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9 aprile 2017

10 strane cose da fare a San Pietroburgo ( adatte ai nuovi residenti, agli espatriati e ai viaggiatori audaci)

Esplorando il web e navigando tra i forum dedicati a San Pietroburgo si intuisce quanto stereotipata e quindi limitata sia la conoscenza di questa città. Parlando poi con amici italiani qui residenti ma anche russi, si coglie la sensazione che questa metropoli  riveli meno di quello che cela o conserva e solo dopo lunghi ripensamenti disveli pur centellinandoli i suoi tesori . Luoghi, storie e attività  vanno quindi ricercati con un pizzico di caparbietà e perseveranza ma confidando anche alla maniera degli antichi , nell'aiuto della dea Fortuna ma anche di Google map.
Una delle caratteristiche salienti infatti di un viaggio nella città fondata da Pietro il Grande è proprio quella di offrire una varietà di esperienze non standardizzate che possono integrare la classica sequenza: Ermitage, Palazzo di Caterina II, Chiesa del Salvatore sul sangue versato, gita in battello tra i canali ed escursione al Peterhof. Naturalmente è d'obbligo lo struscio su Nevskij condito o meno con borsh, blinì, pishky,matriosche, magneti per frigo, aringa impellicciata e filetto alla Stroganoff.
Da queste considerazioni nasce l'idea di regalare ad amici e futuri viaggiatori, una selezione di una decina di cose da fare che non trovate nelle guide in commercio e che i tour operator difficilmente vi proporranno. La scelta deriva dalle nostre personali escursioni protrattesi per vari anni in questa metropoli nordica con al seguito amici, parenti e pargoli di varie età.
Scegliete dall'elenco quelle attività che più si adattano al vostro spirito esplorativo e se avete qualche dubbio o siete in cerca di maggiori stranezze, scriveteci usando  il guestbook.

1)Fotografare rari fiori tropicali nella serra del Giardino Botanico di Pietro il Grande 


Anche in periodi non turistici quindi anche nei freddi mesi di gennaio o in aprile quando molti giungono qui a nord approfittando delle vacanze di Pasqua, è possibile visitare le serre tropicali del Giardino Botanico di San Pietroburgo. Anche quando all'esterno fa freddo, le temperature dentro le serre saranno di oltre 25°. L'ingresso costa 300 rubli ed è consentito solo con visita guidata e solo in lingua russa ad orari fissi. Se avete tempo disponibile richiedete anche un ulteriore biglietto (200 rubli) per esplorare da soli stavolta, la serra Sub-tropicale ricca di splendide azalee già da fine marzo.
Potrete, rimanendo in coda al gruppo, effettuare originali foto con tutta calma. Le sorprese non mancheranno e potrete mostrare ai vostri amici le inusuali immagini "tropicali"scattate in Russia, come questo esemplare in alto: si tratta del fiore dell'albero del baobab; l'etichetta ne riporta il nome botanico: Adinsonia za originaria del Madagascar.

Indirizzo del Giardino Botanico: Ul. Professora Popova 1
Metro:Petrogradskaya poi aiutarsi con una mappa o Google map.
PS: evitate le macchine automatiche per tè e caffè: entrambi imbevibili.

2) Portare nocciole ai socievoli scoiattoli del Parco di Pavlosk

I cittadini russi che si recano nel magnifico Parco di Pavlosk, raggiungibile facilmente in treno da San Pietroburgo, sono di solito ben forniti di nocciole e semi vari reperibili nei supermercati ma disponibili anche all'ingresso del parco.
Queste leccornie saranno utili per attirare facilmente i numerosi scoiattoli che vivono negli oltre 200 ettari di parco. Noterete che anche gli uccellini sono avvezzi a prendere il cibo offerto, specie quando la confusione è minore o quando la fame è inversamente proporzionale alla temperatura. Un paio d'ore al parco dotati di viveri e bevande vi consentiranno di apprezzare l'opera dei paesaggisti, anche italiani, che sin dal tempo dello zar Paolo I hanno creato queste oasi di verde e di relax.
Il treno per Pavlosk parte dalla stazione Vitebsky (nei pressi della metro Pushkinskaya) e  numerose sono le corse giornaliere. Il tragitto è di circa 35 minuti. Accedete dal lato destro della stazione dove troverete una biglietteria dedicata, salite dopo i tornelli le scale per raggiungere il binario di partenza.
Acquistate 1 biglietto di solo andata;(dite Tudà, bies abratna); vi consigliamo infatti di tornare in città
con uno dei minibus (299) che sostano all'ingresso del parco e che vi condurranno alla metro Moskovskaya senza dover attendere il treno per il ritorno.

3) Raggiungere il villaggio di Repino affacciato sul mar Baltico per provare l'ebbrezza di una tintarella sul Golfo di Finlandia.


Il villaggio di Repino è a nord di San Pietroburgo e prende il nome dal pittore russo Repin (molte sue opere sono al Museo Russo) che tra i boschi di questo villaggio un tempo chiamato Kuokkala essendo in territorio finlandese, aveva costruito la sua abitazione-studio, oggi preservata e ancora visitabile nella suggestiva tenuta detta dei Penati: dal nome degli  dei protettori del focolare domestico, in uso pressi gli antichi Romani.
Estese spiagge di sabbia dorata, bordate di balsamici abeti caratterizzano questi luoghi mai affollati che si affacciano sul mar Baltico.
Anche in inverno lo spettacolo delle onde del Baltico gelate è inusuale, basta solo avere gli indumenti adatti.

Si raggiunge Repino con l'autobus 211 ; raggiungetene il capolinea nei pressi della metropolitana Chornaya Rechka; la bigliettaia vi chiederà la vostra destinazione: direte " Penati" o " Musej Rjepina" in russo: se avete un navigatore sullo smartphone potete verificare l'approssimarsi della meta.
Scenderete proprio davanti alla suggestiva residenza museo di Repin che potrete visitare con guida registrata in cattivo italiano (verificate gli orari) magari dopo aver passato un po' di tempo al mare, raggiungibile dopo aver attraversato la strada con cautela inoltrandovi sulla collinetta tra gli abeti.
Nelle vicinanze del parcheggio troverete un ristorante turistico e delle toilette pubbliche, spesso affollate di signore Avendo invece la disponibilità di un'auto raggiungete la vicina Kamarovo dove si trova Ruskaya Ribalka un bel ristorante con un ricco menù e numerose terrazze soleggiate o protette affacciate sul mare.
Se non è ora di pranzo rifornitevi di bignè con panna (alla cassa ) da consumare tra i boschi o sulla spiaggia ma se vorrete cimentarvi nella pesca, canne e storioni sono a vostra disposizione in un minuscolo laghetto ma poi vi toccherà pagarli e anche mangiarli.

