grosse delusioni, mentre recensioni eccessivamente elogiative nascondono a nostro giudizio precise operazioni di marketing. Ovviamente parliamo per esperienza e tanto per farvi capire citiamo il caso di un hotel a tre stelle a San Pietroburgo assai mal messo, che viene presentato come un "old fashioned furniture" che si traduce però come da noi appurato in " vecchi e antiquati mobili, incluso un frigorifero in camera non funzionante, assenza di ascensori e personale parlante solo russo".In altri casi splendide facciate barocche, di cui San Pietroburgo vanta splendidi esempi, vengono usate per colpire l'immaginazione di turisti sprovveduti che poi si trovano in camerette quasi studentesche, con bagni spesso allagati e ingressi in vicoli maleodoranti.Chi poi conosce San Pietroburgo sa bene che molti cortili interni e le scale di numerosi appartamenti del centro storico sono assai malridotti ma in questi siti si troveranno frasi ad effetto assai esilaranti come: splendida vista sul cortile interno! Altri usano la letteratura e citano il noto romanzo di Dostoevskij - Delitto e Castigo e magari Gogol, per convincervi della tipicità di certe strade poco frequentate. Anche i siti che appaiono in prima posizione non appena avrete terminato di digitare la parola hotel insieme a quello della città, nascondono mellifluamente (non troviamo migliore vocabolo) alcuni parametri importanti per la scelta di un alloggio. Ancora una volta ci affidiamo ad un esempio: ci viene visualizzata una proposta di una struttura anonima ubicata in una posizione assai scomoda e certamente lontana dalle principali attrazioni di San Pietroburgo ma il sito offre suppletive informazioni che ci ricordano la frase latina "excusatio non petita, accusatio manifesta"cioè una chiave di lettura anomala per le distanze.
Ecco allora elencate le varie distanze tra l'hotel e il tale Museo o tra l'hotel e la fermata del metrò e così via. Bene !, Direte voi, male ! Diciamo noi. Infatti leggendo attentamente si scoprirà che le distanze indicate tra i 2 punti sono espresse in linea retta, ma chi conosce San Pietroburgo sa che la presenza di varie isole, ponti e lunghi viali o prospettive difficilmente transitabili, rende necessario ad automobilisti e taxi, di effettuare complessi itinerari e temerarie inversioni, obbligando anche i pedoni a lunghe marce involontarie solo per raggiungere punti distanti sulla mappa poche centinaia di metri. Quindi diffidate, verificate, chiedete conferme scritte e poi prenotate. Qualcuno noterà poi che molti hotel a prima vista convenienti si trovano su Vassilevskij che è un'isola piacevole e vivace visto che vi si trovano gli istituti universitari di molte facoltà e ragion per cui è raggiunta dalla metropolitana fino a mezzanotte circa.Ma l'inghippo è dato dal fatto che se intendete tornare dal teatro Mariinski in hotel a notte fonda dovrete fare i conti con l'apertura notturna dei ponti sulla Neva che vi bloccherà per molte ore sul versante opposto; se andate a letto come Cenerentola non correte tuttavia alcun rischio. Passiamo adesso agli appartamenti.Questa è senza dubbio la migliore soluzione per chi vuole visitare la città in compagnia di amici e intende organizzarsi autonomamente per colazioni. pranzi e cene. L'offerta è ampia e molti di questi appartamenti sono ben ubicati nel centro della città o vicini a stazioni della metropolitana.Il grosso vantaggio rispetto all'hotel è quello di poter suddividere tra più amici il costo totale giornaliero che varia tra i 70 e i 120 euro in funzione della grandezza dei locali. Inoltre la presenza di frigorifero, lavastoviglie e cucina consentono notevoli risparmi soprattutto se si è dotati di qualche alimento tipico della tradizione gastronomica italiana.Tuttavia i supermercati di San Pietroburgo sono dotati del meglio della gastronomia mondiale ma un paio d'etti di pecorino romano o del pepato siciliano renderanno più appetibili i locali pelmeni(tortellini russi) e ogni tanto un piatto di spaghetti cacio e pepe costituiranno un buon pretesto per una cenetta romantica o un ottimo sostegno di carboidrati nel caso abbiate programmato escursioni negli estesi parchi della città o nei dintorni. Se invece non siete in grado di cucinare neanche un uovo alla coque, potrete star tranquilli perchè a San Pietroburgo ci si può alimentare anche all'italiana e si trovano anche lasagne e tiramisù ma anche soffici pizze guarnite perfino di basilico fresco e addirittura babà e cannoli siciliani.

