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16 settembre 2016

Alla scoperta di Zacinto (Zante), tra verdi colline, rugginosi relitti, mare turchino, tartarughe e mitiche arpie

Esplorando il web agli inizi di maggio, avevamo scoperto dell'esistenza di un volo diretto da Roma Fiumicino della compagnia spagnola Vueling, che in circa un'ora e trenta minuti consentiva di raggiungere un'isola greca vicina ma non ancora assuefatta dal turismo estivo. La brevità, più dell'economicità del volo ci aveva convinto che l'isola di Zante di foscoliana memoria, o Zakhintos per i suoi abitanti, fosse la meta ideale per quest'anno. La mattina del 19 luglio eccoci incolonnati in aeroporto con altre centinaia di viaggiatori che  a prima vista sembrano tutti aver avuto la nostra stessa idea.



Nell'unica magmatica fila, avanzano invece , come scopriremo dopo, passeggeri diretti verso destinazioni diverse, operate però dallo stesso vettore spagnolo che serve molte destinazioni "estive".Risulta palese tuttavia una certa inesperienza del personale addetto alla gestione dei gates e  assai scarso è il supporto ai passeggeri in cerca di indicazioni certe sulla  fila da seguire.
Armati di pazienza alla fine otteniamo l'agognata carta di imbarco e superati i controlli, ci rilassiamo in attesa della partenza. Volontariamente ci sottoponiamo a ulteriori file, prima per un cappuccino e poi per acquistare a scopo preventivo, una bottiglia d'acqua. Il tempo scorre e avvicinandosi l'ora degli imbarchi ecco agglutinarsi passeggeri, valigie e accessori che, dopo un certo tempo a causa della stanchezza, perdono di continuità: molti infatti si accovacciano sul pavimento e ci si sarebbe aspettato anche un giro di calumet della pace se non ci fosse stato, il divieto di fumare.
Il tempo passa e una dopo l'altra le file come per magia si estinguono  e quelle residue si compattano; si visualizza adesso con l'ampliarsi dello spazio, il gate con la magica scritta Zacinto e una voce femminile prima in inglese e poi in italiano invita all'imbarco immediato.
Fugace controllo del passaporto e breve tragitto in bus con gli altri vacanzieri la cui età media è intorno ai 25 anni. Ecco l'aereo lucido e con tanti pallini sulla coda distintivo del logo Vueling. Prendiamo posto e alle 9,07 italiane si decolla con solo... 1 ora e 27 minuti di ritardo.
Dopo una quindicina di minuti, raggiunta la quota di crociera, le gentili hostess dall'idioma spagnolo, passano per offrirci graziosamente a pagamento e senza scusarsi per il ritardo: caffè Illy, panini visivamente appetitosi e bevande ipocaloriche contenenti E 960, ovvero edulcoranti naturali estratti dalla pianta di stevia rebaudiana. Sorridiamo alla hostess, declinando con un rapido movimento del capo la gentile offerta e preferendo bere normalissima acqua San Pellegrino, senza additivi né edulcoranti e tanto meno coloranti.
Volo tranquillo tuttavia e splendida vista aerea delle suggestive scogliere calcaree delle isole Ionie, qualche minuto prima dell'atterraggio avvenuto alle 10,35 ora greca. Tempo bello e temperatura di 28° C.

ARRIVO A ZANTE (ZAKHINTOS)
I controlli allo sbarco sono inesistenti, c'è una certa osmosi di lingue all'unico nastro di consegna dei bagagli, ci sono infatti passeggeri danesi, inglesi e italiani; recuperiamo infine le valigie e usciamo dal piccolo aeroporto: siamo al caldo su un'isola greca a noi ignota ed è già mezzogiorno..
Una decina di minuti di attesa ed ecco il nostro turno: un giovane tassista dotato di inglese e originario dell' isola ci conduce a destinazione in 45 minuti fino a Agios Nikolaos per 43 euro. Abbiamo deciso di non noleggiare l'auto via web ma di prenderne una sul posto a prezzi più convenienti la settimana dopo. La tariffa del taxi ci era invece già nota, essendo riportata su un sito web inglese dedicato ai trasferimenti sull'isola di Zacinto che riportava la lista dei prezzi per le principali destinazioni dell'isola.
Cordialissima accoglienza da parte del giovane Stamatis e poi del fratello Dyonisios, che partecipano attivamente insieme ai familiari( Luciana,Alexis,Nickos) alla oculata gestione del residence da noi prenotato (via mail), e ancor di più a quella del gustoso ristorante biologico che, scopriremo essere ben noto anche ai naviganti in transito dal porticciolo di Agios Nikolaos.
Il mare è azzurro e invitante ma gli zuccheri sono in calo e si decide di testare da subito la cucina greca di casa Nobelos. Testiamo alcune saporitissime bruschette, diverse da quelle della tradizione romana e passiamo subito dopo al polipo stufato con cipolle, aceto, capperi e pomodorini, presentato in una mini casseruola in alluminio.Completo il pranzo con una tipica ma delicata moussaka cosparsa di uvetta di Corinto. La mia metà si gode con la vista ed il palato una smisurata insalata greca i cui colori mettono già allegria, mentre i sapori ricchi e intensi della locale feta, irrorata di olio profumato e un piatto di freschissime alici marinate soddisfa ampiamente le aspettative. Difficile cambiare le italiche abitudini e terminiamo il pasto con un'espresso. Recuperiamo l'alzataccia delle 4,30 del mattino e tornati in camera sprofondiamo nel regno di Morfeo per un paio d'ore.
Al risveglio in pochi minuti ci impossessiamo di due sdraio poste a pochi passi dall'acqua che benchè non proprio calda, tuttavia è trasparente e dai riflessi verde azzurri, assai invitanti. Nella baia di fronte stazionano 4 natanti: due belle barche a vela, uno yacht color porpora ormeggiato a ridosso di un' isolotto che un tempo, ci hanno riferito, apparteneva al Vaticano e infine un lucido catamarano dove gli occupanti sembra stiano facendo il bucato, stendendo al sole colorati pareo e costumi che la brezza marina scambia per bandiere e fa sventolare allegramente.
Una spiaggetta a Agios Nikolaos a nord di Zacinto
Verso le 18,30 raggiungiamo il vicino porto dove è appena attraccato un grosso traghetto proveniente dal porto di Pessada nel sud dell'isola di Cefalonia: sbarcano una decina di viaggiatori attesi da bus turistici e poche auto. Esploriamo due piccoli supermarket dove scopriamo vari tipi di ouzo, incluso quello più rinomato prodotto a Lesbo, ritenuto il migliore e dal costo di 5 euro. Numerose le tipologie e dimensioni delle olive in vendita e ovviamente non manca l'olio greco vista la gran quantità di uliveti presenti in tutta l'isola. Un anziano su un trabiccolo a motore vende origano, olio e qualche ortaggio.Vicino al molo si trovano chioschi che preparano la pita, la versione greca del calzone italico, farcito con spinaci, formaggio locale, salsiccia o a vostro gusto. Diverse sono le taverne affacciate sul mare dalle quali fuoriesce una invitante scia che viene dalla brace e dai cibi grigliati. C'è una certa competizione tra i ristoratori e c'è addirittura chi usa il binocolo per spiare se i concorrenti abbiano dei clienti e quanti tavoli risultino già occupati. Notiamo che le giovani commesse dei negozi non parlano con accento greco: una ci dice infatti di essere serba, un'altra assai loquace è albanese, tuttavia entrambe parlano un inglese decente. Decidiamo di fare una buona scorta di frutta: pesche profumatissime e ciliege giganti a prezzi, lo scopriremo in seguito, assai maggiorati rispetto al centro di Zante distante tuttavia 45 minuti di auto. Più avanti una fanciulla premurosa ci viene incontro e ci informa che la loro imbarcazione ormeggiata poco distante, parte alle 9,30 ogni mattina per un tour di tre ore che porta alla famosa spiaggia del naufragio (in greco Navagio, in inglese shipwreck) e alla grotta blu al costo di 15 euro a persona; scopriremo nei giorni successivi che tante sono le compagnie locali, attive per pochi mesi all'anno, che offrono allo stesso prezzo tale gita con imbarcazioni più o meno simili.
Si torna al residence e ci si dedica alla sistemazione più ordinata del resto del bagaglio. Cominciamo a prendere dimestichezza con la lingua greca tramite un manualetto della Lonely Planet, piccolo ma utile, visto che come d'abitudine intendiamo apprendere qualche frase da utilizzare in giro per l'isola. Decidiamo di iniziare da subito sfoggiando a fine pasto un bell Efkaristò! = grazie ! , con i camerieri del ristorante Nobelos ed in particolare con Stephanos, che con il passare dei giorni e l'aumentata confidenza, dichiara simpaticamente che potrebbe considerarci come degli zii, ma soprattutto ci rivela non solo di essersi innamorato di Marta, una bella e brava studentessa italiana ma di volerla addirittura sposare al più presto. 
Inutile dire che presso il residence del Nobelos il relax è assicurato: questa bella struttura con una storia ormai ventennale è posta  direttamente sul mare e dispone di solo quattro appartamenti da due, quattro e sei posti letto. Non si può definirlo economico ma ha l'indubbio vantaggio di avere tutto a portata di mano:mare cristallino, lettini, sdraio, ombrelloni, docce, un bar sempre aperto, camerieri gentili che parlano anche inglese, toilette impeccabili, una pineta ombreggiata e un ristorante biologico fiore all'occhiello dell'attività della famiglia. L'abitudine greca di non avere spiagge private, tuttavia crea qualche problema nelle domeniche estive, allorquando gli spazi antistanti le spiaggette di ghiaia e la terrazza sopraelevata affacciata sul mare, vengono invasi da famigliole e pargoli vocianti e iperattivi: capirete da soli che è quello il giorno giusto per dedicarsi all'esplorazione dei villaggi di montagna e passeggiare nei deserti boschi di pini, gran parte dei quali stillanti resine odorose.
A questo punto onde evitare di annoiare i lettori, tralasceremo il diario giornaliero anche se poteva essere interessante la descrizione dei cromatismi sempre diversi delle colazioni a base di frutta fresca e yogurt irrorati di miele profumato oppure rammentare del gallo mattiniero che ogni mattina alle 6,15 cantava a tutto il circondario la sua presenza nell'isola e tralasceremo anche i dettagli del fugace incontro con una giovane e bella attrice greca di nome Clelia, venuta a rilassarsi su queste nascoste spiaggette, lontane dalla capitale greca ed esenti come ci rivela simpaticamente lei stessa in buon italiano, dai flash di fastidiosi paparazzi. Se vi trovate a passare dal ristorante Nobelos, forse non avrete la fortuna di incontrare Clelia ma potrete sempre consolarvi assaggiando la Krìtama, magari accompagnondola a del pesce o al Saganaki (formaggio fritto saporitissimo).
Kritama e saganaki: leccornie da provare a Zacinto
Amplierete così non solo la conoscenza della cucina greca ma anche le vostre cognizioni botaniche:la Krìtama è infatti una pianta, la Salicornia, che cresce sulle rocce calcaree vicine al mare e che è alquanto diffusa a Zacinto. Anche gli inglesi, a cui non mancano certo le scogliere, la conoscono e la chiamano Samphire; il nome tuttavia è di derivazione francese e origina dal popolare nome di "erba di San Pietro" o più comunemente asparago di mare, con cui i marinai indicavano tale pianta edule in grado di fornire facilmente sali minerali e anche vitamine.