4)Collezionare idilliaci paesaggi pittorici nella cittadina di Gatchina

Gatchina: il lago nero e il Priorato di Malta in autunno
La cittadina di Gatchina dista circa 45 Km da San Pietroburgo ma nonostante sia presente una reggia imperiale e magnifici giardini paesaggistici è pressoché ignorata dai turisti.
Ad eccezione del periodo invernale quando i diversi laghi gelano e tutta l'area assume un colore uniforme, sia in estate ma soprattutto in autunno, l'intero parco che circonda il palazzo imperiale regala paesaggi con colori straordinari che richiedono tuttavia una certa predisposizione alla lentezza per poter cogliere da diverse angolazioni i giochi di luce, i riflessi e le simmetrie vegetali sulle acque dei tre laghi.
Nell'area hanno lavorato come progettisti due italiani: Antonio Rinaldi e Vincenzo Brenna che oltre a dedicarsi al palazzo, hanno messo in pratica i dettami di J.J. Rousseau nella composizione dei vari elementi del parco: si devono a loro i nomi di Lago bianco, Lago nero, Lago d'argento. Andate magari alla scoperta dell'isola dell'amore o del padiglione di Venere.Nella foto potete vedere un esempio del paesaggio autunnale del lago nero, con al centro il Priorato dei Cavalieri di Malta progettato da Nikolaj Lvov: l'eclettico architetto fu un antesignano nell'edilizia eco sostenibile infatti utilizzò terra cruda per  realizzare tale struttura nel 1799.
Il complesso paesaggistico nasce tuttavia nel 1765 quando Caterina II fece dono al suo favorito, il conte Grigorj Orlov  di questa tenuta usata inizialmente come riserva di caccia.
Sarà poi dimora  di ben 4 zar: Paolo I, Nicola I, Alessandro II e Alessandro III

Gatchina è facilmente raggiungibile in circa un'ora con il treno assai frequente che parte dalla stazione Baltiskaya. Il Palazzo imperiale e il parco si raggiungono in 10 minuti a piedi dalla stazione.
Utilizzando invece uno dei minibus  K18, K18 A (marshrutka) che stazionano a Moskovskaya, alle spalle della statua di Lenin, potrete scendere un po' prima del Palazzo imperiale e approfittarne per passeggiare nella cittadina nei pressi della cattedrale dai campanili blu e magari per  fotografare o raggiungere il Priorato di Malta posto separatamente e a sinistra del parco di Gatchina. Meglio portare viveri e bevande al sacco: calcolate almeno 2 ore per un'esplorazione del parco con poche soste e tre ore se siete fotografi pignoli. Il parco è gratuito ma assai esteso. Le toilette sono vicine al ponte, visibile appena entrati svoltando a destra del palazzo.


5)Andare in metrò ai laghi di Ozerki per prendere il sole, fare sci nautico o praticare il surf su onde artificiali.

Un tempo Ozerki che in russo si traduce con "stagni", era una zona periferica dove si trovavano poche dacie in legno di proprietà di artisti e imprenditori.
Oggi l'area è completamente urbanizzata e dotata di supermercati, bus e metropolitana. Difficile però vedere turisti da queste parti. Qui si possono tuttavia cogliere vari aspetti della vita russa non visibili passeggiando su Prospettiva Nevskij.
Incontrerete specie quando fa caldo le seguenti categorie:donne in tuta con cagnolino a passeggio; ragazze intente a spalmarsi di crema solare e attempate signore concentrate sulla spiaggia nell'obiettivo di immolarsi al dio sole e far giungere i raggi solari nei punti più reconditi; gruppetti di uomini di etnie varie intenti a rosolare salsicce su griglie minuscole; ciclisti in corsa lungo i sentieri, pescatori pazienti, famiglie con prole con vagoni di cibarie e giovani intenti a fare sci nautico trainati da un sistema automatico rotante.

Se volete provare tutto questo o parte di esso, prendete la metropolitana e scendete a Ozerki (linea 2 blu); attraversate utilizzando le strisce l'ampia Viborgskoye Shosse e sarete davanti al primo lago che si chiama Suzdal: se è estate portate il costume e bevande fresche; per la stuoia andate prima al supermercato vicino alla metropolitana.Evitate di andarci di sera anche se vi sembra chiaro.
Facendo poi il periplo del lago arriverete al secondo laghetto dove si trova il centro sportivo Sunpark e che potrà fornirvi di tutto il necessario per praticare lo sci nautico; un gommone è pronto a recuperarvi se doveste mollare il gancio trainante che consente di percorrere un itinerario ad anello che comprende trampolini di varia difficoltà non adatti certo ai neofiti. Vi interessa il surf ? Qui potrete scivolare su onde artificiali all'interno di un impianto tecnologico che consente di praticare questo sport lontano dal mare e con qualsiasi situazione metereologica.

6)Pescare, navigare sul Baltico, andare in bici o fare una gita romantica in barca sull'isola di Yelagin.

L'isola di Yelagin è uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di San Pietroburgo per rilassarsi durante il fine settimana. Nei 94 ettari del suo territorio si trovano laghetti, canali, ponti, sentieri ciclabili e strutture sportive inclusa una spiaggia che si affaccia su un ramo della Neva. Nel parco Kirov al suo interno si possono praticare diverse attività
oppure semplicemente stare sdraiati a prendere il sole (in estate ovviamente).In inverno si pratica lo sci di fondo o si passeggia sulla Neva gelata.
Si trovano biciclette a noleggio, qualche chiosco per snack e bevande e un modesto bar ristorante.
Una buona soluzione per esplorare l'isola è percorrerne i diversi canali con una barchetta o un pedalò facilmente noleggiabili (i vari punti sono visibili sulla mappa all'ingresso).
Se volete cimentarvi nella pesca basta procurarsi una canna economica  e poi attendere con calma; in alternativa se sapete qualche parola di russo cercate di socializzare con chi ha già posizionato la canna e magari dividete con lui biscotti, una birra o ricette di pesca. Non sappiamo tuttavia se occorra una licenza per la pesca amatoriale; noi non abbiamo mai visto controlli nei parchi.