Andrea al ristorante Amarcord 
Cercate comunque di sperimentare i cibi mangiati dai locali e quindi provate i blinì (una sorta di crepes imbottite come pare a voi) che troverete nei numerosi locali della catena Teremok oppure se amate le torte rustiche fate tappa da Stolle o prendete al volo in uno dei tanti chioschi un fagottino caldo (piroghi) con formaggio, carne, pollo, spinaci o quelli a base di frutta. Non mancate di provate i ristorantini georgiani dove con meno di dieci euro uscirete più che sazi.Nel caso abbiate pargoli al seguito sappiate che molti ristoranti (catena Ginza) offrono uno spazio dedicato, dove una baby sitter si occuperà del pupo mentre voi apprezzerete il buon cibo e le chiacchiere con gli amici.
Un ultimo suggerimento: diffidate di chi scrive nella sua offerta frasi tipo "splendido panorama sui tetti della città", senza poi menzionare il piano in cui si trova l'appartamento. Potreste ritrovarvi al sesto piano di un edificio senza ascensore come gran parte dei vecchi edifici di San Pietroburgo.
Qui in basso trovate i link di alcuni operatori che si occupano di affitti : valutate, confrontate e orientatevi verso chi risponde meglio ed in maniera professionale alle vostre richieste.
 http://www.saint-petersburg.com/apartments/index.asp  
 Offerte di interessanti appartamenti ben arredati da condividere anche con gli amici.                             
 http://www.lacasadibury.com/   
Assistenza completa da parte di un team di giovani italiani, contattabili anche via Skype e facebook, in grado di soddisfare le vostre esigenze, sia in campo turistico che in quello congressuale o nello sviluppo di rapporti commerciali verso la Russia.
 http://www.cityrealtyrussia.com/st-petersburg-apartments.html
Sito ben fatto con molte offerte interessanti e prezzi in linea
 http://www.roxana-apartments.com/
Appartamenti studio di dimensioni ridotte o per gruppi numerosi in varie zone della città.
Buona ricerca !
Per dubbi o quesiti particolari usate il modulo a sinistra.
 

8 novembre 2012

Dall’antica Roma alla giovanissima San Pietroburgo



Anche stamattina come d’abitudine siamo già in piedi ancor prima che la sveglia del  cellulare abbia già fatto sentire il suo motivetto. Qualche minuto per preparare la caffettiera  e nell’attesa ci si affaccia alla finestra per ammirare l'intricata rete costituita dai rami dei platani, ormai privi di foglie e in parte coperti dalla neve. I due addetti alle pulizie, un uomo e una donna, sono già all’opera nel cortile: hanno già eliminato gli ultimi mucchietti di foglie gialle e rossastre e sgombrato dalla prima neve l’area di accesso al condominio; ma ecco che la caffettiera borbotta e il caffè spande il suo profumo. Preso il caffè ci laviamo, ci vestiamo e andiamo a buttare le immondizie nel cassonetto posto all’interno del condominio. Uscendo salutiamo la portiera di turno che risponde sollevando leggermente il viso e riprendendo subito la lettura di un libro che le permette di trascorrere senza noia le molte ore passate nel suo angusto ma tiepido gabbiotto.
Avevamo pensato a diversi incipit per questo primo post , avendo definito propedeutico il post numero zero che era stato redatto qualche mese fa proprio prima della partenza verso il nord in direzione del 60° meridiano.Il nostro obiettivo è quello di far partecipi  adesso dopo qualche mese dall’arrivo, amici e lettori offrendo insieme alle nostre esperienze dirette, le differenze o le analogie apparenti che si presentano a chi come noi…nel mezzo del cammin di nostra  vita, ha deciso di andare altrove e nel nostro caso a circa 3000 Km dall’ultimo domicilio. Il volo aereo accorcia notevolmente la distanza calcolabile sulle mappe presenti su internet. Da Roma occorrono infatti solo tre ore e quaranta minuti per raggiungere la nostra meta, definita “Venezia del nord” per i suoi numerosi canali  e gli splendidi ponti ma ben nota nonostante i numerosi cambiamenti del suo toponimo (Pietroburgo,Pietrogrado,Leningrado) con quello attuale di San Pietroburgo.