Condenseremo i nostri racconti in utili suggerimenti, per dare qualche dritta a chi volesse visitare Zacinto la prossima stagione estiva, prendendo spunto dalla nostra esperienza e dagli itinerari da noi percorsi a bordo di una Nissan Micra presa a noleggio.
Una piccola auto o un robusto quad, se possedete un'abbronzatura idonea, l'età adatta e capigliatura fluente da far ondeggiare al vento, è infatti indispensabile per esplorare l'interno dell'isola e raggiungere le piccole ma idilliache spiagge: evitate motorini e auto con cilindrate sotto i 1200 cm³, visto che esplorando l'isola troverete salite impegnative e discese verso idilliache spiagge che superano anche il 10% di pendenza. Il traffico è tuttavia inesistente e non farete fatica a parcheggiare neanche a Mikro Nisi o vicino alla spiaggia di ciottoli di Makris Gialos, oppure in quella terapeutica dalle sorgenti sulfuree di Xigia, se userete i parcheggi peraltro gratuiti delle taverne, poste in prossimità. Anche a Porto Vromi ad esempio vi conviene percorrere tutta la spettacolare strada in forte pendenza, fin sulla spiaggia visto che il parcheggio nascosto dietro il bar è libero e assai ampio e perfino dotato di toilette pur se assai spartane.
VILLAGGI E SPIAGGE
Steli fioriti di Kritama (Salicornia) a Agios Nikolaos
L'isola per quanto non particolarmente grande ha una conformazione assai interessante che sfugge a chi non si spinga verso i piccoli villaggi posti in collina, immersi nella vegetazione, tra estesi uliveti e qualche vigneto. Gli agglomerati a maggiore densità sono quelli più vicini alla costa dove si trovano lunghe distese sabbiose non lontane dalla città di Zacinto. Le strade sono ben tenute e ovunque si trovano alberi di ulivo anche con magnifici esemplari ultracentenari. La zona di turismo intensivo è quella a sud dell'isola dove sono concentrati esercizi commerciali, ristoranti e strutture ricettive di vario genere. Se avete deciso di apprendere l'inglese e non il greco, prenotate un appartamento nell'area di Laganas: qui oltre a un' estesa spiaggia di sabbia troverete un'atmosfera a nostro parere assai surreale, che ricorda i tipici villaggi dei film western:vedrete sfrecciare, specie la sera, decine di carrozze tirate da cavalli guidate da serissimi cowboys dall'inglese impeccabile e a bordo famigliole inglesi e teenagers dai tacchi alti pronte alla baldoria in una delle numerose discoteche presenti nell'area. Per strada e nei locali troverete migliaia di inglesi per lo più giovani, che la mattina si crogiolano sulla lunga distesa di spiaggia, il pomeriggio scorazzano in coppia sulle strade dell'isola su potenti quad presi a noleggio, mentre la sera affollano birrerie e discoteche dove non occorre pagare biglietti d'ingresso. Se questo è ciò che cercate andate a Laganas, a Kalamaki, a Tsilivi e ad Alikes.
Se viceversa siete in cerca di relax, di spiaggette non affollate e taverne tranquille adatte a cene romantiche o in buona compagnia, dovrete spostarvi verso il nord dell'isola e se avete pargoli al seguito cercare magari tra Alikes ed Alikanas dove la spiaggia è ampia e meno caotica di Laganas. Negli altri casi cercate qualche sistemazione tra piccoli hotel e mini appartamenti o case tra gli ulivi che si adattino al vostro budget tra Katastari e il porto di Agios Nikolaos Volimenos. Se volete provare qualcosa di originale risalite sui monti ricchi di pinete e neri cipressi, parlate in greco bevendo un bicchierino di ouzo con gli anziani dei villaggi montani dove si usa ancora andare a dorso di mulo e soprattutto ammirate tramonti e cieli stellati. Rimanete un paio di giorni nella tranquilla Maries,  e poi provate l'ebbrezza di scendere al mattino dai monti al mare, tuffandovi a Porto Vromi o andando a fare snorkelling a Limnionas prima delle 9 del mattino, accaparrandovi uno dei pochi ombrelloni posti sulle terrazze di calcare: sarete ripagati della levataccia estiva sentendovi per qualche ora, padroni unici di questi paradisi naturali.
Se tuttavia non siete pigri, andando in esplorazione non vi sarà difficile arrivare nelle circa 37 spiagge presenti nell'isola: dalla distesa sabbiosa di Banana sulla penisola di Vassilikos a quelle più nascoste come Amboula e Psarou, forse non le più belle ma le più tranquille ma sempre dotate nelle vicinanze di taverne e alloggi convenienti.
Il villaggio di Loyxa immerso tra i pini

Se nutrite un interesse per i bassorilievi e pensate sia utile vedere come si trasformi artisticamente la pietra calcarea o  in alternativa intendete intervistare un allevatore di capre, allora un paio di giorni di isolamento a Giri, il villaggio più alto dell'isola  o anche nella pittoresca e arcaica Loucha (Loyxa in greco), vi faranno riscoprire suoni di arcaica memoria e profumi di erbe aromatiche che non sentivate da tempo.

Se siete collezionisti di spettacolari tramonti dovrete raggiungere Kampi (si pronuncia Kabì) o capo Kerì, prendere un gelato o una bevanda e dopo esservi accomodati su ecologiche balle di paglia attendete senza fretta lo spettacolo naturale del tramonto che si ripete ogni sera ormai da millenni.
Volgendo le spalle al faro percorrete prima del tramonto il viottolo in opposta direzione e godetevi quindi lo spettacolo delle infinite falesie di bianco calcare a strapiombo su un mare straordinariamente blu, adatto più per dipinti a olio ricchi di increspature e colori intensi che non a foto digitali con super zoom..
La cittadina di Zacinto dal placido mare color turchese è apprezzabile con una passeggiata di poche ore: perdetevi per le stradine e piazzette del centro, scoprite le reliquie di San Dionisio, patrono della città che pur essendo passato a miglior vita sulle vicine isole Strofadi, i cittadini hanno voluto urbanizzare riportandone le spoglie in città. Se fa caldo prendete un caffè freddo pronunciandolo all'italiana da O kokkinos Vrachos proprio sotto i portici ombreggiati di Platia Solomoù, ma fatevi guidare soprattutto, sia dai profumi stimolanti dei cibi grigliati e dalle erbe aromatiche che dopo il tramonto guideranno il vostro olfatto verso la meta ideale per i vostri souvenir dall'isola. Sul lungomare in ordinati chioschi, affabili venditrici di dolciumi locali , interessate ad apprendere più il polacco o il russo che l'italiano, vi faranno assaggiare le specialità dell'isola:i pastelli e il mantolato , ovvero morbidi torroni al sesamo e alle mandorle. Provate anche i lokhum alle rose: assolutamente inebrianti. Benché non manchino i ristoranti tipici specie a Zacinto città, prima di lasciare l'isola abbiate l'oculatezza di raggiungere Drosia non lontano da Gerakari, dove si trova la taverna Porto Roulis e dove troverete ottimo pesce pescato dallo stesso proprietario e che pagherete una trentina di euro al kg. Il giorno della vostra partenza investite il denaro rimasto in una bella esperienza gastronomica:dirigetevi alla taverna Komis, non lontano dall'imbarco dei traghetti, a Zacinto città e lasciatevi guidare fiduciosi da chi vi illustrerà l'ampio menù; siate certi che rimarrete entusiasti della freschezza del cibo e delle piccole sorprese culinarie, dessert incluso.Se avete un' auto piena di bagagli, sappiate che potrete parcheggiarla subito dopo l'ingresso del ristorante in un grande piazzale dotato anche di alcune zone ombreggiate.
COSE DA FARE O EVITARE:
1)Digitando il nome di Zacinto su internet e su you tube la prima cosa che appare è l' arcinota Spiaggia del Relitto. Non si può non visitarla e immergersi nelle acque turchesi che lambiscono la sua piccola spiaggia, ma nei mesi estivi è un andirvieni di barche, motoscafi, traghetti e perfino galeoni interi, stracolmi di turisti. Forse se andate in giugno o nei primi giorni di luglio, la situazione sarà leggermente migliore oppure optate per una gita più rapida che batta sul tempo gli altri natanti. Raggiungete Capo Skinari all'estremo nord dell'isola intorno alle 9,00, superate il ristorante e proseguite in discesa fino al porticciolo e parcheggiate. Salite quindi sul primo battello in partenza per il Navagio. Se guardate la mappa di Zacinto, capirete perché i natanti che vengono dal porto di Zacinto o da quello di Agios Nikolaos arriveranno molto dopo di voi.
Soffrite il mal di mare ? Potrete vedere la spiaggia del relitto dall'alto. Si raggiunge il villaggio di Volimenes e poi si seguono le indicazioni per il Monastero di St. Georges Kremnos; da lì  attraverso un viottolo si raggiunge il punto panoramico che consente di scattare stupende foto alla spiaggia del relitto, residuato del naufragio occorso ad antichi contrabbandieri di sigarette in fuga. Su you tube inoltre, trovate filmati adrenalinici con altri originali modi di raggiungere tale spiaggia, certamente non adatti a cardiopatici e a chi abbia paura del vuoto.
2)Zacinto gode nelle zone rivolte a est, di pomeriggi ventilati e anche a 30° C non si soffre il caldo.
Viceversa attraversare in agosto le piazze della città di Zacinto nelle ore estive più calde, o andare in barca per una gita di diverse ore senza un tendalino protettivo potrebbe arrecarvi seri danni.
Nelle spiagge più piccole tenete conto che il numero degli ombrelloni è assai limitato, in tal caso fate il bagno e poi andate nella taverna più vicina per reidratarvi pasteggiando con ouzo dal buon sapore di anice diluito con acqua non gasata a vostro gusto.Troverete diversi marchi: noi crediamo che il Mini sia quello più aromatico benché economico.
3)Nei mesi estivi sono numerose le offerte in tuti i porti e porticcioli per tour brevi e su misura alla scoperta di grotte dai riflessi blu e turchese e minuscole spiagge nascoste, quindi non limitatevi solo alla gita al Navagio. Tuttavia nonostante la perizia dei marinai, un tempo agricoltori, molte procedure di sicurezza stabilite dalle pacifiche capitanerie vengono disattese, confidando che nulla di grave possa accadere. Poiché lo abbiamo sperimentato, vi suggeriamo caldamente di conservare le ricevute della gita e poi di salire o scendere dai natanti solo quando il capitano di turno abbia assicurato adeguatamente al molo il suo scafo. Meglio fare i pignoli che rovinarsi la vacanza con un' inaspettata caduta causata da un repentino allontanamento della barca, creato più dal pressapochismo che dal moto ondoso.
4)Un altro leit motiv dell'isola è quello della tartaruga Caretta Caretta: se potreste avere la fortuna di vederne qualcuna in acqua dalle parti dell'isolotto di Marathonisi, di fronte a Limni Keriou, dove troverete anche alcuni centri diving, riteniamo assurdo però parlare di protezione della fauna e poi far partire decine di barconi per andare a disturbare le tartarughe o gli esemplari appena nati.Se non volete fare i biologi e avete a cuore tali animali, evitate i tour a pagamento fatti in nome della loro salvaguardia.
5)Andare in vacanza non dovrebbe essere solo relax, mare e sole, ma anche ampliare i propri orizzonti geografici e arricchirsi di nuove conoscenze: Zacinto nonostante sia vicina all'Italia offre ancora l'opportunità di sentirsi esploratori: quindi se avete a disposizione 2 settimane, cercate di muovervi approfittando dei traghetti a basso costo e partendo da Zacinto raggiungete magari Cefalonia e da lì cambiando versante toccate Itaca ancora intonsa dal turismo di massa, e se il vostro budget lo consente raggiungete Lefkada. Da Lefkada poi potreste passare sul continente greco e magari raggiungere la mitica città di Olimpia. Sono numerosi infatti i tour in bus da e per Olimpia che partono anche da diverse isole verso Killini sulla terraferma e che vi riporteranno al luogo di partenza, dove riprenderete il volo di ritorno. Per coloro che cercano mete ancor più stimolanti ricordiamo che è stato istituito a Zacinto nell'area antistante la baia di Laganas, un Parco Marino protetto che dal 1999 comprende zone terresti e porzioni marine che includono anche l'arcipelago delle isole Strofadi ubicate a circa 27 miglia dalle coste meridionali dell'isola. Datevi da fare per raggiungere Stamphani, la più grande e fertile, dove è ancora visibile un antico monastero risalente al 1300 (ne avevamo notato la presenza anni addietro sulle mappe dipinte sulle pareti dell'Astrolabio catottrico visibile nel Convento dei Padri Minimi di Trinità dei Monti a Roma) e dove vive ancora un monaco autosufficiente; occorrerà invece cercare dei marinai esperti o ancor meglio degli specialisti in avifauna che vi facciano da guida, per avvicinarvi alla mitica isoletta di Arpia che da tempo immemore è stata sempre meta intermedia per migliaia di uccelli migratori provenienti dall'Africa. Vi occorrerà recuperare la fantasia degli antichi, magari rileggendo, prima del viaggio, qualche passo dell'Odissea di Omero o il mito di Fineo connesso con il viaggio degli Argonauti, per raccontare di aver scorto anche voi di passaggio nelle Strofadi, in una notte di luna piena, tra quelle migliaia di starnazzanti pennuti qualcuno di essi dotato di voce quasi umana, di robusti artigli ma anche di un invitante corpo di donna. Magari postate qualche foto, sfocata e mossa ma vi giustificherete dicendo che era notte, la barca ondeggiava e "l'ho vista arrivare all'improvviso sopra di me"...direte a chi ascolta del vostro viaggio ad Arpia, a bocca aperta.
6)Inutile ripetere che olio e miele oltre all'ouzo sono i souvenir ideali da riportare a casa. Ma vogliamo suggerirvi qualcosa di più originale da portare con voi e che vi consentirà di ricordare per lungo tempo l'isola che i veneziani chiamavano "Fiore di levante": fermatevi in qualche vivaio e chiedete una pianta di Μπουγαρίνι ( Bougarini).Si tratta di un particolare gelsomino detto arabo ma in realtà di provenienza indiana che si è naturalizzato da tempo a Zacinto. Il costo è irrisorio ma il profumo dei suoi piccoli fiori bianchi è ammaliante. Cercate con qualche piccolo accorgimento di farle fare il viaggio verso casa vostra, ponetela in un vaso non troppo ristretto e per lungo tempo continuerete ad apprezzare il profumo dell'isola di Zacinto.
Buon viaggio!
Numerosi sono i siti web e le pagine dedicati a Zacinto, questo ci è sembrato quello con le informazioni strutturate in modo più ordinato..Potete cominciare anche a valutare i prezzi degli alloggi.
http://www.zanteisland.com/it/spiagge-zante.php
Questo il sito informativo del Parco Nazionale Marino di Zacinto:
http://www.nmp-zak.org/en
Un altro buon indirizzo di una struttura familiare dotata di baietta sul mare, dove potrete alloggiare in 2 con 60 euro al giorno in giugno e settembre: http://www.benetia.gr/it-index.php