L'isola di Yelagin si raggiunge facilmente con la linea 5 della metropolitana scendendo a Krestovskij ostrov proprio davanti al Luna Park (Divo Ostrov).Usciti dalla metropolitana dirigetevi a destra e in pochi minuti raggiungerete il vicino ponte sulla Neva grande dove si trovano le biglietterie del Parco Kirov. Il costo è irrisorio.
Superato poi il ponte e proseguendo, sul lato sinistro del parco si trova l'ormeggio di una imbarcazione che effettua un interessante tour di un paio d'ore a orari fissi giungendo sul mar Baltico e poi rientrando in città. Tornati sui vostri passi e superato il ponte, svoltate a destra per raggiungere un battello-ristorante nel caso in cui il movimento vi abbia fatto venire fame: vi consigliamo carni alla griglia. Nell'area ma vicino allo stadio si trova anche un brioso ristorante in stile bavarese: Fredrerik  si anima in estate e durante il periodo dell'October fest allorquando decine di cameriere in tipico costume fanno la spola per servire i numerosi clienti seduti ai tavoli ai vari piani del locale o in terrazza.


7)Andare al Museo zoologico per ammirare uno smisurato scheletro di balena blu, fotografare la rara tigre dell'Amur, farsi un selfie con un mammuth di 400.000 anni, guardare negli occhi un dugongo e cercare un rarissimo esemplare di Mucca di mare di Steller.

Museo zoologico di San Pietroburgo: tigre di Amur
Il Museo zoologico di San Pietroburgo non rientra nella terna dei più gettonati musei della città. La ragione nasce forse dall'idea che esso non abbia niente di più di tanti altri musei del genere sparsi per il mondo o che San Pietroburgo non sia un luogo adatto a viaggi con bambini.
Entrambi queste supposizioni sono errate.
Molti viaggiatori dimenticano di trovarsi a oltre tremila km da casa e in un paese tra i più estesi al mondo dove le esplorazioni sono iniziate ad opera di illustri personaggi come Simon Pallas, Vitus Bering e Przhevalsky. Numerosi sono stati gli scienziati e naturalisti che da oltre tre secoli hanno raccolto, analizzato e conservato per le successive generazioni esemplari di flora ma anche di fauna di ogni ambiente, terrestre, marino e aereo.

Avendo l'accortezza di evitare i periodi di vacanze scolastiche, recatevi al Museo con macchina fotografica e scorta di batterie. Vi accoglierà lo scheletro completo del più grande mammifero vissuto sulla terra: una smisurata balena blu che raggiunge i 27 metri di lunghezza.
Numerose sono le ricostruzioni degli ambienti che includono varie specie di animali, note e meno note:i più piccoli si appassioneranno alle colonie dei pinguini ma non mancano renne, alci e i piccoli fennec abitatori dei deserti.Numerosissimi sono gli uccelli e non mancano certo quelle specie tipiche degli ambienti siberiani:potete senza timore avvicinarvi ad una splendida Tigre dell'Amur e ripetere lo scatto che trovate in questo post.Qui si trovano inoltre vari esemplari di mammuth di diversa età incluso il minuscolo Baby Dima. Potrebbe esssere istruttivo avere un faccia a faccia con dugonghi e lamantini;osservate l'incredibile architettura dalle strane forme elicoidali di alcune spugne marine: vi rammenterà la struttura di uno stent , ammesso che ne abbiate mai visto qualcuno.
Andate a cercare la rarissima Ritina di Steller nota anche come Mucca di mare di Steller (Hydrodamalis giga): si tratta di un mite e indifeso mammifero erbivoro, scoperto nel 1741 dal medico naturalista G.W.Steller durante la Grande Esplorazione a Nord di Bering, finanziata dall'impero russo al fine di cercare un passaggio verso il continente americano e intraprendere nuovi rapporti commerciali con i coloni americani.
Guardando questo raro scheletro (un altro sta in Finlandia) potreste riflettere sulla rara capacità dell' Homo sapiens di distruggere una pacifica specie vivente in tempi brevissimi: dalla sua scoperta avvenuta nel 1741, ci sono voluti solo 27 anni per decimarne l'intera specie e far estinguere per sempre questi mastodonti marini.

Il Museo Zoologico di San Pietroburgo che nel 2017 compirà i 185 anni, si trova sull'isola Vasilievsky al N°1 del Lungofiume dell'Università ed è facilmente raggiungibile attraversando il ponte Dvortsovy most  a poca distanza dall' Ermitage e subito prima del Museo detto KunstKamera che fu il luogo da cui sono originate le collezioni dei reperti naturalistici acquistate e raccolte dallo zar Pietro il Grande.
Il giorno di chiusura è il martedì e ogni secondo mercoledì del mese per operazioni di pulizia.


8)Provare un incontro ravvicinato con decine di farfalle di ogni forma e colore che si poseranno senza timore sulle vostre mani  e assistere in diretta alla nascita di una farfalla.

Al contrario delle nostre italiche complicazioni, a queste latitudini chi ha un'idea di business valida e in grado di generare profitto, non trova molti ostacoli. Creare luoghi dove grandi e piccoli possono provare l'esperienza di vivere per un breve lasso di tempo a diretto contatto con variopinte farfalle tropicali sembra incontrare il favore del pubblico russo che apprezza tali iniziative che sono tuttavia ignorate o misconosciute dai turisti presi dai loro frenetici tour imperiali
Se avete sempre desiderato fotografare una farfalla tropicale o tenerne una sul palmo della mano, qui a San Pietroburgo potrete finalmente soddisfare questo desiderio per pochi rubli.
In città di giardini con farfalle è possibile trovarne un certo numero, ma crescendo l'attività con nuovi partner in franchising potreste trovarne uno più comodo per voi: guardate i manifesti nelle classiche rivendite di biglietti per eventi e spettacoli.
Uno non lontano da Ulitsa Marata in centro lo trovate al Centro Mindo in Улица Правды, дом № 12 (Ulitsa Pravdij edificio 12). Un'altro in attività da vari anni è ubicato non lontano da Sennaya ploshad in Мучной пер, 3, (Muchnoj pereuloq 3 ). I prezzi variano da 250 a 500 rubli con un pacchetto famiglia per 4 a 1200 rubli.

9)Fare un bagno tra gialle ninfee fiorite e poi fare un picnic sulle rive di un lago che sembra di montagna mentre in realtà siete ancora a San Pietroburgo nel Parco Shuvalovsky, considerato monumento storico pubblico.