1703 , Pietro il Grande fonda Pietroburgo
Certo lasciare una città con 2765 anni  di storia, compiuti lo scorso 21 aprile 2012, per andare a vivere per qualche tempo e non da turisti, in una città che di anni ne ha soli 309 (lo zar Pietro I il Grande la fondò infatti nel 1703) - presenta qualche difficoltà iniziale ed un necessario periodo di adattamento.
La  città è giovanissima ma sorprende tuttavia per il numero  di splendidi palazzi decorati da centinaia di artisti e artigiani che hanno lasciato traccia della loro perizia ma anche del gusto e stile legate alla loro nazionalità. Chi ha in mente certi stereotipi trasmessi dalle immagini alla dottor Zivago, rimane stupito per le numerose aiuole dai cromatismi studiati e dalla cura e pulizia dei parchi, ma anche ovviamente per il patrimonio contenuto nei   musei, ricchissimi di opere d’arte che sono difficilmente apprezzabili con una singola visita. Colpisce poi l’efficente rete metropolitana e l' estesa rete di trasporti  ben connessa con un cospicuo numero di esercizi commerciali in grado di soddisfare tutte le voglie e venire incontro alle abitudini dei suoi 5 milioni di abitanti.
Tali abitudini scandite soprattutto dall'evolversi delle stagioni e al decrescere delle temperature vi informano molto presto che non siete più nel "Bel paese", ma che in 4 ore di volo siete in Russia.
Anche stamattina come d’abitudine siamo già svegli perché qui non si usano serrande o imposte e la luce del giorno ci ha svegliato prima che il cellulare che contiene già una sim di una compagnia telefonica russa, facesse sentire il suo motivetto.Per preparare la caffettiera abbiamo usato dell’acqua minerale, visto che quella che esce dal rubinetto ha uno strano odore e non si può neanche definire incolore.Poco male ,sul mercato russo sono disponibili ben 120 marche di acque minerali made in Russia ma vi suggerisco di evitare la Essentuky tranne soffriate di patologie gastriche.Sui grandi rami dei platani è rimasta attaccata la neve caduta nella notte che ha già steso un candido tappeto nel giardino e che contrasta con i colori vivaci dei giochi dei bambini e soprattutto con la grande barca rossa che sarebbe piaciuta sicuramente al giovane Pietro I, cresciuto con una certa fissa per barche e porti. Preso il caffè ci laviamo, ci vestiamo con sciarpa e cappellino di lana e una rapida occhiata verso la stazione meteo da tavolo ci informa che fuori la temperatura è di 1° Celsius ma che si prevede una ulteriore nevicata durante la mattina. Prendiamo il sacchetto , uno solo… con dentro tutti i generi di rifiuti, cioè cibi, vetro,plastica, alluminio, carta e non ricordo che altro: è evidente che qui non sono ancora giunti all’idea della raccolta differenziata. Tuttavia non ci sono mai sacchetti nelle strade e lo svuotamento dei cassonetti avviene prima che la città si svegli.
Abbiamo dato una stretta alla sciarpa prima di varcare il portone e salutato in maniera ancora imperfetta  Nuria, la portiera di origine tatara, con un sibilante – Zdrasvuitie ! - che si traduce come un - salve ! Mentre lei sorridendo debolmente risponde - Dobroe Iutra –, cioè - buon mattino !  Poi riprende la lettura di qualche romanzo di Dostoevskij o Gogol ovviamente scritto con caratteri cirillici. Tale letteratura nei chioschi e supermercati non supera il costo di 120 rubli , quindi circa 3 euro, cifre ben diverse da quelle in uso dalle nostre parti anche per autori i cui diritti sono scaduti da tempo. 
Occorre dire che passare da una città impregnata in ogni suo angolo da millenni di storia, come accade passeggiando per Roma e ritrovarsi a San Pietroburgo, crea in un visitatore europeo una sorta di scompenso visivo e prospettico in quanto a queste latitudini e con queste atmosfere nordiche tutte le costruzioni benchè progettate da illustri architetti, in gran parte italiani, sembrano essere delle forzature nonostante la presenza costante di parchi e giardini curatissimi che riempiono i numerosi spazi vuoti almeno fino all’arrivo della prima neve.Sembra che manchi quell’armonia che invece è presente a Roma , a Parigi , a Vienna ma anche a Praga o ad Amsterdam dove pur nella diversità dei tanti costruttori e progettisti il risultato è comunque omogeneo. Certo occorre anche riflettere sui tragici ma storicamente determinanti eventi che in soli tre secoli ha subito la città che è passata attraverso diverse metamorfosi assai impegnative: due rivoluzioni, l’assedio di Leningrado (antico nome di San Pietroburgo), il regime sovietico  e infine con la caduta del comunismo , l’avvio graduale ad una economia di mercato con tutte le conseguenze sociali ed economiche che qui tralasceremo per non tediare troppo i lettori.
Riassumere tutte le scoperte e tutti i piccoli avvenimenti durante i mesi già trascorsi risulterebbe probabilmente assai dispersivo pertanto in questo primo post abbiamo deciso di fissare solo alcuni punti a nostro parere determinanti per vivere a pieno titolo il ruolo di abitante di questa città che diciamolo subito offre tantissimo ma solo a chi ha voglia di vivere per intero la città e i suoi splendidi sobborghi , ignorati da tanti connazionali e anche da molti operatori turistici.
Ecco quindi alcune parole chiave che avremo modo di sviluppare in seguito e che vi consentiranno di muovervi più agevolmente e capire più a fondo San Pietroburgo.