20 febbraio 2016

Intermezzi e pause : suggerimenti per chi viaggia in Russia



Chi ha già toccato il territorio russo partecipando ad un viaggio organizzato difficilmente ha avuto modo di entrare in contatto con ambienti lavorativi, uffici, biglietterie o banche, dove è prassi comune interrompere più volte l'attività di lavoro; tali pause sono più frequenti per chi svolge il proprio lavoro in uno sportello aperto al pubblico.
Mentre in Italia di norma si effettua una sola interruzione per la pausa pranzo, in Russia questo genere di intervalli è assai diversificato nei diversi settori e in certi casi mette a dura prova i nervi di chi sconosce tali regole, tuttavia previste dai contratti di lavoro.Per chi non conosce l'alfabeto cirillico diremo che nel cartello in alto le parole Технический перерыв (Technicheskij pereriv) si traducono con "pausa tecnica", anche se non c'è in realtà nessun guasto o anomalia ai computer ma semplicemente l'impiegato abbandona allo scoccare dell'ora prevista la sua postazione di lavoro indipendentemente dal pubblico in coda allo sportello.
Nel cartello della foto in alto, l'impiegato si assenterà dalle 11,00 fino alle 11,30.

UTILI SUGGERIMENTI
Abbiamo deciso di dare alcuni utili suggerimenti sia a chi intenda, per motivi di studio o lavoro, soggiornare in una località della Federazione Russa, sia a chi pur risiedendo per periodi limitati magari a San Pietroburgo o a Mosca debba spostarsi, pagare bollette o acquistare beni e servizi con la possibilità pertanto di incappare nel famigerato "pereriv".
La prima cosa da ricordare quando si entra in un ufficio aperto al pubblico è di avvicinarsi allo sportello prima di mettersi in coda e verificare sui cartellini appositi quali siano gli orari degli intervalli previsti e valutare di conseguenza se valga o meno la pena di fare la fila in uno o l'altro sportello, per non rischiare di arrivarci davanti, proprio nel momento in cui l'impiegato mette il cartello del "pereriv"e guardando il vostro sguardo attonito capisce che siete stranieri e allora incrocia le mani a X per ribadire con quel gesto evidente che adesso lo sportello è chiuso.

PERERIV IN STAZIONE
Vi assicuriamo per esperienza diretta che non è piacevole fare 30 minuti di fila e poi vedersi chiudere in faccia lo sportello. Qualche anno fa, ci eravamo incaponiti nel voler acquistare da soli un biglietto per Helsinki, abbiamo allora sperimentato per la prima volta gli effetti  paradossali del pereriv: ebbene abbiamo provato l'ebbrezza di vederci chiudere ben tre sportelli, uno dopo l'altro in sequenza, a distanza di pochi minuti , tanto da averci fatto pensare che vi fosse un qualche Nanni Loi russo a registrare la scena  con qualche candid camera nascosta, che naturalmente non c'era. Ovviamente in quel tempo non solo conoscevamo poche parole di russo ma non sapevano neanche cosa significasse il termine "pereriv".
Se dovesse venirvi in mente di  acquistare un biglietto ferroviario, diciamo alla stazione Moskovsky di San Pietroburgo, valutate bene quindi, non solo gli sportelli aperti e  il numero di persone in fila ma anche quelli a prima vista chiusi: scoprirete che leggendo in sportelli diversi i tempi dei diversi pereriv, vi converrà evitare una inutile e lunga fila prossima al pereriv, se in tempi brevi è prevista l'apertura di un altro sportello ancora senza utenti e voi potreste essere ovviamente i primi della fila.

PERERIV IN BANCA
Diversa è la situazione nelle banche dove solitamente vi sono due pereriv: uno al mattino e uno al pomeriggio; se siete soliti andare alla stessa banca prendete nota sul telefono delle pause previste ed eviterete così l'attesa. Nel caso invece non aveste una banca preferita, aguzzate la vista: poichè quando l'impiegata è in pausa sull'indicatore luminoso non appaiono numeri, ergo risulta ovvio che in questo caso avrete da aspettare anche mezzora e pertanto meglio tornare più tardi.
Se a questo punto vi state chiedendo se vi siano modi per evitare la spada di damocle del pereriv , la risposta è certamente si! Aprite un conto corrente in una banca russa o in una partecipata italiana tipo Banca Intesa o Unicredit e fate tutti i vostri acquisti e pagamenti online: nel mondo virtuale al momento non mi pare vi siano pereriv ma qualche intoppo nelle connessioni potrebbe accadere.

PERERIV NEI BAR
Vi potrà sembrare strano, ma anche i bar all'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo sono soggetti all'influsso malefico del pereriv: inutilmente ormai da anni tentiamo, sperando sia l'ora e il momento giusto, di ordinare e assaporare un caffè Illy in uno dei bar posti strategicamente vicini ai gate dei voli per l'Italia; purtroppo la risposta dell'impiegata di turno, giovane e carina, solitamente in piedi alla cassa è sempre stata fino ad oggi: pereriv, pereriv, pereriv ! Forse se comprassi un biglietto per il Kazakhistan e partissi in un'ora diversa dai voli per l'Italia forse raggiungerei finalmente lo scopo....ve lo farò sapere ma adesso scusate sto in Russia e devo andare anch'io in "pereriv".

3 agosto 2015

Viaggio alla scoperta della Cornovaglia

Vorrei uscire e vivere la mia vita in qualche nuova colonia, dove le cose siano appena all'inizio, nuove.Un posto lontano dalla decadenza e dal materialismo moderno.
Daphne Du Maurier (autrice di Cornovaglia magica) 


Sempre alla ricerca di luoghi nuovi da esplorare, cerchiamo talvolta di trarre suggerimenti dai tanti filmati presenti su you tube e da altri elementi a prima vista casuali e insignificanti che a poco a poco acquisiscono invece maggiore forza e determinano infine la motivazione prioritaria nella scelta della meta da raggiungere.
Il filmato che vedete in basso ci aveva colpito per la quasi assenza di insediamenti urbani e l'estensione di verde ma anche per i colori inaspettati del mare.Il video scelto tra i tanti visibili online, consente di esplorare virtualmente, con una visione aerea, il territorio della contea più a sud dell'Inghilterra, nota come Cornovaglia che vanta una linea costiera di oltre 600 chilometri.
Vi daremo quindi qualche suggerimento frutto della nostra esperienza, per creare il vostro itinerario, e se vorrete potrete utilizzare come orientamento la mappa che troverete più in basso contenente i luoghi da noi prescelti per il viaggio effettuato alla fine di maggio del 2015.
Ecco il link per visualizzare altri filmati presenti nel sito web ufficiale della Cornovaglia, chiaro e ricco di informazioni e of corse solo in inglese: Visit Cornwall .