Il parco Shuvalovsky è quel classico luogo di cui in molti hanno sentito parlare ma pochi realmente possono dire di aver visto.
Ovviamente non si trova nelle aree turistiche della città e questo certamente lo rende a prima vista irraggiungibile per chi ha scarsa dimestichezza con la lingua russa utile per trovare l'opportuno mezzo di trasporto.
Non si trova neanche nelle guide turistiche in altre lingue ma a dispetto di tutto questo è riconosciuto come luogo di interesse storico pur essendo frequentato solo dagli abitanti della zona e da qualche sportivo in vena di impegnative scalate in mountain bike o discese repentine con sci e slittini in inverno.
Facile intuire dal nome che il parco e il lago faccia parte di un' antica tenuta appartenente alla famiglia Shuvalov, di cui un Peter Ivanovich Shuvalov (1711-1762) prima cadetto alla corte di Pietro I, fu nominato conte in seguito ai servigi militari prestati al tempo di Elisabetta Petrovna.
Numerose, complesse e incerte sono le vicende riguardanti questa area che molto prima che nascesse San Pietroburgo era frequentata da famiglie finlandesi.Vi sono vari siti che offrono informazioni aggiuntive ma dovrete tradurli dal russo. L'idea comunque era solo quella di stimolarvi a raggiungere questo idilliaco luogo in una bella giornata estiva e seguire l'esempio dei russi presenti: troverete chi fa il bagno tra le ninfee fiorite, chiacchierando a lungo nell'acqua, chi prepara pesce o carne alla brace e chi passeggia in lungo e largo per il parco provando a scalare il Parnaso - una collinetta rara da queste parti che eleverà il vostro sguardo fino a 61 metri d'altezza e se il cielo è limpido vi consentirà di vedere la cupola di Sant'Isacco. Un'altra curiosità sono i due laghetti di origine artificiale risalenti al XVIII secolo che hanno una forma assai curiosa rappresentando uno il cappello e l'altro la giubba di Napoleone.(Si riconoscono meglio con Google map, sebbene la vegetazione abbia modificato in parte il disegno originario).Nel parco troverete anche una chiesa gotica progettata da Alexander Brjullov e una imponente dacha costruita da Messmacher, ma vi lascio il piacere di individuare da soli tutto questo e altro ancora.

Il modo più semplice per giungere al Parco Shuvalovsky è arrivare in metrò a Ozerki e poi prendere un minibus su Viborskoe shosse che vi lascerà alla fermata più vicina all'ingresso del parco. In auto se avete un navigatore dovrete impostare la località di Pargalovo e poi deviare nelle vicinanze del parco parcheggiando su Parkovaya ulitsa, appena vedrete uno slargo a sinistra nei pressi di uno degli accessi visibili a destra, da cui si dipartono i sentieri segnalati da cartelli. Meglio portare cibi e bevande se vorrete godere della tranquillità di questa oasi ricca di abeti centenari e rare orchidee.


10)Andare alle origini delle "Montagne russe" visitando il Parco imperiale di Lomonosov dove si trova la stazione di partenza progettata da Antonio Rinaldi per una complessa struttura avente lo scopo di divertire la corte di Caterina II .

Lomonosov è una località a ovest di San Pietroburgo, dove è ubicato uno dei più antichi Palazzi Imperiali denominato Oranienbaum.
Menshikov, principale consigliere di Pietro il Grande aveva costruito nella tenuta non lontana dal Golfo di Finlandia una residenza estiva che alla sua morte  era stata nuovamente acquisita tra i beni imperiali. Nel 1743 l'imperatrice Elisabetta ne fece dono al nipote, il futuro zar Pietro III.
Anche Caterina II, pur se per brevi periodi utilizzò la reggia accogliendo importanti ospiti nel suo personale padiglione cinese: difficile sintetizzarne il complesso contenuto artistico che un architetto come Benois sintetizzò con: "un risultato pari ad una sinfonia di Haydin o Mozart".
Sebbene nella fase iniziale di progettazione, Menshikov avesse impiegato l'architetto Rastrelli, in seguito Pietro III chiamò Antonio Rinaldi per la realizzazione della maggior parte degli edifici ancora visibili nel Parco di Lomonosov.
Quello nella foto a destra è uno dei gioielli barocchi nati dal genio e creatività di Rinaldi: in russo è noto come Katal'naya gorka traducibile con "montagne russe" anche se questo termine nacque molto tempo dopo di questa realizzazione ad opera di imprenditori che prima esportarono l'idea in europa e poi subendo modifiche e miglioramenti si diffuse in America. Difficile a prima vista associare tale elegante struttura color pastello con delle montagne russe ma ciò è dato dal fatto che quello che appare in foto è solo la stazione di partenza ubicata al secondo piano dell'edificio, ad almeno 20 metri di altezza. Da queste terrazze decorate un tempo da centinaia di vasi di alabastro si dipartivano delle rampe in legno che attraverso 160 piloni e 772 colonne costituivano un percorso di 532 metri che garantiva una discesa per inerzia di slitte riccamente decorate in forma di animali, gondole e carri trionfali con a bordo i membri della corte: gli uomini stavano dietro in piedi e le signore erano sedute comodamente davanti. Un ingegnoso meccanismo riportava, finita la corsa, le slitte al piano di partenza per prolungare all'infinito il divertimento.La struttura in legno non ha superato la prova del tempo, mentre oggi dopo vari anni di incuria anche gli interni ideati da Rastrelli e realizzati da decine di artigiani italiani sono stati egregiamente restaurati e sono visitabili a pagamento.
Potrete dedicare un paio d'ore al complesso di Lomonosov, mettendovi però subito in coda per l'acquisto dei biglietti al padiglione cinese e poi esplorando il resto del parco caratterizzato da una certa naturalità e ben diverso da quello curatissimo e ricco di fontane e giochi d'acqua del Peterhof.

Il modo migliore per raggiungere Lomonosov è con il comodo treno che parte dalla stazione Baltiskaya e che in un'ora vi porterà a destinazione. Il parco è a una decina di minuti dalla stazione. Evitate i venditori di telefoni:  sono per lo più rubati a San Pietroburgo.
Dalla metropolitana Avtovo (attraversata la strada con il sottopasso) partono invece varie marshrutke che portano al Peterhof e proseguono poi per Lomonosov. Sono assai frequenti ma più affollate in estate.

Buona esplorazione !


27 febbraio 2013

Andare in Russia:stagioni,clima e comunicazioni.Parte seconda

Come anticipato nella prima parte di questo manualetto on line dedicato a tutti coloro che hanno intenzione di fare un salto in Russia, in questo post risponderemo alle seguenti domande:qual è la stagione migliore ? Che abbigliamento porre in valigia? Come tenere contatti con amici e parenti? Se avete letto i precedenti articoli avrete intuito che non amiamo gli stereotipi, quindi eviteremo di suggerirvi il mese di giugno quale mese ideale per visitare sia Mosca che San Pietroburgo. Il 99% dei tour operator invece continua a concentrare le offerte nel periodo delle "Notti bianche", basandosi sul fatto che tutti amino vedere una città soleggiata, con temperature accettabili (sopra i 20°) e vogliano trovare una città agghindata di tutto punto cioè con giardini curatissimi, addobbi floreali sulle arterie principali e manifestazioni ed eventi di ogni genere in grado di soddisfare tutte le idiosincrasie del turista ben disposto a spendere ulteriori somme oltre quelle del viaggio. Bene diciamo subito che chi decide di visitare San Pietroburgo tra giugno e luglio apprezzerà sicuramente i giardini e gli splendidi parchi ma soprattutto il clima euforico della città, dove molte attività sono aperte 24 ore su 24.