ALTERNATIVA: è la prima parola che ci è venuta in mente dopo aver appurato personalmente che l’accesso ai condomini solitamente avviene da un cancello o portone in ferro che si apre con uno strano congegno ben diverso da una chiave; dopo qualche tempo imparerete poi che gli accessi e le “vie di fuga” dal vostro condominio sono numerosi e consentono di sbucare su strade opposte e quindi di prendere bus provenienti da varie direzioni. Se fate parte di quella categoria di persone che viaggiano solo in macchina, qui potreste abbandonare tali cattive abitudini infatti oltre agli autobus di linea, ai tram e ai treni , potreste andare ovunque comodamente per cifre che non superano i 35 rubli (meno di 1 euro) usando le marshrutke ovvero i taxi collettivi che si fermano dove più vi aggrada Se poi vi viene fame avrete una scelta di locali incredibilmente variegata e troverete il caffè espresso anche in posti impensabili come l’interno di un cinema o in un locale che vende oggetti di design, libri, e quasi ovunque potete collegarvi ad una rete WiFi, fare due chiacchiere al caldo, sorseggiare un tè con torte o snack fatti in casa o fare uno spuntino sostanzioso. Qui si mangia quando si ha fame, quindi non stupitevi di ordinare un caffè al mattino e vedere i vicini con due piatti di penne al salmone.Se vi piace la musica questa città è una vera Mecca e il cartellone quotidiano è ricchissimo di eventi con il vantaggio che potreste andare all'interno di una delle tante università e sentire uno strabiliante concerto diretto da un maestro italiano con bravissimi musicisti provenienti da Novosibirsk o da qualche altra città russa; naturalmente a confronto con l'Italia qui i prezzi sono più abbordabili e infatti tutti questi eventi raccolgono tantissimo pubblico di età e condizioni diverse. Se girando per la città vedete che il tasso di cambio Euro-Rublo appare favorevole in una certa banca non siate frettolosi , girando l’angolo troverete di meglio. Non dimenticate poi che qui le banche sono aperte fino alle 19,00, incluso il sabato ! Quindi il suggerimento è quello di non fermarsi alla prima soluzione e questo vale per tutto.