L'elemento che durante le ricerche ci aveva particolarmente incuriosito era la sigla AONB che avevamo trovato nelle descrizioni di varie zone del sud dell'Inghilterra. Si tratta dell'acronimo di Area of Outstanding Natural Beauty ovvero Area di Eccezionale Bellezza Naturalistica; cliccando sulla sigla otterrete dalle pagine di Wikipedia ulteriori dettagli in lingua italiana, mentre se avete dimestichezza con la lingua di Shakespeare andate al sito web originale landscapeforlife dove troverete molti suggerimenti per andare alla scoperta di tali aree sparse in varie contee del Regno Unito.
Bene ! Con questi elementi abbiamo cominciato ad esplorare con largo anticipo il territorio usando Google map che ci ha consentito di valutare distanze e individuare anche alloggi durante l'itinerario. Per capire la tipologia delle strade (alcune suggestive ma dove a malapena passava un'auto) si è mostrato utilissimo a questo proposito Google street che ci ha permesso di percorrere in anticipo molti degli itinerari inizialmente previsti e selezionarne o depennarne altri anche se ritenuti interessanti.
La Cornovaglia è una delle contee che contribuisce meno al Pil della Gran Bretagna: il reddito dei suoi abitanti è tra i più bassi tra le contee inglesi. A salvare la Cornovaglia c'è il turismo, soprattutto interno e il fatto che il Principe Carlo d'Inghilterra oltre ad essere Principe del Galles è anche Duca di Cornovaglia e quindi ha tutto l'interesse nel salvaguardare un'area dove si trovano sue fattorie, vivai di piante ben connessi con i club del giardinaggio cornico, assai attivi nell'area, incluse strutture ricettive di alto livello , le quali producono ricavi ma anche reddito per le diverse comunità locali, supportate anche da speciali fondi creati ad hoc per la salvaguardia dei territori rurali.
Non stupisce quindi che sia stato per iniziativa di HRH il Principe Carlo che dal 1983 in una delle aziende lattiero-casearie ubicate in Cornovaglia, si è cominciato a produrre anche un formaggio denominato Yarg meno noto del Cheddar ma che cela nella sua denominazione attuale, il nome di colui che aveva molto tempo prima creato la ricetta per realizzarlo: un certo sig. Gray .
I tempi ristretti a nostra disposizione ci hanno impedito di visitare una Nursery per amanti del giardinaggio e dotata anche di aree per la ristorazione, ubicata vicino al castello di Restormel e chiamata appunto Duchy of Cornwall: se passate da quelle parti dateci un'occhiata.
Un viaggio in Cornovaglia è particolarmente indicato quindi a chi ama i paesaggi naturali, le scogliere aspre che in certi punti superano i 200 metri di altezza, ma anche un mare che si affaccia sul'Oceano Atlantico dai colori cangianti, incluso un inaspettato azzurro cobalto che sorprende al pari delle giornate soleggiate che ci hanno accompagnato per quasi una settimana.Il numero di giardini sia privati che gestiti dal Trust britannico è notevole e tutti sono in grado di riservare sorprese e curiosità, ma visitarli tutti è un'impresa quindi fate una scelta visitando il sito web GreatGardenofCornwall che vi consentirà di avere una panoramica di questi luoghi e delle specie botaniche, alcune ignorate dalle nostre parti in cui sono specializzati e poi godetevi le magnifiche residenze sparse nel territorio.Quella di Hiclere è veramente splendida, ma non sempre aperta al pubblico. Qui potrete trascorrere una mezza giornata intorno al castello dei Carnarvon il cui nome è legato alla scoperta della tomba di Tutankhamen e magari immaginando per un momento di essere uno dei personaggi di Downtown Abbey , lo sceneggiato che viene girato all'interno del castello.

Se avete pargoli al seguito non perdetevi l' Eden Project: un incredibile posto dove all'interno di smisurate cupole trasparenti vi ritroverete in una foresta tropicale....ma non mancano i ristoranti e la parte educativa ma pur sempre ludica: c'è sempre fila nel marchingegno che produce suoni intuibili in relazione alla produzione di gas intestinali; molto seguite sono anche le lezioni di chimica divertente con i prodotti casalinghi.Ma cliccate sui luoghi presenti nella mappa e leggerete le informazioni utili.
Il nostro tour inglese è stato effettuato con an'auto noleggiata all'aeroporto di Stanstead, dove siamo arrivati con un volo low cost della Ryan Air con partenza da Roma. In realtà sarebbe stato preferibile scegliere un aeroporto posto a sud di Londra, come Gatwich ma il costo dei voli era decisamente superiore. Suggeriamo però di valutare opportunamente queste opzioni anche in relazione al grosso traffico incontrato in uscita dall'area londinese che potrebbe farvi risparmiare varie ore di strada e km se arriverete a Gatwich.
Altro suggerimento legato alla nostra esperienza :non scegliete auto particolarmente voluminose in quanto vi capiterà di percorrere vostro malgrado strade particolarmente strette benché poco trafficate.Se usate i navigatori di molti smartphone tenete conto che per default i loro software tenderanno a farvi percorrere le strade più brevi ma anche quelle meno agevoli per chi deve guidare tra strette pareti ricoperte d'erba, mantenendosi sulla sinistra come vuole il sistema inglese. Cercate pertanto di mantenevi su strade più ampie visto che i km risparmiati sono molto pochi.
Come noterete nella mappa abbiamo segnalato anche le località non facenti parte della Cornovaglia e sarebbe da segnalare in particolare la cittadina di Salisbury dove nella cattedrale si trova una delle 4 copie della Magna Charta. Nelle vicinanze si trova inoltre la ben nota Stonehenge, tappa d'obbligo per patiti di luoghi ricchi di energia mistica e da visitare soprattutto durante i solstizi.
Se avete letto i libri di Daphne Du Maurier non potete non fermarvi a Fowey ed esplorare i luoghi da lei descritti e amati.
Per quanto riguarda la ricettività, non è difficile trovare bed and breakfast lungo il percorso, tuttavia vi suggeriamo di premunirvi prenotando l'alloggio per i primi due o tre giorni e poi cercare laddove si intende fermarsi, visto che in alcuni posti varrebbe la pena di spendere più tempo per godersi paesaggi, maree, giardini e tramonti e in altri risultano sufficienti anche solo poche ore.
Invece di annoiarvi con descrizioni di tutte le località toccate, abbiamo deciso di condividere la mappa di Google da noi usata e che include tutte le nostre tappe con le descrizioni salienti, ovvero la ragione che ci ha spinto a inserirla nel nostro itinerario di viaggio.
Con ulteriori ricerche (provate a zoommare nelle mappe di google per far apparire foto e dettagli di zone poco note:è così ad esempio che abbiamo scoperto la Lulwort Cove ma potrete tuttavia aggiungere luoghi di vostro interesse, non inseriti nella nostra mappa, per personalizzare così il vostro viaggio secondo le vostre preferenze non necessariamente uguali alle nostre.
Troverete in basso anche una selezione delle nostre foto che rappresentano alcune tappe del nostro tour in Cornovaglia.


Nel caso invece qualcuno dei lettori avesse utili suggerimenti o volesse condividere la sua esperienza di viaggio in Cornovaglia è il benvenuto e potrà contattarci con il modulo a sinistra o inserendo qualche riga nei commenti.
Buon viaggio !


10 dicembre 2013

Il sogno nel cassetto dei viaggiatori fotografi: vedere l'aurora boreale




Quando viene l'idea di effettuare una vacanza o un viaggio di scoperta o una fuga romantica o sentiamo un impulso irrefrenabile di cambiare aria, ognuno di noi segue metodi e riti diversi, alcuni rapidi, altri meno. Mentre fino a qualche anno fa si andava nelle agenzie di viaggio e si faceva incetta  di cataloghi, ormai questo genere di ricerche si effettua comodamente a casa o al bar davanti ad un cappuccino, esplorando immagini, itinerari su mappe e offerte tagliate sui nostri gusti, con i tablets e gli smartphone ormai perennemente connessi ad internet.
Nei giorni scorsi tra i tanti post ricevuti con Google + (ormai defunto) ce n'era uno particolarmente attraente che conteneva una splendida immagine di un'aurora boreale verde brillante; i commenti erano numerosi e indubbiamente tali fenomeni naturali affascinano in tanti ma non sono numerosi quelli che l'hanno vista dal vivo, essendo il fenomeno limitato a certe località, vicine al circolo polare artico. Più numeroso è il numero dei viaggiatori che durante il solstizio d'estate raggiungono Capo Nord per assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte.
Il fenomeno dell'aurora boreale è raro alle latitudini italiane o mediterranee dove statisticamente parlando è possibile osservarne una, solo una volta ogni cento anni. La rarità dell'evento fa sì che chi ha avuto la fortuna di vederne una, descrive lo spettacolo come un'esperienza unica e in grado di suscitare forti emozioni.

Ci sono alcune località specializzate nell'offrire servizi aggiuntivi legati a tale fenomeno e quindi particolarmente adatte a chi è predisposto ad andare altrove e fare l'esperienza polare pur rimanendo in Europa. Abbiamo deciso quindi di realizzare un piccolo prontuario di viaggio e se volete anche di conoscenza, per coloro che invece di mettere sotto l'albero l'ennesimo regalo-oggetto, volessero investire una quota dei loro risparmi, la tredicesima, la vincita al lotto o il regalo dei nonni per la recente laurea, per organizzare un viaggio allo scopo di provare questa esperienza inusuale, in uno dei luoghi ubicati nell'emisfero settentrionale dove l'aurora boreale è statisticamente più frequente.
Essendo questo post dedicato soprattutto ai lettori italiani, escluderemo l'Alaska e il Nord del Canada, la Groenlandia e anche la Russia a causa della necessità del visto e accenneremo all'Islanda più adatta tuttavia per distanza ai viaggiatori britannici. Passiamo quindi alle mete non solo più facilmente raggiungibili ma anche maggiormente organizzate per l'osservazione dell'aurora boreale.