Il rovescio della medaglia sta nel fatto che chi volesse anche approfittarne per visitare musei e residenze imperiali sarà costretto, anche in gruppo, ad attese non brevi e file che in caso di persone non più giovanissime potrebbe risultare faticoso e far perdere parte del piacere della vacanza. Se le dimensioni dell'Ermitage sono tali da far diluire il pubblico nelle sue numerose sale, occorre dire che i pezzi forti del museo vengono presi d'assalto, quindi potrebbe essere difficoltoso godere con calma della visione della Madonna Litta di Leonardo o dei capolavori di Rubens. 
Numerose sono le opere che meriterebbero attenzione ma quando le sale sono colme di gruppi dotati di guide intente ad illustrare in lingue diverse le tante meraviglie del museo, ciò diventa difficoltoso e si tende a proseguire l'itinerario verso sale meno eclatanti.
Se tuttavia siete amanti della natura e volete cogliere gli aspetti inediti di queste terre settentrionali, esploratene i parchi, sia quelli cittadini che quelli fuori città, farete poche file, eviterete i furti, frequenti nelle metropolitane e nelle aree intorno a Nevskij Prospect ma rimarrete affascinati sia dell'opera degli architetti per lo più italiani che hanno realizzato opere eccelse di architettura del paesaggio ma soprattutto vi stupirete di come la natura in questo breve intermezzo senza neve possa dare vita a incredibili quadri naturali.


Non limitatevi ai parchi descritti nelle guide, ve ne sono alcuni di notevole estensione che offrono panorami idilliaci ma che sono ignorati da gran parte dei viaggiatori. Il turista fai da te risulta avvantaggiato potendo autonomamente muoversi in ogni direzione soprattutto se è in grado di usare proficuamente Google map, tool in grado di fornire non solo mappe ma anche suggerire il mezzo ideale e addirittura i tempi di percorrenza per raggiungere la meta prescelta. A titolo di esempio inserisco la scheda di un luogo poco noto alle guide: il Parco di Sovnoska, (nel sito di A.Sergeev potete visualizzarne delle immagini) potrete così capire come giunti a San Pietroburgo potrete con facilità muovervi sul territorio anche avendo poca dimestichezza con la lingua e i mezzi di trasporto disponibili in gran numero e assolutamente economici (bus 35 rubli;metro 38 rubli; marshrutka o minibus 30-60 rubli; nota bene 1 euro = 70 rubli ). Dati al 2013 da aggiornare se leggete oggi.



Dedichiamo adesso qualche parola alla primavera: se in Italia già a metà aprile molti hanno fatto il cambio stagione e in Sicilia si sta già in maniche corte, alla latitudine di San Pietroburgo è difficile parlare di tepore primaverile visto che ad aprile il termometro non supera solitamente i 7° Celsius, mentre a maggio la temperatura massima non supera i 15° e la città comincia a rischiararsi ma non ancora a scaldarsi. Dedichiamo infine qualche parola in più all'inverno e all'autunno: queste sono a nostro parere le stagioni che più si addicono per comprendere e apprezzare queste terre nordiche. A dicembre San Pietroburgo offre ai suoi visitatori il suo vero volto, quello di una metropoli ordinata, vivace e popolata, ma naturalmente ammantata di neve ma anche stupefacente con giornate terse e cieli azzurri e notti splendidamente illuminate dagli addobbi posti su tanti monumenti, incluse torri e ponti, ingioiellati a festa per la gioia dei suoi abitanti e di coloro che sfidando gli stereotipi sono accorsi a godersi lo spettacolo. Se ritenete questa esperienza nuova non come un disagio ma come fonte di stupore e novità , il valore del termometro sarà secondario e vi stupirete voi stessi di star fuori casa, affacciati su un bel canale ghiacciato a meno 15 sotto zero. In questi mesi invernali infatti da queste parti non si sta maggiormente a casa e i giardini diventano una buona occasione per fare sci di fondo, per pattinare sulla superficie ghiacciata dei laghetti urbani. I patiti della pesca si recano sulle grandi distese gelate dei  fiumi e canali ghiacciati e dopo aver creato un foro introducono la loro rudimentale attrezzatura da pesca. Non è inoltre raro anche in febbraio vedere decine di famiglie passeggiare sulla grande Neva gelata quando esce il sole, benché il termometro in questi casi scenda ulteriormente e segni mediamente tra i 7 e i 12° sotto lo zero.