LINGUA: il turismo non sembra aver stimolato molto l’apprendimento delle lingue: sarà quindi raro trovare qualcuno che sia in grado di interloquire in lingua inglese figurarsi in italiano ! Ovviamente troverete alcune eccezioni (Compagnie aeree e negozi di telefonia in centro) ma in realtà solo 1 su 10 giovani russi conosce adeguatamente una lingua straniera. Approfittate del fatto che a San Pietroburgo i nomi delle strade riportano sia la versione in cirillico che la traslitterazione in caratteri latini e iniziate quindi a prendere dimestichezza con questa lingua mentre su autobus e metropolitane avrete la possibilità di ascoltare la corretta dizione dei nomi delle fermate o di vie, piazze e stazioni. Quindi usate i mezzi pubblici e senza saperlo inizierete ad apprendere la lingua di Tolstoi e Pushkin. Si comincia ascoltando “Sliedusce astanovka Nevskji Prospekt” (prossima fermata Prospettiva Nevskji ). Se volete prendere dimestichezza con l’alfabeto cirillico provate a scrivere il vostro nome usando questa tastiera on line e copiate poi quello che avete scritto o allenatevi a scrivere semplici parole. Se desiderate fare un passo avanti aprite Google Translator e dopo averlo impostato su italiano e russo ,meravigliatevi nell’ascoltare quello che avete scritto perfettamente tradotto o quasi. Un altro interessante metodo per prepararsi al vostro viaggio in Russia è offerto dalle lezioni reperibili nel sito di You tube ed in particolare quelle dalla brava Vera Polyakova in grado di farvi entrare gradualmente, attraverso le lezioni rivolte a studenti americani,  nei segreti della lingua russa sia parlata che scritta.
Un altro corso che offre rapide lezioni sia per principianti che per chi ha già maturato qualche esperienza nella lingua di Pushkin è quello di Anna Skliarova: questo il link al suo canale youtube.

CLIMA:è la discriminante più significativa per chi viene dai caldi climi temperati e occorre prepararsi adeguatamente. Sebbene il cambiamento climatico stia riducendo negli anni il rigore degli inverni pietroburghesi, la variabilità delle condizioni climatiche richiede particolare cautela nella preparazione del bagaglio sia che arriviate in agosto che in dicembre. Abbiamo visto spesso turisti in maniche corte salire sui battelli che transitano per i canali e poi rientrare avvolti in coperte di lana (fornite di routine in tutte le stagioni).Non fidatevi quindi di quel tiepido  sole mattutino perché potrebbe trasformarsi in pioggia e vento gelido dopo poche ore.Infine cancellate le modalità in uso dalle nostre parti: qui se esce il sole , anche con temperature prossime alle zero si portano i bimbi al giardino e ci si sta fino a tardi cioè anche alle otto di sera o viceversa anche alle otto del mattino, mentre il nonno legge tranquillamente la sua rivista preferita.D'altra parte i pediatri suggeriscono di tenere i bimbi fuori, se non c'è la bufera, anche a meno 15 sotto zero e i più grandicelli vanno a scuola anche a meno 25 sotto zero.