 Luoghi ideali per osservare l'aurora boreale
Abbiamo selezionato in particolare la cittadina di Tromsø nel nord della Norvegia, il parco montano di Abisko in Svezia e le località di Inari e Luosto in terra finlandese. Luosto in particolare con i suoi 200 abitanti  si trova al 67° N di latitudine e rappresenta con il suo basso inquinamento luminoso, il luogo ideale per i fotografi più esigenti ed esperti. Da queste parti se il cielo fosse sempre terso e il vento solare di media intensità , si vedrebbe l'aurora per 200 giorni all'anno. Nella mappa che simula un itinerario continuo ad anello, abbiamo aggiunto anche la nota località di Rovaniemi sia perchè dotata di aeroporto, sia per  consentire valutazioni economiche, dopo aver deciso il budget di spesa, su itinerari e distanze, in particolare a coloro che volessero regalare ai pargoli una visita al luogo di residenza di Babbo Natale, che ricordiamo può essere raggiunto anche da Helsinki con un comodo treno.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Tre sono le compagnie aeree (SAS, Finnair e Norvegian Airline) che coprono le tratte di nostro interesse e l'offerta di pacchetti tutto incluso è ampia e diversificata (vedi in basso). I tour operator ovviamente offrono diverse soluzioni e attività che non sono legate solo all'osservazione dell'aurora boreale visto che questa impegnerà solo un paio d'ore, se il cielo è senza nuvole, solitamente tra le 22 e le 2 del mattino. Il restante spazio può essere occupato con corsi di fotografia ad hoc, saune purificatrici e naturalmente con attività sportive. Mentre ad ottobre si ammireranno gli splendidi colori autunnali riflesssi nei laghi artici, da dicembre ci sarà carenza di  luce solare ma non di neve e  andare in slitta trainata da renne o husky a poca distanza dal circolo polare artico potrà per molti rappresentare un'esperienza entusiasmante anche a meno 10° sotto zero.
Se poi vi incuriosisce la vita quotidiana a queste latitudini potrete partecipare a qualche evento che vi farà conoscere cibi, cultura e tradizioni del Finnmark o del Lappland e della locale comunità Sami.

 Quando conviene partire ?
Adesso che abbiamo individuato grosso modo le mete eventuali ( benchè ce ne siano molte altre) dobbiamo decidere quando sia conveniente partire. Ve lo diciamo subito, a Natale rimanete a casa in quanto gli esperti dicono che questo, a parte le temperature, è il periodo meno favorevole, climaticamente parlando, per vedere un'aurora boreale al di sopra del 65°Nord.
L'intervallo in cui l'evento si presenta però, è  ampio e va dal 15 settembre al 31 marzo. Avete un po' di tempo quindi per riflettere, organizzarvi o costituire un gruppo per ottenere sconti ma tenete conto che da fine dicembre agli inizi di gennaio e poi da fine febbraio all' inizio di marzo è alta stagione nei paesi scandinavi, quindi non siate precipitosi ma non aspettate neanche l'ultimo momento per le vostre prenotazioni. Vorrei inoltre ricordarvi, che nonostante l'ampia attività informativa e di marketing turistico operata via web da operatori e istituzioni locali scandinave, il fenomeno dell'aurora boreale, la cui denominazione, dobbiamo a Galileo, dipende dal verificarsi di eventi extraterrestri che si verificano con un processo ciclico della durata di 11 anni e da altre decine di variabili, alcune prevedibili altre meno.

Scienza per i più curiosi
Sono stati i numerosi satelliti come il SOHO e STEREO (fate caricare le immagini in real time e stupitevi) con i loro complessi strumenti, che ci hanno permesso di ampliare le ipotesi di sir Edward Halley che aveva nel lontano 1716 postulato che l'aurora boreale e quella australe si formassero seguendo le linee del campo magnetico terrestre.
Studi recenti hanno confermato come l'apparizione delle macchie solari, peraltro già individuate in antichità e studiate e disegnate anche da Galileo sin dal 1613, (tali disegni sono conservati alla biblioteca Vaticana) sia correlato con un aumento del flusso di particelle cariche di energia (vento solare), che emesse dal sole viaggiano nello spazio ad una velocità che può variare dai 400 ai 750 Km al sec. sino a raggiungere anche la Terra. Giunte nella nostra atmosfera vengono incanalate secondo le linee del campo magnetico terrestre, verso le estremità polari; qui formano una sorta di anello chiamato ovale aurorale in continua trasformazione.
Allorquando queste particelle raggiungono la parte alta dell'atmosfera, si scontrano con atomi di ossigeno o di azoto, innescando un processo a catena che dà luogo all'emissione di luce di forma e  intensità cromatiche diverse legate anche all'altezza in cui tale collisione si verifica:
  • Verde - ossigeno, sopra i 200 Km di altezza dalla superfice terrestre
  • Rosso - ossigeno, sotto 200 Km di altezza
  • Blu - azoto, sopra i 60 Km di altezza
  • Porpora/violetto - azoto, sotto i 60 Km di altezza
http://www.swpc.noaa.gov/rt_plots/kp_3d.html
I dati scientifici hanno evidenziato che tanto più intenso è il vento solare e maggiore la sua densità, tanto più probabile sarà la formazione di una aurora boreale e maggiore sarà la sua estesione che la renderà visibile anche a latitudini lontane dal circolo polare artico.
Oggi le strumentazioni dei satelliti in orbita intorno alla terra dedicati a queste misurazioni sono decine e quindi anche noi comuni mortali possiamo conoscere da casa tali dati in tempo reale accedendo al sito web del Nooa , che fornisce l'indice Kp, il quale quando supera il valore di Kp 5 e oltre, indica una cospicua attività geomagnetica (visualizzata in rosso nel grafico del Noaa).

Siti web e link utili per organizzare il viaggio
 Qui di seguito sono riportati alcuni link utili ad organizzare il viaggio; i fotografi meno esperti troveranno specifiche indicazioni per fotografare l'aurora boreale ma vi è anche la possibilità di essere seguiti da esperti professionisti che vi forniranno anche tutta l' attrezzatura pronta ad operare anche a basse temperature e con sistemi di scatto in remoto che vi consentiranno di stare al caldo ma al tempo stesso di scattare splendide immagini temporizzate per realizzare filmati time lapse unici come quello posto in alto o come i numerosi esempi presenti nel sito ricco di tutorial di Timelapseitalia o esplorando you tube.

Molti siti sono in inglese ma qualcuno ha la traduzione italiana: se preferite potete copiare i link su Google Crome e poi salvare la versione tradotta.

Sito ufficiale del Turismo svedese
Sito ufficiale del Turismo norvegese
Sito ufficiale del Turismo finlandese 
Sito delle ferrovie finlandesi VR con sconti, mappe e suggerimenti
La pagina di Wikitravel sul Lappland Finlandese
Il sito della Finnair con offerte da Roma a Tromsø  dal 1° genn. al 28 marzo .
Il sito della Norvegian Airlines con interessanti offerte per la Scandinavia ma anche per Londra.
Il sito della Sas con speciali tariffe di sola andata da Roma a Tromsø , Helsinki e Oslo.
Il sito della località di Kiruna in Svezia
Il sito della stazione montana e resort sportivo di Abisko nell'estremo nord della Svezia
Il sito della Lapplandmedia : per corsi di fotografia dedicati all'aurora boreale in collaborazione con Canon.
Sito del Noaa con tanti suggerimenti e link per osservare un'aurora boreale (in inglese).
Altre pagine utili con i dati ottenuti dai satelliti:  http://www.swpc.noaa.gov/pmap/
Le previsioni circa l'intensità  dell'aurora  http://www.spaceweatherlive.com/en/auroral-activity/auroral-oval
Siti turistici
Il sito web dell' Icehotel tra i più originali al mondo
http://www.abiskomountainlodge.se/en/info-contact/getting-here/
Per chi preferisce il prodotto finito e accompagnatori italiani: la Giver viaggi  offre soggiorni di 4 giorni a Tromso voli compresi.
Siti meteorologici
Il sito del Foreca per le previsioni meteo in Finlandia, Norvegia e Svezia.
Nel sito di Google Play trovate le app realizzate per avvisarvi della probabilità di aurora, per cellulari Android; ovviamente tali app esistono anche per Iphone e Ipad.

Buon viaggio e raccontateci se volete il vostro incontro con l' Aurora Boreale.

28 marzo 2013

Suggerimenti su Hotel e appartamenti a San Pietroburgo. Parte terza

Con questo post si chiude la prima serie di tre articoli dedicati a chi sta pensando di raggiungere la città di San Pietroburgo e vuole notizie pratiche, utili ed aggiornate per il reperimento di un alloggio in hotel  o in appartamento. Innanzitutto ripetiamo ancora una volta che San Pietroburgo ha flussi turistici assai particolari e che a causa del suo clima e dello scarso interesse a stimolare un turismo di nicchia alternativo a quello di massa o congressuale, offre tuttavia interessanti possibilità di risparmio a coloro che si organizzano per viaggiare al di fuori del periodo di massimo affollamento cioè tra giugno e agosto.

S.Salvatore sul sangue versato in una tersa giornata invernale
 Se avete già letto i precedenti articoli avrete scoperto infatti che al di fuori dei mesi di maggio e giugno considerati da queste parti alta stagione, se avrete la possibilità di venire a San Pietroburgo a fine agosto o ancor meglio a fine settembre, per ammirare gli splendidi colori autunnali, questa scelta vi consentirà di trovare camere in hotel anche a 4 stelle o appartamenti nelle aree centrali della città ottenendo senza sforzo prezzi molto convenienti se intenderete rimanere almeno una settimana. Ovviamente il concetto di prezzo accettabile varia con il budget che vi siete prefissati e con la tipologia di alloggio che si adatta alle vostre necessità. Comunque sappiate che già con una cifra che va dagli 80 ai 160 euro al giorno si trovano confortevoli camere nei maggiori hotel del centro.
Abbiamo deciso di non dare indicazioni visto che potrete trovare facilmente su Internet quanto cercate, verificando a partire dalle date di vostro interesse le tariffe applicate o l'esistenza di offerte e pacchetti stagionali. Detto questo vorremmo spendere qualche parola sui tanti siti che si basano anche sulle recensioni dei viaggiatori e consentono di effettuare prenotazioni di soggiorni ritenute convenienti o vantaggiose. Quasi tutti gli hotel se ne servono, ma il maggiore problema è dato dal fatto che descrizioni, notizie e particolari delle camere o dei servizi possono dar adito a grosse delusioni, mentre recensioni eccessivamente elogiative nascondono a nostro giudizio precise operazioni di marketing. Ovviamente parliamo per esperienza e tanto per farvi capire citiamo il caso di un hotel a tre stelle a San Pietroburgo assai mal messo, che viene presentato come un "old fashioned furniture" che si traduce però come da noi appurato in " vecchi e antiquati mobili, incluso un frigorifero in camera non funzionante, assenza di ascensori e personale parlante solo russo".In altri casi splendide facciate barocche, di cui San Pietroburgo vanta splendidi esempi, vengono usate per colpire l'immaginazione di turisti sprovveduti che poi si trovano in camerette quasi studentesche, con bagni spesso allagati e ingressi in vicoli maleodoranti.Chi poi conosce San Pietroburgo sa bene che molti cortili interni e le scale di numerosi appartamenti del centro storico sono assai malridotti ma in questi siti si troveranno frasi ad effetto assai esilaranti come: splendida vista sul cortile interno! Altri usano la letteratura e citano il noto romanzo di Dostoevskij - Delitto e Castigo e magari Gogol, per convincervi della tipicità di certe strade poco frequentate. Anche i siti che appaiono in prima posizione non appena avrete terminato di digitare la parola hotel insieme a quello della città, nascondono mellifluamente (non troviamo migliore vocabolo) alcuni parametri importanti per la scelta di un alloggio. Ancora una volta ci affidiamo ad un esempio: ci viene visualizzata una proposta di una struttura anonima ubicata in una posizione assai scomoda e certamente lontana dalle principali attrazioni di San Pietroburgo ma il sito offre suppletive informazioni che ci ricordano la frase latina "excusatio non petita, accusatio manifesta"cioè una chiave di lettura anomala per le distanze.
Ecco allora elencate le varie distanze tra l'hotel e il tale Museo o tra l'hotel e la fermata del metrò e così via. Bene !, Direte voi, male ! Diciamo noi. Infatti leggendo attentamente si scoprirà che le distanze indicate tra i 2 punti sono espresse in linea retta, ma chi conosce San Pietroburgo sa che la presenza di varie isole, ponti e lunghi viali o prospettive difficilmente transitabili, rende necessario ad automobilisti e taxi, di effettuare complessi itinerari e temerarie inversioni, obbligando anche i pedoni a lunghe marce involontarie solo per raggiungere punti distanti sulla mappa poche centinaia di metri. Quindi diffidate, verificate, chiedete conferme scritte e poi prenotate. Qualcuno noterà poi che molti hotel a prima vista convenienti si trovano su Vassilevskij che è un'isola piacevole e vivace visto che vi si trovano gli istituti universitari di molte facoltà e ragion per cui è raggiunta dalla metropolitana fino a mezzanotte circa.Ma l'inghippo è dato dal fatto che se intendete tornare dal teatro Mariinski in hotel a notte fonda dovrete fare i conti con l'apertura notturna dei ponti sulla Neva che vi bloccherà per molte ore sul versante opposto; se andate a letto come Cenerentola non correte tuttavia alcun rischio. Passiamo adesso agli appartamenti.Questa è senza dubbio la migliore soluzione per chi vuole visitare la città in compagnia di amici e intende organizzarsi autonomamente per colazioni. pranzi e cene. L'offerta è ampia e molti di questi appartamenti sono ben ubicati nel centro della città o vicini a stazioni della metropolitana.Il grosso vantaggio rispetto all'hotel è quello di poter suddividere tra più amici il costo totale giornaliero che varia tra i 70 e i 120 euro in funzione della grandezza dei locali. Inoltre la presenza di frigorifero, lavastoviglie e cucina consentono notevoli risparmi soprattutto se si è dotati di qualche alimento tipico della tradizione gastronomica italiana.Tuttavia i supermercati di San Pietroburgo sono dotati del meglio della gastronomia mondiale ma un paio d'etti di pecorino romano o del pepato siciliano renderanno più appetibili i locali pelmeni(tortellini russi) e ogni tanto un piatto di spaghetti cacio e pepe costituiranno un buon pretesto per una cenetta romantica o un ottimo sostegno di carboidrati nel caso abbiate programmato escursioni negli estesi parchi della città o nei dintorni. Se invece non siete in grado di cucinare neanche un uovo alla coque, potrete star tranquilli perchè a San Pietroburgo ci si può alimentare anche all'italiana e si trovano anche lasagne e tiramisù ma anche soffici pizze guarnite perfino di basilico fresco e addirittura babà e cannoli siciliani.