Passeggiare nei parchi di Pavlosk e Pushkin (facilmente raggiungibili in treno o con una marshrutka  con 50 rubli al massimo) in inverno consente di provare rare suggestioni, se non esperienze inusuali come veder arrivare scoiattoli e uccelli accanto a voi a prendere cibo dalle vostre mani, cosa che vi farà dimenticare i tanti problemi della quotidiana esistenza proiettandovi in una dimensione diversa e più naturale del mondo che spiega come quei rari esempi di comunità, isolate dalla cosiddetta società civile abbiano potuto anche in condizioni climatiche estreme vivere una intera esistenza non peggiore di quella vissuta nelle nostre città dotate di beni e servizi. Infine rimane l'autunno, periodo che secondo noi è il migliore da tanti punti di vista ma soprattutto per gli splendidi e suggestivi colori che la natura assume a queste latitudini, per merito della forte escursione termica tra giorno e notte. Se ad agosto la città si svuota, a fine settembre i pietroburghesi sciamano dotati di spuntini e bevande, ma soprattutto di macchine fotografiche, ovunque ci siano parchi e natura per cogliere l'attimo di quei romantici paesaggi e realizzare ritratti dai toni caldi e aranciati resi ancora più suggestivi dagli elementi architettonici sullo sfondo e il cui contrasto viene enfatizzato da distese infinite di foglie autunnali e arbusti ricchi di bacche. Grandi e piccoli amano raccogliere le grandi foglie in ventagli vegetali che declinano tutte le gradazioni dal giallo all'arancio scuro fino al porpora o al turchino. Molti creeranno decorazioni casalinghe, album scolastici e copricapi naturali che ricordano feste antiche in onore di divinità agresti e silvane.
Escursione tra i canali a San Pietroburgo (agosto 2012)
Passiamo adesso all'abbigliamento: :molti testimoni assicurano che in agosto a Mosca la temperatura può toccare anche i 30° cosa che è invece rara e improbabile a San Pietroburgo dove si rischia come accade da qualche anno di sentir freddo talvolta effettuando gite in barca sui canali e sulla Neva. Le variazioni sono assai rapide e non si può prevedere che quel primo sole mattutino non si trasformi dopo poche ore in vento gelido proveniente dal Golfo di Finlandia. Quindi in estate a queste latitudini bisogna essere pronti all'imprevisto e avere a portata di mano una felpa con cappuccio e zip, meglio ancora se impermeabile e magari una sciarpetta leggera da usare nei luoghi più soggetti a brezze marine. In inverno la dotazione deve prevedere innanzitutto un buon cappello che protegga soprattutto la fronte(sul posto ne trovate di tutti i prezzi anche nei supermercati).Se volete provare l'ebbrezza dei meno 20° sotto zero il semplice cappellino di lana non basta :dotatevi di cappelli più consistenti dotati di paraorecchie e fate uso di sciarpe calde per proteggere il collo e la nuca. L'altro capo indispensabile è costituito dai guanti che devono avere un doppio strato protettivo e quindi meglio non risparmiare essendo le mani le parti più soggette all'effetto delle basse temperature Se intendete stare molto all'aperto occorre dotarsi di calzamaglie ma soprattutto di pantaloni o indumenti caldi e felpati come se andaste a sciare. Infine un cenno alle scarpe: devono essere imbottite e impermeabili ma anche leggere. Sul posto ovviamente trovate di tutto; la qualità spesso non è eccezionale ma potrete trovare un bel paio di scarponi anche a 50 euro a cui potrete associare una soletta isolante e un paio di grossi calzettoni da trekking. Tenete conto poi che appena entrate in metro , nei musei e nei centri commerciali dovrete eliminare gran parte degli indumenti(i guardaroba sono ovunque) per non rischiare all'uscita di passare da +25° a meno 15° sotto zero, accaldati e sudati e quindi rischiando di ammalarvi mentre siete in vacanza. Prendete esempio dalle giovani pietroburghesi che all'interno dei centri commerciali lasciano indosso solo camicie leggere e magliette vezzose anche su stivali orlati di pelliccia con tacchi che le sollevano da terra di almeno 12 cm, sia d'estate che d'inverno. Per quanto concerne le comunicazioni visitando San Pietroburgo con un telefono o smartphone o con un tablet dotato di connessione wifi non si hanno grossi problemi, visto che  gran parte degli hotel ma anche degli appartamenti in affitto sono dotati di connessione Wifi che vi consentirà di usare facilmente Skype e whatsup.Inoltre molti locali e bar e alcune linee di bus extraurbane(Gatchina) offrono alla clientela connessioni gratuite per cui solo in località molto periferiche e scarsamente abitate potreste avere qualche problema .Per chi intende tenere contatti diretti telefonici in città suggerisco di dotarsi di scheda Sim locale (Megaphone,Beeline.) facilmente reperibile a costi veramente irrisori sia per l'acquisto (5-8 euro) che per la ricarica effettuabile tramite le numerose apparecchiature tipo bancomat presenti nelle stazioni metropolitane, centri commerciali e banche.

15 febbraio 2013

Andare in Russia: istruzioni di viaggio. Parte prima


Ci capita spesso di fornire chiarimenti a coloro che incuriositi dai nostri resoconti, stanno maturando l'idea di passare un periodo di vacanze in Russia magari facendo tappa a Mosca per poi visitare anche San Pietroburgo. 