USI E COSTUMI’:ho voluto aggiungere questa voce per coloro che al primo impatto con un luogo diverso da quello dove si è vissuti hanno la tendenza a confrontare i comportamenti dei residenti con quelli del luogo di origine. L’abbiamo fatto anche noi ma poi abbiamo cominciato a capire che ad esempio salutarsi tra sconosciuti qui non usa e anche se il vicino vi incontra per le scale, se nessuno vi ha presentato non vi sarà nessuna interazione sociale; inoltre non aspettatevi ringraziamenti se tenete aperta una porta o un cancello a chi sopraggiunge, qui non usa. Viceversa se girate in metropolitana o sul bus con i lacci delle scarpe sciolti o uno zainetto semiaperto, in molti vi avvertiranno della vostra sbadataggine sicuramente pericolosa: qui le scale delle metropolitane scendono a circa 100 metri di profondità, mentre i borseggiatori sono presenti laddove c’è più confusione e quindi anche su bus e metropolitane specialmente nelle ore di punta.Se sale sul bus una persona, uomo o donna che sia con in braccio un bambino state certi che la bigliettaia farà alzare subito il primo giovincello che vede a tiro per far sedere questa persona. Inoltre qui non siete voi che dovete fare il biglietto sul bus ma è la bigliettaia che vi raggiunge dopo che avete deciso dove sedervi. Su alcune linee si paga addirittura solo al momento di scendere direttamente al guidatore. Se vi recherete ad un evento di solito lascerete gli indumenti pesanti e le scarpe adatte alla neve al guardaroba e qui è prassi comune ovunque: ponete attenzione quindi al vostro capo d’abbigliamento perchè se per caso non avesse il laccetto sulla parte interna del colletto, verrete redarguiti per la vostra sciatteria dall’addetta di turno che vi guarderà come se aveste appena malmenato un povero orfanello. Poichè dovrete appendere spesso cappotti e giacconi verificate che possano essere agganciati senza problemi a meno che non vogliate farvi notare….negativamente però.

OGGI QUI DOMANI LA’:non facendo la vita del turista abbiamo come il resto degli abitanti la necessità di acquistare prodotti alimentari e naturalmente data l’importanza che noi italiani diamo al buon cibo, dal momento dell’arrivo inizia una sorta di caccia al tesoro dove tra amici, conoscenti e residenti ci si scambiano informazioni del genere: io compro la carne da OKEY oppure, mi trovo bene da LENTA (un’altra catena di supermercati), io prendo il pesce a Marata (una zona limitrofa a prospettiva Nevskji) , finchè ognuno disegna il proprio itinerario culinario che verrà riaggiustato con la scoperta di un nuovo centro commerciale, dove al suo interno è ubicato un altro supermercato alimentare dove addirittura si trova mozzarella e prosciutto di Parma. Bene chiariamo per quelli che non sono mai venuti da queste parti che ormai è difficile morire di fame da queste parti e benchè gli anziani insegnanti redarguiscano ancora le cattive abitudini moderne dei giovani, ricordando le privazioni durante l’assedio di Leningrado, noi talvolta troviamo divertente ed educativo visitare i tanti mercati di quartiere o i numerosi supermercati di quartiere dove con un pò di esercizio si potrà capire se il proprietario sia originario del Kazakhistan o se invece  abbia origini turche o armene (il trucco consiste nel guardate negli scaffali dei dolci).Risulta invece facile capire se il proprietario è cinese: tiene aperto 24 ore al giorno e le commesse hanno gli occhi a mandorla ma sono alte e con i tacchi come le giovani russe.


ANDARE A ZONZO: molti di coloro che arrivano in questa città  rimangono nell’area centrale dove in effetti sono  ubicati i principali siti turistici: sia Sant’Isacco, l’Ermitage che il Museo Russo sono facilmente raggiungibili. a piedi Suggerisco tuttavia se non si è con i giorni contati di spostarsi con la metropolitana nell’area dell’Università ed in particolare sscendendo alla fermata della Metro Vasileostrovskaya dove troverete le piacevoli ulitsa 6 e 7-liniya.Si tratta di una strada solo ad accesso pedonale con un certo numero di negozietti simpatici da scoprire addentrandosi nei cortiletti laterali. Cercate Artiom un giovane che dispone di migliaia di dvd ordinati per genere. Inoltre la presenza di numerosi bar e self service ne fanno una meta ideale per trascorrervi una domenica in compagnia e scoprire con il passare del tempo quanti artisti di strada di ogni genere possano passare da qui soprattutto quando c’è una bella giornata di sole, indipendentemente dalla temperatura.