Andrea al ristorante Amarcord 
Cercate comunque di sperimentare i cibi mangiati dai locali e quindi provate i blinì (una sorta di crepes imbottite come pare a voi) che troverete nei numerosi locali della catena Teremok oppure se amate le torte rustiche fate tappa da Stolle o prendete al volo in uno dei tanti chioschi un fagottino caldo (piroghi) con formaggio, carne, pollo, spinaci o quelli a base di frutta. Non mancate di provate i ristorantini georgiani dove con meno di dieci euro uscirete più che sazi.Nel caso abbiate pargoli al seguito sappiate che molti ristoranti (catena Ginza) offrono uno spazio dedicato, dove una baby sitter si occuperà del pupo mentre voi apprezzerete il buon cibo e le chiacchiere con gli amici.
Un ultimo suggerimento: diffidate di chi scrive nella sua offerta frasi tipo "splendido panorama sui tetti della città", senza poi menzionare il piano in cui si trova l'appartamento. Potreste ritrovarvi al sesto piano di un edificio senza ascensore come gran parte dei vecchi edifici di San Pietroburgo.
Qui in basso trovate i link di alcuni operatori che si occupano di affitti : valutate, confrontate e orientatevi verso chi risponde meglio ed in maniera professionale alle vostre richieste.
 http://www.saint-petersburg.com/apartments/index.asp  
 Offerte di interessanti appartamenti ben arredati da condividere anche con gli amici.                             
 http://www.lacasadibury.com/   
Assistenza completa da parte di un team di giovani italiani, contattabili anche via Skype e facebook, in grado di soddisfare le vostre esigenze, sia in campo turistico che in quello congressuale o nello sviluppo di rapporti commerciali verso la Russia.
 http://www.cityrealtyrussia.com/st-petersburg-apartments.html
Sito ben fatto con molte offerte interessanti e prezzi in linea
 http://www.roxana-apartments.com/
Appartamenti studio di dimensioni ridotte o per gruppi numerosi in varie zone della città.
Buona ricerca !
Per dubbi o quesiti particolari usate il modulo a sinistra.
 

15 febbraio 2013

Andare in Russia: istruzioni di viaggio. Parte prima


Ci capita spesso di fornire chiarimenti a coloro che incuriositi dai nostri resoconti, stanno maturando l'idea di passare un periodo di vacanze in Russia magari facendo tappa a Mosca per poi visitare anche San Pietroburgo. 

Occorre dire che non tutti hanno l'abitudine di acquistare guide cartacee e sono numerosi coloro che sui siti web specializzati cercano di risolvere i loro dubbi ottenendo  qualche informazione utile. Ci preme tuttavia avvisare che molte pagine web e forum di viaggio contengono notizie errate, poco atttendibili ma soprattutto non aggiornate. Abbiamo deciso quindi di redarre una sorta di sintetico vademecum per quei lettori che si trovano nella stessa situazione.
Cominciamo con l'avvertirvi che se volevate andare in Botswana o in Giappone o addirittura a Hong Kong, non vi avrebbero chiesto nessun visto d' ingresso, mentre se la vostra intenzione è quella di visitare a fini turistici il territorio della Federazione Russa e visitare Mosca o San Pietroburgo dovrete avere un passaporto con validità estesa ai sei mesi successivi al viaggio e con almeno un mese di anticipo dovrete richiedere un visto d'ingresso ai consolati generali della Federazione Russa presenti in Italia. Nel link dell'Ambasciata Russa in Italia trovate maggiori informazioni e dettagli sulle varie tipologie di visto e gli indirizzi nelle varie città italiane. Per richiedere il visto a fini turistici occorrono oltre alle vostre foto, tre elementi essenziali che rappresentano la "conditio sine qua non", per entrare nel territorio della Federazione  Russia. Di recente ma in via sperimentale è stata introdotta una nuova modalità che prevede richiesta e rilascio del visto totalmente on line per i quali esistono tuttavia regole e limitazioni di durata.
 1)La lettera d'invito: essa può essere redatta da un vostro amico o parente stretto o dalla fidanzata residente in Russia; se invece organizzate da soli il viaggio , la lettera d'invito vi verrà fornita dal soggetto che vi affitta l'alloggio o  dall 'albergo o anche dall'agenzia russa o italiana che organizza il vostro tour o gestisce le prenotazioni alberghiere. Se invece avete intenzione di acquistare un tour organizzato, penserà a tutto l'agenzia in Italia facendovi pagare tale servizio extra.
 2)I biglietti aerei di andata e ritorno (non le sole prenotazioni) dall'Italia per la località o le località (inclusi i diversi itinerari che si ha intenzione di effettuare nel territorio della Federazione Russa).
 3)Assicurazione sanitaria per il periodo di permanenza nella Federazione Russa (del tipo offerte da Allianz e Europ Assistance e acquistabili anche on line da ogni singolo passeggero). Inoltre va ricordato di custodire in luogo sicuro la carta di immigrazione che vi verrà consegnata allo sbarco in aeroporto al momento del vostro ingresso o sul treno (per chi proviene ad esempio dall'Estonia o dalla Finlandia). Ricordiamo che dal giugno 2013 la carta di ingresso viene compilata direttamente dagli agenti della polizia di frontiera. Giunti a destinazione, occorre poi entro sette giorni lavorativi registrarsi presso gli uffici dell' UFMS ovvero Ufficio Federale per l'Immigrazione (il sito web è in russo ma usando Google Chrome si ottiene una discreta traduzione.
Tale registrazione viene comunque eseguita al check in, dagli stessi albergatori o dall'agenzia che vi ha affittato l'alloggio. Chi è ospite di parenti , amici o della fidanzata, dovrà recarsi invece personalmente all'Ufms o trovare un'agenzia che lo faccia in sua vece, dietro compenso. Segnaliamo per i pignoli che unica eccezione a quanto detto è applicabile a coloro che giungono a San Pietroburgo per via marittima quindi tramite crociera organizzata. Infatti  in tal caso si ha diritto di sbarcare senza visto e visitare la città ma solo per 72 ore. Generalmente sono le stesse compagnie di navigazione a offrire brevi tour cittadini con guide. Chiarito quindi il fatto che per andare a San Pietroburgo non sarà applicabile l'ipotesi di cercare offerte last minute sia per alloggi che per i voli aerei, vi suggeriamo quindi di cominciare sin da adesso a tenere sotto controllo le compagnie aeree che volano sulla tratta di vostro interesse. Attraverso internet potrete prenotare i voli con Alitalia o quelli della Aeroflot o della Transaero o della compagnia S7. Altre compagnie prevedono uno scalo come quelli della KLM e della Luftansa che hanno prezzi abbordabili se l'acquisto viene effettuato lontano dai mesi di giugno e luglio o dalle vacanze natalizie.
Solo nel periodo estivo poi è possibile trovare voli con scalo intermedio a Roma con partenza da Catania, offerti da Alitalia e dalla compagnia spagnola Vueling.
Noi abbiamo simulato di acquistare in febbraio un volo andata e ritorno da Roma a San Pietroburgo e il sistema ci ha offerto per 338 euro un biglietto AR con partenza il 20 e ritorno il 28 giugno. Pochi sanno che i passeggeri di sesso femminile che hanno superato il 55° anno di età godono sui vettori russi di una riduzione sul prezzo del biglietto. Se volete provare l'esperienza delle notti bianche chiariamo allora che mentre in inverno a queste latitudini nordiche si possono avere al massimo 5 ore di luce, ecco che nel mese di giugno si arriva a ben 18 ore: il sole sparisce per pochi gradi sotto l'orizzonte e la città rimane pertanto illuminata anche a tarda notte senza  l'utilizzo di illuminazione artificiale. Ormai da tempo i vari enti preposti all'organizzazione di eventi e le autorità cittadine scelgono questo periodo per offrire ai pietroburghesi, ai numerosi turisti russi e internazionali una serie di spettacoli che si svolgono sia al chiuso che nelle piazze, nei palazzi imperiali fuori città e sulle acque della Neva non più gelata . In tanti amano passare da un canale all'altro a spasso per la città per godere della luce, dell'agognato tepore estivo (temp.max media 20-22°) che risveglia anche numerosi artisti di strada che si esibiscono ovunque e a qualsiasi ora. Sulle ampie Prospettive, non solo sulla notissima Nevskij (attenzione si legge Nieskj e non Neviski ) oltre a poter effettuare acquisti e fare pause gastronomiche, assisterete a parate in costume; gli amanti del mare potranno seguire regate o navigare su vascelli dalle vele multicolore; numerosi e originali sono i cortei matrimoniali solitamente seguiti da amici e parenti in limousine, ma non mancano moto e auto raduni. Numerosi sono ovviamente gli spettacoli musicali ed i generi: si va dal jazz al rock alle star del pop internazionale, ma imperdibili sono soprattutto i concerti e i balletti che varrebbero da soli una vacanza a queste latitudini.