Occorre dire che non tutti hanno l'abitudine di acquistare guide cartacee e sono numerosi coloro che sui siti web specializzati cercano di risolvere i loro dubbi ottenendo  qualche informazione utile. Ci preme tuttavia avvisare che molte pagine web e forum di viaggio contengono notizie errate, poco atttendibili ma soprattutto non aggiornate. Abbiamo deciso quindi di redarre una sorta di sintetico vademecum per quei lettori che si trovano nella stessa situazione.
Cominciamo con l'avvertirvi che se volevate andare in Botswana o in Giappone o addirittura a Hong Kong, non vi avrebbero chiesto nessun visto d' ingresso, mentre se la vostra intenzione è quella di visitare a fini turistici il territorio della Federazione Russa e visitare Mosca o San Pietroburgo dovrete avere un passaporto con validità estesa ai sei mesi successivi al viaggio e con almeno un mese di anticipo dovrete richiedere un visto d'ingresso ai consolati generali della Federazione Russa presenti in Italia. Nel link dell'Ambasciata Russa in Italia trovate maggiori informazioni e dettagli sulle varie tipologie di visto e gli indirizzi nelle varie città italiane. Per richiedere il visto a fini turistici occorrono oltre alle vostre foto, tre elementi essenziali che rappresentano la "conditio sine qua non", per entrare nel territorio della Federazione  Russia. Di recente ma in via sperimentale è stata introdotta una nuova modalità che prevede richiesta e rilascio del visto totalmente on line per i quali esistono tuttavia regole e limitazioni di durata.
 1)La lettera d'invito: essa può essere redatta da un vostro amico o parente stretto o dalla fidanzata residente in Russia; se invece organizzate da soli il viaggio , la lettera d'invito vi verrà fornita dal soggetto che vi affitta l'alloggio o  dall 'albergo o anche dall'agenzia russa o italiana che organizza il vostro tour o gestisce le prenotazioni alberghiere. Se invece avete intenzione di acquistare un tour organizzato, penserà a tutto l'agenzia in Italia facendovi pagare tale servizio extra.
 2)I biglietti aerei di andata e ritorno (non le sole prenotazioni) dall'Italia per la località o le località (inclusi i diversi itinerari che si ha intenzione di effettuare nel territorio della Federazione Russa).
 3)Assicurazione sanitaria per il periodo di permanenza nella Federazione Russa (del tipo offerte da Allianz e Europ Assistance e acquistabili anche on line da ogni singolo passeggero). Inoltre va ricordato di custodire in luogo sicuro la carta di immigrazione che vi verrà consegnata allo sbarco in aeroporto al momento del vostro ingresso o sul treno (per chi proviene ad esempio dall'Estonia o dalla Finlandia). Ricordiamo che dal giugno 2013 la carta di ingresso viene compilata direttamente dagli agenti della polizia di frontiera. Giunti a destinazione, occorre poi entro sette giorni lavorativi registrarsi presso gli uffici dell' UFMS ovvero Ufficio Federale per l'Immigrazione (il sito web è in russo ma usando Google Chrome si ottiene una discreta traduzione.
Tale registrazione viene comunque eseguita al check in, dagli stessi albergatori o dall'agenzia che vi ha affittato l'alloggio. Chi è ospite di parenti , amici o della fidanzata, dovrà recarsi invece personalmente all'Ufms o trovare un'agenzia che lo faccia in sua vece, dietro compenso. Segnaliamo per i pignoli che unica eccezione a quanto detto è applicabile a coloro che giungono a San Pietroburgo per via marittima quindi tramite crociera organizzata. Infatti  in tal caso si ha diritto di sbarcare senza visto e visitare la città ma solo per 72 ore. Generalmente sono le stesse compagnie di navigazione a offrire brevi tour cittadini con guide. Chiarito quindi il fatto che per andare a San Pietroburgo non sarà applicabile l'ipotesi di cercare offerte last minute sia per alloggi che per i voli aerei, vi suggeriamo quindi di cominciare sin da adesso a tenere sotto controllo le compagnie aeree che volano sulla tratta di vostro interesse. Attraverso internet potrete prenotare i voli con Alitalia o quelli della Aeroflot o della Transaero o della compagnia S7. Altre compagnie prevedono uno scalo come quelli della KLM e della Luftansa che hanno prezzi abbordabili se l'acquisto viene effettuato lontano dai mesi di giugno e luglio o dalle vacanze natalizie.
Solo nel periodo estivo poi è possibile trovare voli con scalo intermedio a Roma con partenza da Catania, offerti da Alitalia e dalla compagnia spagnola Vueling.
Noi abbiamo simulato di acquistare in febbraio un volo andata e ritorno da Roma a San Pietroburgo e il sistema ci ha offerto per 338 euro un biglietto AR con partenza il 20 e ritorno il 28 giugno. Pochi sanno che i passeggeri di sesso femminile che hanno superato il 55° anno di età godono sui vettori russi di una riduzione sul prezzo del biglietto. Se volete provare l'esperienza delle notti bianche chiariamo allora che mentre in inverno a queste latitudini nordiche si possono avere al massimo 5 ore di luce, ecco che nel mese di giugno si arriva a ben 18 ore: il sole sparisce per pochi gradi sotto l'orizzonte e la città rimane pertanto illuminata anche a tarda notte senza  l'utilizzo di illuminazione artificiale. Ormai da tempo i vari enti preposti all'organizzazione di eventi e le autorità cittadine scelgono questo periodo per offrire ai pietroburghesi, ai numerosi turisti russi e internazionali una serie di spettacoli che si svolgono sia al chiuso che nelle piazze, nei palazzi imperiali fuori città e sulle acque della Neva non più gelata . In tanti amano passare da un canale all'altro a spasso per la città per godere della luce, dell'agognato tepore estivo (temp.max media 20-22°) che risveglia anche numerosi artisti di strada che si esibiscono ovunque e a qualsiasi ora. Sulle ampie Prospettive, non solo sulla notissima Nevskij (attenzione si legge Nieskj e non Neviski ) oltre a poter effettuare acquisti e fare pause gastronomiche, assisterete a parate in costume; gli amanti del mare potranno seguire regate o navigare su vascelli dalle vele multicolore; numerosi e originali sono i cortei matrimoniali solitamente seguiti da amici e parenti in limousine, ma non mancano moto e auto raduni. Numerosi sono ovviamente gli spettacoli musicali ed i generi: si va dal jazz al rock alle star del pop internazionale, ma imperdibili sono soprattutto i concerti e i balletti che varrebbero da soli una vacanza a queste latitudini.

Vi avvisiamo che è bene prenotare con largo anticipo, cosa ormai semplice, visto che il teatro Mariinski ma anche la storica Phlilarmonia, esistente dal 1802, hanno  siti web ben fatti e anche in lingua inglese e lo stesso dicasi per il teatro dell'Ermitage ospitato in un'ala del museo o l' Opera Mussorgsky.
Se invece siete certi del vostro viaggio ma non amate leggere troppi dettagli sul paese che intendete visitare, ma solo potervi muovere facilmente nella città, vi suggeriamo di acquistare la guida di San Pietroburgo del National Geographic che contiene tutto il necessario, mappa inclusa, per chi ha a disposizione tra i 7 e i 10 giorni, per apprezzare una delle metropoli più eclettiche e vivaci a settentrione del pianeta, raggiungibile da Roma in circa 3 ore e 30 minuti di volo. Chi ha più tempo o dispone di un visto multiplo o è particolarmente curioso opti per la guida della Lonely Planet più completa ma a nostro parere alquanto dispersiva per il turista occasionale.
Per una permanenza  breve è inutile pensare di poter apprendere qualche frase in lingua russa se non avete qualche ragione personale per usare il cirillico anche in futuro. Se tuttavia fate parte di quella categoria di viaggiatori che considerano il viaggiare anche come un' opportunità di apprendimento, potreste procurarvi un volumetto della Lonely Planet intitolato: Capire e farsi capire in russo; per una comprensione maggiore risulta utile un vocabolario compatto di russo come lo Zanichelli. Se la vostra permanenza in terra russa prevede tempi più lunghi vi suggeriamo di iscrivervi ad un corso presso l'Istituto Derzhavin (San Pietroburgo) e procedere con gradualità evitando i corsi intensivi. Vi suggeriamo tuttavia di imparare da subito almeno i numeri: vi consentiranno di acquistare biglietti sui bus e i tram e di richiedere i gettoni alle casse della metropolitana (non ci sono biglietti). Lo stesso vale per i biglietti di ingresso nei parchi imperiali e nei musei. Va detto a chiare lettere che da queste parti l'inglese non è molto praticato, quindi armatevi di pazienza e in caso di difficoltà dite solo: "ia italianiez ia ni panimaiu" ,cioè io sono italiano non capisco.
Nei prossimi post tratteremo di stagioni ideali per il viaggio, abbigliamento, trasporti e telefoni.
Chi avesse quesiti particolari potrà contattarci tramite il guestbook a sinistra. I commenti sono graditi soprattutto se avete qualche segnalazione o suggerimento aggiuntivo utile ad altri lettori.
A presto !