FUORI CITTA'.Molti sembrano aver paura a muoversi fuori città se non con l’ausilio di società che propongono tour a caro prezzo ma solo in lingua russa. Io vi invito ad utilizzare invece il treno o ancor meglio i minibus per recarvi a Pavlosk, a Pushkin e a Gatchina. Inoltre per la sbalorditiva cifra di 46 rubli (adesso qualcosa di più), potrete prendere un comodo bus che vi condurrà fino a Kronstadt, cittadina un tempo residenza della flotta baltica, ubicata su un’isola al centro del Golfo di Finlandia (ve ne parlerò in un altro post) ma ormai collegata alla terra ferma tramite autostrada.
Bene a questo punto credo che sia meglio salutarsi con un Da svidania  che scritto diventa “ до свидания “  e se siete curiosi di sapere quali altre scoperte abbiamo fatto quassù al 60°N, non vi resta che iscrivervi al blog e sarete informati automaticamente delle successive pubblicaziioni. Se invece state maturando l’idea di venire fin quassù, cominciate a dotarvi di passaporto e a pensare non in termini di distanze stradali ma in termini orari. Tra qualche tempo ci recheremo (scriveremo qualcosa verso dicembre) a Helsinki capitale della Finlandia: tempo necessario per il viaggio: circa tre ore (partendo con il treno Allegro alle 6,50 da San Pietroburgo si arriva a Helsinki alle 8,26 per l’ effetto retroattivo del diverso fuso orario).
Chi volesse raccontare il suo personale altrove e offrire suggerimenti ai lettori ,ci contatti dal guestbook o ci fornisca un suo link per costituire una mappa estesa di viaggiatori curiosi .
Rolando Profita

12 luglio 2012

Nasce un nuovo blog : Vado altrove

 
Composizione in alfabeto cufico
Una delle citazioni più note in letteratura è quella che si trova nel XXVI canto dell'Inferno. Dante incontrando la figura di Ulisse scrive: "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma a seguir virtute e conoscenza".
Ebbene se sentite di avere una certa affinità con il protagonista dell'Odissea e non avete timore nel ritrovarvi in luoghi dove i cibi sono inconsueti, gli alfabeti usati sono costituiti da strani ghririgori illeggibili, per non parlare poi di certe lingue mai sentite; inoltre se non temete nè il clima monsonico di Bangkok nè tantomeno quello siberiano di Irkutsk, allora questo blog fa per voi. Siamo convinti che non ci sia negli atlanti un luogo che non valga la pena di essere visto, benchè siamo altresì convinti che anche a breve distanza dalle nostre abitazioni sia possibile trovare terre incognite e fare incontri ugualmente straordinari.

LETTURE
In questo primo post propedeutico alla scoperta di itinerari e mete inusuali ci limiteremo a suggerirvi alcuni utili strumenti per prepararvi  o nutrire la vostra voglia di andare altrove.
Cominciamo con la teoria di base suggerendovi agili e piacevoli letture: i titoli elencati potranno essere utili compagni di viaggio . Sarebbe bene tuttavia iniziare la lettura prima della partenza; i più tecnologici li avranno caricati su qualche leggero Reader elettronico tipo Kindle o similari.
2)Scarpe buone e un quaderno di appunti di Anton Cecov
4)L'altro di Ryszard Kapuscinski
5)Il racconto dell'isola sconosciuta di Josè Saramago (Qui a lato il tema della breve favola; cliccate per ingrandire).