Vi avvisiamo che è bene prenotare con largo anticipo, cosa ormai semplice, visto che il teatro Mariinski ma anche la storica Phlilarmonia, esistente dal 1802, hanno  siti web ben fatti e anche in lingua inglese e lo stesso dicasi per il teatro dell'Ermitage ospitato in un'ala del museo o l' Opera Mussorgsky.
Se invece siete certi del vostro viaggio ma non amate leggere troppi dettagli sul paese che intendete visitare, ma solo potervi muovere facilmente nella città, vi suggeriamo di acquistare la guida di San Pietroburgo del National Geographic che contiene tutto il necessario, mappa inclusa, per chi ha a disposizione tra i 7 e i 10 giorni, per apprezzare una delle metropoli più eclettiche e vivaci a settentrione del pianeta, raggiungibile da Roma in circa 3 ore e 30 minuti di volo. Chi ha più tempo o dispone di un visto multiplo o è particolarmente curioso opti per la guida della Lonely Planet più completa ma a nostro parere alquanto dispersiva per il turista occasionale.
Per una permanenza  breve è inutile pensare di poter apprendere qualche frase in lingua russa se non avete qualche ragione personale per usare il cirillico anche in futuro. Se tuttavia fate parte di quella categoria di viaggiatori che considerano il viaggiare anche come un' opportunità di apprendimento, potreste procurarvi un volumetto della Lonely Planet intitolato: Capire e farsi capire in russo; per una comprensione maggiore risulta utile un vocabolario compatto di russo come lo Zanichelli. Se la vostra permanenza in terra russa prevede tempi più lunghi vi suggeriamo di iscrivervi ad un corso presso l'Istituto Derzhavin (San Pietroburgo) e procedere con gradualità evitando i corsi intensivi. Vi suggeriamo tuttavia di imparare da subito almeno i numeri: vi consentiranno di acquistare biglietti sui bus e i tram e di richiedere i gettoni alle casse della metropolitana (non ci sono biglietti). Lo stesso vale per i biglietti di ingresso nei parchi imperiali e nei musei. Va detto a chiare lettere che da queste parti l'inglese non è molto praticato, quindi armatevi di pazienza e in caso di difficoltà dite solo: "ia italianiez ia ni panimaiu" ,cioè io sono italiano non capisco.
Nei prossimi post tratteremo di stagioni ideali per il viaggio, abbigliamento, trasporti e telefoni.
Chi avesse quesiti particolari potrà contattarci tramite il guestbook a sinistra. I commenti sono graditi soprattutto se avete qualche segnalazione o suggerimento aggiuntivo utile ad altri lettori.
A presto !


8 novembre 2012

Dall’antica Roma alla giovanissima San Pietroburgo



Anche stamattina come d’abitudine siamo già in piedi ancor prima che la sveglia del  cellulare abbia già fatto sentire il suo motivetto. Qualche minuto per preparare la caffettiera  e nell’attesa ci si affaccia alla finestra per ammirare l'intricata rete costituita dai rami dei platani, ormai privi di foglie e in parte coperti dalla neve. I due addetti alle pulizie, un uomo e una donna, sono già all’opera nel cortile: hanno già eliminato gli ultimi mucchietti di foglie gialle e rossastre e sgombrato dalla prima neve l’area di accesso al condominio; ma ecco che la caffettiera borbotta e il caffè spande il suo profumo. Preso il caffè ci laviamo, ci vestiamo e andiamo a buttare le immondizie nel cassonetto posto all’interno del condominio. Uscendo salutiamo la portiera di turno che risponde sollevando leggermente il viso e riprendendo subito la lettura di un libro che le permette di trascorrere senza noia le molte ore passate nel suo angusto ma tiepido gabbiotto.
Avevamo pensato a diversi incipit per questo primo post , avendo definito propedeutico il post numero zero che era stato redatto qualche mese fa proprio prima della partenza verso il nord in direzione del 60° meridiano.Il nostro obiettivo è quello di far partecipi  adesso dopo qualche mese dall’arrivo, amici e lettori offrendo insieme alle nostre esperienze dirette, le differenze o le analogie apparenti che si presentano a chi come noi…nel mezzo del cammin di nostra  vita, ha deciso di andare altrove e nel nostro caso a circa 3000 Km dall’ultimo domicilio. Il volo aereo accorcia notevolmente la distanza calcolabile sulle mappe presenti su internet. Da Roma occorrono infatti solo tre ore e quaranta minuti per raggiungere la nostra meta, definita “Venezia del nord” per i suoi numerosi canali  e gli splendidi ponti ma ben nota nonostante i numerosi cambiamenti del suo toponimo (Pietroburgo,Pietrogrado,Leningrado) con quello attuale di San Pietroburgo.

1703 , Pietro il Grande fonda Pietroburgo
Certo lasciare una città con 2765 anni  di storia, compiuti lo scorso 21 aprile 2012, per andare a vivere per qualche tempo e non da turisti, in una città che di anni ne ha soli 309 (lo zar Pietro I il Grande la fondò infatti nel 1703) - presenta qualche difficoltà iniziale ed un necessario periodo di adattamento.
La  città è giovanissima ma sorprende tuttavia per il numero  di splendidi palazzi decorati da centinaia di artisti e artigiani che hanno lasciato traccia della loro perizia ma anche del gusto e stile legate alla loro nazionalità. Chi ha in mente certi stereotipi trasmessi dalle immagini alla dottor Zivago, rimane stupito per le numerose aiuole dai cromatismi studiati e dalla cura e pulizia dei parchi, ma anche ovviamente per il patrimonio contenuto nei   musei, ricchissimi di opere d’arte che sono difficilmente apprezzabili con una singola visita. Colpisce poi l’efficente rete metropolitana e l' estesa rete di trasporti  ben connessa con un cospicuo numero di esercizi commerciali in grado di soddisfare tutte le voglie e venire incontro alle abitudini dei suoi 5 milioni di abitanti.
Tali abitudini scandite soprattutto dall'evolversi delle stagioni e al decrescere delle temperature vi informano molto presto che non siete più nel "Bel paese", ma che in 4 ore di volo siete in Russia.
Anche stamattina come d’abitudine siamo già svegli perché qui non si usano serrande o imposte e la luce del giorno ci ha svegliato prima che il cellulare che contiene già una sim di una compagnia telefonica russa, facesse sentire il suo motivetto.Per preparare la caffettiera abbiamo usato dell’acqua minerale, visto che quella che esce dal rubinetto ha uno strano odore e non si può neanche definire incolore.Poco male ,sul mercato russo sono disponibili ben 120 marche di acque minerali made in Russia ma vi suggerisco di evitare la Essentuky tranne soffriate di patologie gastriche.Sui grandi rami dei platani è rimasta attaccata la neve caduta nella notte che ha già steso un candido tappeto nel giardino e che contrasta con i colori vivaci dei giochi dei bambini e soprattutto con la grande barca rossa che sarebbe piaciuta sicuramente al giovane Pietro I, cresciuto con una certa fissa per barche e porti. Preso il caffè ci laviamo, ci vestiamo con sciarpa e cappellino di lana e una rapida occhiata verso la stazione meteo da tavolo ci informa che fuori la temperatura è di 1° Celsius ma che si prevede una ulteriore nevicata durante la mattina. Prendiamo il sacchetto , uno solo… con dentro tutti i generi di rifiuti, cioè cibi, vetro,plastica, alluminio, carta e non ricordo che altro: è evidente che qui non sono ancora giunti all’idea della raccolta differenziata. Tuttavia non ci sono mai sacchetti nelle strade e lo svuotamento dei cassonetti avviene prima che la città si svegli.
Abbiamo dato una stretta alla sciarpa prima di varcare il portone e salutato in maniera ancora imperfetta  Nuria, la portiera di origine tatara, con un sibilante – Zdrasvuitie ! - che si traduce come un - salve ! Mentre lei sorridendo debolmente risponde - Dobroe Iutra –, cioè - buon mattino !  Poi riprende la lettura di qualche romanzo di Dostoevskij o Gogol ovviamente scritto con caratteri cirillici. Tale letteratura nei chioschi e supermercati non supera il costo di 120 rubli , quindi circa 3 euro, cifre ben diverse da quelle in uso dalle nostre parti anche per autori i cui diritti sono scaduti da tempo. 
Occorre dire che passare da una città impregnata in ogni suo angolo da millenni di storia, come accade passeggiando per Roma e ritrovarsi a San Pietroburgo, crea in un visitatore europeo una sorta di scompenso visivo e prospettico in quanto a queste latitudini e con queste atmosfere nordiche tutte le costruzioni benchè progettate da illustri architetti, in gran parte italiani, sembrano essere delle forzature nonostante la presenza costante di parchi e giardini curatissimi che riempiono i numerosi spazi vuoti almeno fino all’arrivo della prima neve.Sembra che manchi quell’armonia che invece è presente a Roma , a Parigi , a Vienna ma anche a Praga o ad Amsterdam dove pur nella diversità dei tanti costruttori e progettisti il risultato è comunque omogeneo. Certo occorre anche riflettere sui tragici ma storicamente determinanti eventi che in soli tre secoli ha subito la città che è passata attraverso diverse metamorfosi assai impegnative: due rivoluzioni, l’assedio di Leningrado (antico nome di San Pietroburgo), il regime sovietico  e infine con la caduta del comunismo , l’avvio graduale ad una economia di mercato con tutte le conseguenze sociali ed economiche che qui tralasceremo per non tediare troppo i lettori.
Riassumere tutte le scoperte e tutti i piccoli avvenimenti durante i mesi già trascorsi risulterebbe probabilmente assai dispersivo pertanto in questo primo post abbiamo deciso di fissare solo alcuni punti a nostro parere determinanti per vivere a pieno titolo il ruolo di abitante di questa città che diciamolo subito offre tantissimo ma solo a chi ha voglia di vivere per intero la città e i suoi splendidi sobborghi , ignorati da tanti connazionali e anche da molti operatori turistici.
Ecco quindi alcune parole chiave che avremo modo di sviluppare in seguito e che vi consentiranno di muovervi più agevolmente e capire più a fondo San Pietroburgo.