10 gennaio 2013

Giochi invernali nei parchi di San Pietroburgo

Giochi sul lago gelato nel Parco Yusupov a San Pietroburgo
Il numero di viaggiatori che si reca in Russia ed in particolare a San Pietroburgo nel periodo invernale è decisamente esiguo rispetto ai cittadini russi che decidono invece di recarsi in Italia.Tale risultato è frutto di alcuni stereotipi che vengono di volta in volta enfatizzati da organi di informazione poco inclini a invertire tali ovvie rappresentazioni. Ecco allora che eventi meteo temporanei poco rappresentativi dell'intera Federazione Russa e dello stile di vita odierno non stimolano certo il desiderio di provare a vivere un'esperienza diversa ma tipica a queste latitudini nordiche.
Molti hanno ancora della Russia nel suo insieme, l'idea di un paese non molto diverso dai tempi del dott Zivago, associandone il nome a interminabili distese innevate e temperature polari, mentre in realtà centinaia di uomini e mezzi lavorano costantemente per rimuovere neve e ghiaccio dalle strade, ripulire i tetti eliminando incombenti stalattiti, ma continua è anche la cura dei giardini e dei numerosi parchi, luoghi di svago usufruibili durante tutte le stagioni e a tutte le temperature. Alcuni amici si sono stupiti nel vedere in televisione i documentari di Piero e Alberto Angela che hanno di recente fatto scoprire le meraviglie di San Pietroburgo e delle residenze imperiali, visitate in inverno allorquando la neve circonda i palazzi e rende magici i parchi che li circondano. La scarsa conoscenza di questo grande paese parte dalla scarsa presenza sui canali italiani di servizi sulla Russia, tranne qualche documentario su Rai 5 realizzato dalla Bbc. Inoltre una recente campagna promozionale aveva escluso l'Italia tra i paesi dove promuovere le bellezze della Russia forse a causa della nostra critica situazione economica  ma anche sul web sono scarse le pagine dotate di appeal, contenenti sia utili informazioni ma anche immagini relative alle numerose repubbliche che compongono il suo territorio.Se gli strumenti messi oggi a disposizione dei navigatori di internet consentono con Google Chrome e Mozilla di tradurre anche pagine redatte in cirillico è pur vero che pochissimi digitano nei motori di ricerca luoghi come Kazan, Pskov e rimangono terre incognite sia l'antica Veliky Novgorod che le isole Solovetsky.
Le forche caudine del visto ancora necessario per entrare nei territori della Federazione Russa frenano molti tra i viaggiatori più intraprendenti e sono rari i turisti che decidono di andare alla scoperta delle numerose repubbliche che compongono il variegato mondo della Federazione Russa un tempo noto come URSS ma che i russi chiamavano CCCP.(si legge eseseser).
 Per un primo assaggio suggeriamo di andare alla ricerca (inizialmente fatelo virtualmente) della Udmurtia o della Buriazia ma sono certo che rimarrete stupiti scoprendo l'esistenza della Ciuvaschia ma anche l'esistenza della Carelia che cela nel suo territorio suggestivi parchi come quello di Kalevala e riserva incontri inusuali con popolazioni che hanno mantenuto antichi idiomi finnici intorno al lago dal curioso nome di Syamozero. Anche la Yakutia riserva molte sorprese:quest'ultima repubblica è ben nota per essere terra di record meteorologici: la città di Omyakon per una serie di condizioni orografiche uniche poteva vantare fino a qualche anno fà di essere la città più fredda del mondo.Oggi il termometro non supera quasi mai i 50° sotto lo zero e c'è anche chi come Bolot , guida e giornalista, propone attraverso il suo sito Ask Yakutia , escursioni su fuoristrada e alloggi ben riscaldati, dotati anche di sauna.Chi si trova a San Pietroburgo con facilità scoprirà l'esistenza dell'Ossezia nei menu dei numerosi ristorantini di origine georgiana che propongono saporite ricette di questa regione ubicata giusto al confine meridionale della Russia. Detto questo spero di avervi incuriosito e stimolato nelle vostre ricerche, tuttavia se invece volete sapere cosa accade oggi a San Pietroburgo, sappiate che quelli che fino agli inizi di ottobre erano parchi e giardini fioriti dotati di laghetti e panchine sempre verniciate a nuovo, oggi sono luoghi ideali per attività e giochi invernali. Nei parchi più estesi come quello della Vittoria(Pobedy), parallelo a Moskovsky prospect, raggiungibile in metropolitana e nel Parco degli Eroi lungo la via che dall'aeroporto di Pulkovo conduce in città, sono numerosi i patiti di sci di fondo che soprattutto nei giorni che seguono il capodanno, approfittano di questo periodo festivo in cui scuole, istituzioni e banche chiudono i battenti seguendo per pochi giorni le festività del calendario ortodosso. Chi giunto a San Pietroburgo in inverno vuole associare lo sport al paesaggio, prenderà invece il treno dalla stazione Vitebski (biglietteria sul lato destro e costo 41 rubli) e in circa 35 minuti si troverà immerso nella magica atmosfera che più natalizia non si può del Parco di Pavlosk.
Pavlosk Park, San Pietroburgo winter 2012
 Decine di operai ogni giorno livellano e sistemano il parco dotato di lunghissimi e ampi sentieri adatti anche alle troike trainate da cavalli, mentre una passeggiata all'interno di un ambiente di ben 520 ettari e una scorta di noccioline e semi vi consentirà di provare l'esperienza unica di nutrire simpatici scoiattoli facilmente individuabili dal colore rossiccio, in netto contrasto con il manto imbiancato degli alberi. Se non temete di provare dei pattini da ghiaccio potrete invece recarvi in una delle piste presenti in città e magari tentare di fare nuove amicizie utili a migliorare il vostro vocabolario di russo. In basso trverete il link contenente indirizzi e mappe degli impianti maggiori e i costi.  

Volete dedicarvi ad attività a basso rischio ma all'aperto ? Allora fate come i bambini fotografati in alto nel parco Yusupov a due passi dalla stazione metropolitana di Sennaia. Anche voi potrete dire di aver passeggiato sul ghiaccio a meno 15° sotto zero (in realtà saranno solo 5° sotto zero) su un lago ghiacciato in Russia; se aggiungerete magari che avete bevuto due bicchierini di vodka in compagnia di due devuske (ragazze) con due "ochi ciornje" (occhi neri) in verità assai rari o in alternativa due simpatici e ricchi russi proprietari di decine di ristoranti e miniere di diamanti, :farete così contenti i vostri amici tanto amanti degli stereotipi.
Nei prossimi post cercheremo di farvi scoprire altri aspetti inediti di San Pietroburgo, fornendovi le nostre personali istruzioni per l'uso. Approfitteremo di questa finestra sull' Europa anhe per scoprire qualcosa di più anche sulle nazioni circostanti, raggiungibili in treno, in bus o via mare.

Impianti di pattinaggio su ghiaccio a San Pietroburgo :
 http://www.sntpeters.com/news/news-and-events/200-skating-rinks-in-st-petersburg.html

Buon divertimento !