ALTERNATIVA: è la prima parola che ci è venuta in mente dopo aver appurato personalmente che l’accesso ai condomini solitamente avviene da un cancello o portone in ferro che si apre con uno strano congegno ben diverso da una chiave; dopo qualche tempo imparerete poi che gli accessi e le “vie di fuga” dal vostro condominio sono numerosi e consentono di sbucare su strade opposte e quindi di prendere bus provenienti da varie direzioni. Se fate parte di quella categoria di persone che viaggiano solo in macchina, qui potreste abbandonare tali cattive abitudini infatti oltre agli autobus di linea, ai tram e ai treni , potreste andare ovunque comodamente per cifre che non superano i 35 rubli (meno di 1 euro) usando le marshrutke ovvero i taxi collettivi che si fermano dove più vi aggrada Se poi vi viene fame avrete una scelta di locali incredibilmente variegata e troverete il caffè espresso anche in posti impensabili come l’interno di un cinema o in un locale che vende oggetti di design, libri, e quasi ovunque potete collegarvi ad una rete WiFi, fare due chiacchiere al caldo, sorseggiare un tè con torte o snack fatti in casa o fare uno spuntino sostanzioso. Qui si mangia quando si ha fame, quindi non stupitevi di ordinare un caffè al mattino e vedere i vicini con due piatti di penne al salmone.Se vi piace la musica questa città è una vera Mecca e il cartellone quotidiano è ricchissimo di eventi con il vantaggio che potreste andare all'interno di una delle tante università e sentire uno strabiliante concerto diretto da un maestro italiano con bravissimi musicisti provenienti da Novosibirsk o da qualche altra città russa; naturalmente a confronto con l'Italia qui i prezzi sono più abbordabili e infatti tutti questi eventi raccolgono tantissimo pubblico di età e condizioni diverse. Se girando per la città vedete che il tasso di cambio Euro-Rublo appare favorevole in una certa banca non siate frettolosi , girando l’angolo troverete di meglio. Non dimenticate poi che qui le banche sono aperte fino alle 19,00, incluso il sabato ! Quindi il suggerimento è quello di non fermarsi alla prima soluzione e questo vale per tutto.

LINGUA: il turismo non sembra aver stimolato molto l’apprendimento delle lingue: sarà quindi raro trovare qualcuno che sia in grado di interloquire in lingua inglese figurarsi in italiano ! Ovviamente troverete alcune eccezioni (Compagnie aeree e negozi di telefonia in centro) ma in realtà solo 1 su 10 giovani russi conosce adeguatamente una lingua straniera. Approfittate del fatto che a San Pietroburgo i nomi delle strade riportano sia la versione in cirillico che la traslitterazione in caratteri latini e iniziate quindi a prendere dimestichezza con questa lingua mentre su autobus e metropolitane avrete la possibilità di ascoltare la corretta dizione dei nomi delle fermate o di vie, piazze e stazioni. Quindi usate i mezzi pubblici e senza saperlo inizierete ad apprendere la lingua di Tolstoi e Pushkin. Si comincia ascoltando “Sliedusce astanovka Nevskji Prospekt” (prossima fermata Prospettiva Nevskji ). Se volete prendere dimestichezza con l’alfabeto cirillico provate a scrivere il vostro nome usando questa tastiera on line e copiate poi quello che avete scritto o allenatevi a scrivere semplici parole. Se desiderate fare un passo avanti aprite Google Translator e dopo averlo impostato su italiano e russo ,meravigliatevi nell’ascoltare quello che avete scritto perfettamente tradotto o quasi. Un altro interessante metodo per prepararsi al vostro viaggio in Russia è offerto dalle lezioni reperibili nel sito di You tube ed in particolare quelle dalla brava Vera Polyakova in grado di farvi entrare gradualmente, attraverso le lezioni rivolte a studenti americani,  nei segreti della lingua russa sia parlata che scritta.
Un altro corso che offre rapide lezioni sia per principianti che per chi ha già maturato qualche esperienza nella lingua di Pushkin è quello di Anna Skliarova: questo il link al suo canale youtube.

CLIMA:è la discriminante più significativa per chi viene dai caldi climi temperati e occorre prepararsi adeguatamente. Sebbene il cambiamento climatico stia riducendo negli anni il rigore degli inverni pietroburghesi, la variabilità delle condizioni climatiche richiede particolare cautela nella preparazione del bagaglio sia che arriviate in agosto che in dicembre. Abbiamo visto spesso turisti in maniche corte salire sui battelli che transitano per i canali e poi rientrare avvolti in coperte di lana (fornite di routine in tutte le stagioni).Non fidatevi quindi di quel tiepido  sole mattutino perché potrebbe trasformarsi in pioggia e vento gelido dopo poche ore.Infine cancellate le modalità in uso dalle nostre parti: qui se esce il sole , anche con temperature prossime alle zero si portano i bimbi al giardino e ci si sta fino a tardi cioè anche alle otto di sera o viceversa anche alle otto del mattino, mentre il nonno legge tranquillamente la sua rivista preferita.D'altra parte i pediatri suggeriscono di tenere i bimbi fuori, se non c'è la bufera, anche a meno 15 sotto zero e i più grandicelli vanno a scuola anche a meno 25 sotto zero.

USI E COSTUMI’:ho voluto aggiungere questa voce per coloro che al primo impatto con un luogo diverso da quello dove si è vissuti hanno la tendenza a confrontare i comportamenti dei residenti con quelli del luogo di origine. L’abbiamo fatto anche noi ma poi abbiamo cominciato a capire che ad esempio salutarsi tra sconosciuti qui non usa e anche se il vicino vi incontra per le scale, se nessuno vi ha presentato non vi sarà nessuna interazione sociale; inoltre non aspettatevi ringraziamenti se tenete aperta una porta o un cancello a chi sopraggiunge, qui non usa. Viceversa se girate in metropolitana o sul bus con i lacci delle scarpe sciolti o uno zainetto semiaperto, in molti vi avvertiranno della vostra sbadataggine sicuramente pericolosa: qui le scale delle metropolitane scendono a circa 100 metri di profondità, mentre i borseggiatori sono presenti laddove c’è più confusione e quindi anche su bus e metropolitane specialmente nelle ore di punta.Se sale sul bus una persona, uomo o donna che sia con in braccio un bambino state certi che la bigliettaia farà alzare subito il primo giovincello che vede a tiro per far sedere questa persona. Inoltre qui non siete voi che dovete fare il biglietto sul bus ma è la bigliettaia che vi raggiunge dopo che avete deciso dove sedervi. Su alcune linee si paga addirittura solo al momento di scendere direttamente al guidatore. Se vi recherete ad un evento di solito lascerete gli indumenti pesanti e le scarpe adatte alla neve al guardaroba e qui è prassi comune ovunque: ponete attenzione quindi al vostro capo d’abbigliamento perchè se per caso non avesse il laccetto sulla parte interna del colletto, verrete redarguiti per la vostra sciatteria dall’addetta di turno che vi guarderà come se aveste appena malmenato un povero orfanello. Poichè dovrete appendere spesso cappotti e giacconi verificate che possano essere agganciati senza problemi a meno che non vogliate farvi notare….negativamente però.

OGGI QUI DOMANI LA’:non facendo la vita del turista abbiamo come il resto degli abitanti la necessità di acquistare prodotti alimentari e naturalmente data l’importanza che noi italiani diamo al buon cibo, dal momento dell’arrivo inizia una sorta di caccia al tesoro dove tra amici, conoscenti e residenti ci si scambiano informazioni del genere: io compro la carne da OKEY oppure, mi trovo bene da LENTA (un’altra catena di supermercati), io prendo il pesce a Marata (una zona limitrofa a prospettiva Nevskji) , finchè ognuno disegna il proprio itinerario culinario che verrà riaggiustato con la scoperta di un nuovo centro commerciale, dove al suo interno è ubicato un altro supermercato alimentare dove addirittura si trova mozzarella e prosciutto di Parma. Bene chiariamo per quelli che non sono mai venuti da queste parti che ormai è difficile morire di fame da queste parti e benchè gli anziani insegnanti redarguiscano ancora le cattive abitudini moderne dei giovani, ricordando le privazioni durante l’assedio di Leningrado, noi talvolta troviamo divertente ed educativo visitare i tanti mercati di quartiere o i numerosi supermercati di quartiere dove con un pò di esercizio si potrà capire se il proprietario sia originario del Kazakhistan o se invece  abbia origini turche o armene (il trucco consiste nel guardate negli scaffali dei dolci).Risulta invece facile capire se il proprietario è cinese: tiene aperto 24 ore al giorno e le commesse hanno gli occhi a mandorla ma sono alte e con i tacchi come le giovani russe.


ANDARE A ZONZO: molti di coloro che arrivano in questa città  rimangono nell’area centrale dove in effetti sono  ubicati i principali siti turistici: sia Sant’Isacco, l’Ermitage che il Museo Russo sono facilmente raggiungibili. a piedi Suggerisco tuttavia se non si è con i giorni contati di spostarsi con la metropolitana nell’area dell’Università ed in particolare sscendendo alla fermata della Metro Vasileostrovskaya dove troverete le piacevoli ulitsa 6 e 7-liniya.Si tratta di una strada solo ad accesso pedonale con un certo numero di negozietti simpatici da scoprire addentrandosi nei cortiletti laterali. Cercate Artiom un giovane che dispone di migliaia di dvd ordinati per genere. Inoltre la presenza di numerosi bar e self service ne fanno una meta ideale per trascorrervi una domenica in compagnia e scoprire con il passare del tempo quanti artisti di strada di ogni genere possano passare da qui soprattutto quando c’è una bella giornata di sole, indipendentemente dalla temperatura.

FUORI CITTA'.Molti sembrano aver paura a muoversi fuori città se non con l’ausilio di società che propongono tour a caro prezzo ma solo in lingua russa. Io vi invito ad utilizzare invece il treno o ancor meglio i minibus per recarvi a Pavlosk, a Pushkin e a Gatchina. Inoltre per la sbalorditiva cifra di 46 rubli (adesso qualcosa di più), potrete prendere un comodo bus che vi condurrà fino a Kronstadt, cittadina un tempo residenza della flotta baltica, ubicata su un’isola al centro del Golfo di Finlandia (ve ne parlerò in un altro post) ma ormai collegata alla terra ferma tramite autostrada.
Bene a questo punto credo che sia meglio salutarsi con un Da svidania  che scritto diventa “ до свидания “  e se siete curiosi di sapere quali altre scoperte abbiamo fatto quassù al 60°N, non vi resta che iscrivervi al blog e sarete informati automaticamente delle successive pubblicaziioni. Se invece state maturando l’idea di venire fin quassù, cominciate a dotarvi di passaporto e a pensare non in termini di distanze stradali ma in termini orari. Tra qualche tempo ci recheremo (scriveremo qualcosa verso dicembre) a Helsinki capitale della Finlandia: tempo necessario per il viaggio: circa tre ore (partendo con il treno Allegro alle 6,50 da San Pietroburgo si arriva a Helsinki alle 8,26 per l’ effetto retroattivo del diverso fuso orario).
Chi volesse raccontare il suo personale altrove e offrire suggerimenti ai lettori ,ci contatti dal guestbook o ci fornisca un suo link per costituire una mappa estesa di viaggiatori curiosi .
Rolando Profita